Ripartono da Marx i martedì filosofici e l'audace tentativo di trasformare la Città nutrendo la mente dei cittadini
Gli incontri con il prof. De Iulis tornano nella sede dell'associazione Arsensum in via Carrettieri
domenica 12 febbraio 2023
10.10
Si riparte da Marx, dopo la pausa delle vacanze natalizie e rinvii in occasione di circostanze dolorose che hanno colpito la città, si riparte dalla sede della associazione Arsensum in via Carrettieri martedì alle 18:30.
Mancavano, mancava questo appuntamento per molti cittadini, alcuni mai avvicinatasi alla filosofia, altri reduci da approcci scolastici sterili, lontani dalla finalità edificatrice che questa materia dovrebbe portare con sé, altri ancora semplicemente nostalgici della possibilità di incontrarsi e approfondirsi a vicenda, guidati dal professore che si sarebbe voluto dietro la propria cattedra o nel ricordo di illuminati docenti di un tempo. Fatto sta che da martedì, nella sede dell'associazione culturale Arsensum, il professor De luliis si offre nuovamente a piantare semi di filosofia, di storia del pensiero dell'umanità.
Un'opportunità della quale riportiamo la bellissima testimonianza di Guglielmo Gianolio, tranese residente da anni all'estero e che sta trascorrendo questi mesi insieme a suo figlio nella sua città d'origine, bevendone questi momenti di intensa vivificazione della comunità che a suo dire - e non solo suo - costituiscono probabilmente un esempio di come la risoluzione dei problemi di una comunità stia nel cominciare a costruire nella mente e dall'anima della sua gente.
"Una decina di file di sedie, un tavolo e uno schermo come fondale su cui si proiettano i riassunti delle lezioni. Entra Gianni, Gianni De Iuliis, il Prof. Gianni De Iuliis. Alto, si leva la giacca, si rimbocca le maniche e inizia a parlare. Oggi continuiamo la nostra chiacchierata su Schpenhauer… Per circa mezz'ora, nel silenzio della sala, racconta tra termini domestici e scientifici. Quando può ne fa l'etimologia rendendo ancora più familiare il pensiero del filosofo. Un piacere sentire il Prof. che si esprime come fossimo liceali. È la prima persona che ascolto che usa il pronome "egli" quando è nominativo e non il consueto lui. Il mio aver imparato altre lingue mi ha fatto diventare sensibile a queste raffinatezze. Il Prof. cesella la spiegazione introducendo elementi dell'arte, che meglio di ogni altra cosa esprime un pensiero, un concetto. Un quadro di un viandante in cima a una montagna con ai piedi un mare di nebbia fa diventare immagine l'elevarsi verso il Nirvana. E ora la discussione, ci sono domande? Di domande ce ne sarebbero tante e la seconda mezz'ora scorre tra questioni e riflessioni. Noi discepoli improvvisati scaviamo tra le reminiscenze del liceo per far quadrare i conti con la lezione del Prof. È bello, nell'epoca di Maria de Filippi, del Grande Fratello, dell'Isola dei Famosi, discutere di fenomeno e noumeno. Non è un vezzo snob, ma una necessità, una specie di riscatto dalla mediocrità. È nutrimento calorico per la mente, semplice e concreto. La discussione, con teutonica puntualità, termina dopo mezz'ora. Serve disciplina se si vuole portare avanti il programma anche nei prossimi martedì. Programma ambizioso che vede in agenda il pensiero di Nietzsche, Kierkegaard, Freud, Marx. È meraviglioso che una cittadina del vituperato sud abbia un'iniziativa del genere. Libera, gratuita e così partecipata. Dovrebbe essere un segnale per l'amministrazione di come questa sia la strada per favorire la trasformazione della città. L'ennesimo segnale, dato che di fame di questi eventi reiterati, continuativi la città è piena: dai Dialoghi di Trani, al palazzo delle Arti, al Castello e le sue mostre. Trasformare la città iniziando dalla mente dei cittadini. Risolvere i problemi del traffico, quelli ambientali della discarica e dell'ospedale usando la dialettica… Andare al ristorante per sentirsi un po' più epicurei. Rivolgersi a Dio imitando Agostino nelle Confessioni."
