Riqualificazione dell'area ex scuola De Bello-Palumbo, il progetto candidato ad un bando ministeriale
Assessore Zitoli: «Una “prova provata” dell’efficacia di un nuovo modo di concepire le politiche culturali»
martedì 2 marzo 2021
9.24
«Ieri abbiamo inviato le proposte progettuali per le tre Aree del bando "Educare in comune", pubblicato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - dipartimento politiche per la famiglia. L'Assessorato alle culture ha curato il tavolo di coprogettazione dell'Area C "Cultura, arte e ambiente" in collaborazione con 19 associazioni socio-culturali della nostra città». Lo comunica l'assessore Francesca Zitoli: «Chiedendo l'importo massimo di 350.000€, abbiamo candidato l'area verde e la zona a ridosso della ex scuola De Bello-Palumbo per farla tornare alla sua funzione originaria: luogo educativo, didattico e di fruizione culturale, bisogno quantomai necessario da soddisfare in una delle zone più ferite della città.
Gli obiettivi generali:
Scontato dire che l'ammissione a finanziamento di questo ambizioso progetto costituirebbe la "prova provata" dell'efficacia di un nuovo modo di concepire le politiche culturali, che soprattutto in questo momento necessitano di una riforma radicale tesa ad una ripartenza di largo respiro per gli operatori della cultura e per i fruitori tutti.
Al netto dell'esito, però, spero che potremo rendere permanente - conclude - questa esperienza di coprogettazione per coinvolgere maggiormente la cittadinanza e per raggiungere obiettivi sempre più qualificanti per il nostro territorio. Ancora grazie, di cuore!».
Gli obiettivi generali:
- Soddisfare i bisogni socio-educativi all'interno di un quartiere particolarmente sofferente;
- Migliorare la vivibilità della zona periferica nord della città creando e/o aumentando i servizi socio-educativi e culturali;
- Favorire l'emancipazione sociale attraverso processi di inclusione, sperimentazione educativo-didattica e cittadinanza attiva;
- Ampliare e riequilibrare l'offerta educativa e culturale tra aree periferiche e centrali della città.
- Prevenzione e contrasto ai casi di dispersione scolastica accertati e potenziali attraverso azioni sinergiche tra uffici dei servizi sociali comunali, scuole e associazionismo;
- Contrastare la povertà educativa attraverso attività di sperimentazione didattica e culturale in spazi pubblici rigenerati che assumono la funzione di setting educativi outdoor;
- Attivare luoghi di ricerca-azione in cui la produzione culturale e la sperimentazione didattica possano elaborare attività e percorsi di apprendimento più vicini ai bisogni educativi dei minori e delle loro famiglie;
- Rendere il locale patrimonio culturale materiale e immateriale accessibile alle fasce sociali più svantaggiate o che difficilmente sono intercettabili;
- Recuperare il patrimonio immobiliare e arboreo dell'area nord di Trani, restituendoli ad una consapevole fruizione pubblica;
- Incentivare il protagonismo civico quale strumento necessario per un sano attaccamento al territorio.
Scontato dire che l'ammissione a finanziamento di questo ambizioso progetto costituirebbe la "prova provata" dell'efficacia di un nuovo modo di concepire le politiche culturali, che soprattutto in questo momento necessitano di una riforma radicale tesa ad una ripartenza di largo respiro per gli operatori della cultura e per i fruitori tutti.
Al netto dell'esito, però, spero che potremo rendere permanente - conclude - questa esperienza di coprogettazione per coinvolgere maggiormente la cittadinanza e per raggiungere obiettivi sempre più qualificanti per il nostro territorio. Ancora grazie, di cuore!».