Riorganizzazione rete scolastica, Lovato tranquillo
«Le linee d’indirizzo della Regione prevedono tempi e procedure complesse». All'allarme di Caffarella risponde l'assessore alla pubblica istruzione
venerdì 18 novembre 2011
10.03
Dimensionamento della rete scolastica: all'allarme di Franco Caffarella risponde l'assessore alla pubblica istruzione, Andrea Lovato. Toni pacati per spiegare il punto di vista dell'amministrazione sulla situazione: «La problematica dei cosiddetti Istituti comprensivi - dice Lovato - si inserisce nel contesto più generale del dimensionamento della rete scolastica e della programmazione dell'offerta formativa 2012-2013, le cui linee d'indirizzo sono state oggetto della delibera regionale numero 2410 del 2 novembre 2011, perciò nota ufficialmente soltanto da due settimane. Le linee d'indirizzo della delibera prevedono tempi e procedure complesse, a partire dal primo atto deliberativo richiesto che è quello del Comune».
In merito alla riorganizzazione scolastica, l'assessorato ha già avviato una serie di incontri a vari livelli fin dal mese di settembre scorso, prima con l'assessore regionale (19 settembre), poi con l'assessore provinciale (il 22 settembre e il 21 ottobre) oltre ad un serie di incontri con le scuole cittadine (il 6, il 14 e il 18 ottobre, l'11 e il 14 novembre). L'ultimo incontro della serie si svolgerà fra qualche ora in biblioteca, alla presenza delle forze sindacali e politiche del territorio e della quinta commissione consiliare (presieduta dal consigliere Andrea Ferri), nonché ancora con la partecipazione delle scuole cittadine. La pluralità di incontri, nel nuovo panorama determinato dalla riorganizzazione degli assetti scolastici, è dovuta alla necessità di coinvolgere tutti i protagonisti della formazione culturale e scolastica, a cominciare dal personale docente e non docente, per continuare con gli studenti e le loro famiglie.
«Sono state ventilate molteplici ipotesi di riorganizzazione generale delle scuole - spiega Lovato - secondo parametri tendenti da un lato ad assicurare il processo di continuità formativa degli alunni nei singoli plessi, dall'altro gli equilibri e l'omogeneità numerica all'interno delle singole ripartizioni territoriali. E' ovvio che il termine del 15 novembre per l'approvazione della delibera comunale, successivo di sole due settimane rispetto a quello di emanazione della delibera regionale d'indirizzo, rende proprio per questo semplicemente orientativo il tema in questione, qualora si intendano realizzare con prudenza e sapienza le finalità previste dalla normativa in vigore, senza decisioni affrettate che ricadrebbero sui percorsi scolastici individuali e collettivi. In conclusione, proprio la delicatezza degli interessi in gioco ha richiesto la fitta serie di incontri di cui si è detto, ai quali con ogni probabilità altri dovranno aggiungersi».
In merito alla riorganizzazione scolastica, l'assessorato ha già avviato una serie di incontri a vari livelli fin dal mese di settembre scorso, prima con l'assessore regionale (19 settembre), poi con l'assessore provinciale (il 22 settembre e il 21 ottobre) oltre ad un serie di incontri con le scuole cittadine (il 6, il 14 e il 18 ottobre, l'11 e il 14 novembre). L'ultimo incontro della serie si svolgerà fra qualche ora in biblioteca, alla presenza delle forze sindacali e politiche del territorio e della quinta commissione consiliare (presieduta dal consigliere Andrea Ferri), nonché ancora con la partecipazione delle scuole cittadine. La pluralità di incontri, nel nuovo panorama determinato dalla riorganizzazione degli assetti scolastici, è dovuta alla necessità di coinvolgere tutti i protagonisti della formazione culturale e scolastica, a cominciare dal personale docente e non docente, per continuare con gli studenti e le loro famiglie.
«Sono state ventilate molteplici ipotesi di riorganizzazione generale delle scuole - spiega Lovato - secondo parametri tendenti da un lato ad assicurare il processo di continuità formativa degli alunni nei singoli plessi, dall'altro gli equilibri e l'omogeneità numerica all'interno delle singole ripartizioni territoriali. E' ovvio che il termine del 15 novembre per l'approvazione della delibera comunale, successivo di sole due settimane rispetto a quello di emanazione della delibera regionale d'indirizzo, rende proprio per questo semplicemente orientativo il tema in questione, qualora si intendano realizzare con prudenza e sapienza le finalità previste dalla normativa in vigore, senza decisioni affrettate che ricadrebbero sui percorsi scolastici individuali e collettivi. In conclusione, proprio la delicatezza degli interessi in gioco ha richiesto la fitta serie di incontri di cui si è detto, ai quali con ogni probabilità altri dovranno aggiungersi».