Mancavano, mancava questo appuntamento per molti cittadini, alcuni mai avvicinatasi alla filosofia, altri reduci da approcci scolastici sterili, lontani dalla finalità edificatrice che questa materia dovrebbe portare con sé, altri ancora semplicemente nostalgici della possibilità di incontrarsi e approfondirsi a vicenda, guidati dal professore che si sarebbe voluto dietro la propria cattedra o nel ricordo di illuminati docenti di un tempo. Fatto sta che da martedì, nella sede dell'associazione culturale Arsensum, il professor De luliis si offre nuovamente a piantare semi di filosofia, di storia del pensiero dell'umanità.
Un'opportunità della quale riportiamo la bellissima testimonianza di Guglielmo Gianolio, tranese residente da anni all'estero e che sta trascorrendo questi mesi insieme a suo figlio nella sua città d'origine, bevendone questi momenti di intensa vivificazione della comunità che a suo dire - e non solo suo - costituiscono probabilmente un esempio di come la risoluzione dei problemi di una comunità stia nel cominciare a costruire nella mente e dall'anima della sua gente.
"Una decina di file di sedie, un tavolo e uno schermo come fondale su cui si proiettano i riassunti delle lezioni. Entra Gianni, Gianni De Iuliis, il Prof. Gianni De Iuliis. Alto, si leva la giacca, si rimbocca le maniche e inizia a parlare. Oggi continuiamo la nostra chiacchierata su Schpenhauer… Per circa mezz'ora, nel silenzio della sala, racconta tra termini domestici e scientifici. Quando può ne fa l'etimologia rendendo ancora più familiare il pensiero del filosofo. Un piacere sentire il Prof. che si esprime come fossimo liceali. È la prima persona che ascolto che usa il pronome "egli" quando è nominativo e non il consueto lui. Il mio aver imparato altre lingue mi ha fatto diventare sensibile a queste raffinatezze. Il Prof. cesella la spiegazione introducendo elementi dell'arte, che meglio di ogni altra cosa esprime un pensiero, un concetto. Un quadro di un viandante in cima a una montagna con ai piedi un mare di nebbia fa diventare immagine l'elevarsi verso il Nirvana. E ora la discussione, ci sono domande? Di domande ce ne sarebbero tante e la seconda mezz'ora scorre tra questioni e riflessioni. Noi discepoli improvvisati scaviamo tra le reminiscenze del liceo per far quadrare i conti con la lezione del Prof. È bello, nell'epoca di Maria de Filippi, del Grande Fratello, dell'Isola dei Famosi, discutere di fenomeno e noumeno. Non è un vezzo snob, ma una necessità, una specie di riscatto dalla mediocrità. È nutrimento calorico per la mente, semplice e concreto. La discussione, con teutonica puntualità, termina dopo mezz'ora. Serve disciplina se si vuole portare avanti il programma anche nei prossimi martedì. Programma ambizioso che vede in agenda il pensiero di Nietzsche, Kierkegaard, Freud, Marx. È meraviglioso che una cittadina del vituperato sud abbia un'iniziativa del genere. Libera, gratuita e così partecipata. Dovrebbe essere un segnale per l'amministrazione di come questa sia la strada per favorire la trasformazione della città. L'ennesimo segnale, dato che di fame di questi eventi reiterati, continuativi la città è piena: dai Dialoghi di Trani, al palazzo delle Arti, al Castello e le sue mostre. Trasformare la città iniziando dalla mente dei cittadini. Risolvere i problemi del traffico, quelli ambientali della discarica e dell'ospedale usando la dialettica… Andare al ristorante per sentirsi un po' più epicurei. Rivolgersi a Dio imitando Agostino nelle Confessioni."