Ripuliscono la litoranea del Castello dai rifiuti: "impresa" di tre cittadini
Un episodio di virtuosismo civico che rischia di essere vanificato
giovedì 9 novembre 2017
3.45
Un monumento alla storia, ma anche al degrado e all'inciviltà. Le aree che circondano il Castello di Trani, voluto dall'imperatore Federico II in persona, sono il regno incontrastato dei rifiuti. Succede nel tratto di battigia tra il maniero e la Cattedrale romanica, ma anche nel fossato del castello, simile a una ennesima discarica a cielo aperto. Erba incolta, bottiglie, vetri, carte e resti di rifiuti che qualche incivile ha pensato bene di dare alle fiamme.
Percorrendo la riva immediatamente accanto alle mura del Castello, ci si imbatte, così, nei rifiuti più disparati. Insomma, un vero e proprio teatro dell'orrore, a pochi metri dalla "regina del Romanico pugliese" (ovvero la Cattedrale) e il castello in cui, secondo la tradizione, si sarebbero sposati re Manfredi (figlio prediletto di Federico II) ed Elena d'Epiro.
Ieri mattina, tre cittadini tranesi, di fronte l'inerzia dell'Amministrazione, hanno deciso di rimboccarsi le maniche e darsi da fare. E così hanno ripulito l'intera litoranea: ben quindici i sacchi dell'immondizia riempiti. A fine intervento i volenterosi cittadini hanno chiamato l'Amiu per il ritiro del pattume raccolto ma dall'altra parte solamente risposte vaghe.
Ora i tre sperano che l'arduo lavoro non venga vanificato. Del resto solo ad inizio estate il tratto di costa era stato interamente ripulito dai volontari: cinque mesi dopo di nuovo tutto come prima.
Percorrendo la riva immediatamente accanto alle mura del Castello, ci si imbatte, così, nei rifiuti più disparati. Insomma, un vero e proprio teatro dell'orrore, a pochi metri dalla "regina del Romanico pugliese" (ovvero la Cattedrale) e il castello in cui, secondo la tradizione, si sarebbero sposati re Manfredi (figlio prediletto di Federico II) ed Elena d'Epiro.
Ieri mattina, tre cittadini tranesi, di fronte l'inerzia dell'Amministrazione, hanno deciso di rimboccarsi le maniche e darsi da fare. E così hanno ripulito l'intera litoranea: ben quindici i sacchi dell'immondizia riempiti. A fine intervento i volenterosi cittadini hanno chiamato l'Amiu per il ritiro del pattume raccolto ma dall'altra parte solamente risposte vaghe.
Ora i tre sperano che l'arduo lavoro non venga vanificato. Del resto solo ad inizio estate il tratto di costa era stato interamente ripulito dai volontari: cinque mesi dopo di nuovo tutto come prima.