Riqualificazione di piazza Gradenigo, gli ambientalisti preoccupati «che possa perdere la sua connotazione identitaria e paesaggistica»

Il 15 novembre previsto un sit-in aperto alla cittadinanza

mercoledì 13 novembre 2024 14.06
«La gestione del verde pubblico e in particolare del pervicace abbattimento di tanti pini marittimi, essenza tipica della nostra città, accentua la diversa percezione sull'ambiente e sul verde dei cittadini rispetto alla politica. In merito alle dichiarate intenzioni sui futuri tagli degli alberi in Piazza Gradenigo, iniziati lunedì 11 novembre, riteniamo opportuno rendere noto quanto segue»: lo scrivono in una nota Associazione Cittadinanza Attiva OIKOS Trani APS – Antonio Carrabba, CODACONS sede locale di Trani – Nicola Ulisse, Movimento Civico ARTICOLO 97 – Raffaele Covelli.

«Nel concorso di progettazione per la riqualificazione di Piazza Gradenigo, il verde doveva essere costituito da alberature esistenti con l'integrazione di nuovi arbusti. Il progetto avrebbe preservato le essenze arboree in buono stato di conservazione ed eliminato, giustamente, quelle ritenute pericolose da perizie professionali.

Nel progetto c'era l'ottima intenzione di utilizzare materiali ecocompatibili e drenanti, oltre che la creazione di ampie aiuole intorno agli alberi, soluzioni che avrebbero risolto il problema delle radici affioranti. Il costo stimato per la realizzazione dell'opera, comprensivo degli oneri della sicurezza, era di 339.900 euro (al netto di IVA).

Questo importo doveva essere ritenuto limite massimo e non doveva essere superato nell'elaborazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica. Inaccettabile è la diversa e nuova scelta dei progettisti, rispetto al progetto di fattibilità, di abbattere tutti i pini esistenti, con costi lievitati fino ad oltre 900 mila euro.

L'ulteriore ultima iniziativa assunta dall'amministrazione, a nostro avviso, appare carente dei presupposti della necessità e dell'urgenza previsti dalla legge, da intendersi nel senso che il relativo provvedimento si doveva e si deve necessariamente fondare su un'eccezionale e grave situazione di pericolo, documentata mediante perizia fitostatica, supportata da adeguati riscontri di carattere strumentale e strutturale, condotta su ogni pianta con evidenza effettiva dei segni di imminente cedimento o caduta degli alberi, tale da non potere essere fronteggiata, se non con interventi immediati e indilazionabili, tale da minacciare l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana.

In mancanza di tali elementi, riteniamo non giustificata l'imposizione dell'abbattimento degli alberi. Inoltre, è stato comunicato che il taglio degli alberi è stato condiviso dalla Soprintendenza. Ci chiediamo se l'approvazione sia supportata da idonea e necessaria documentazione, ossia una relazione analitica su ciascun albero di un tecnico agronomo specializzato.

L'Associazione Cittadinanza Attiva OIKOS Trani APS in data 7 novembre 2024 ha presentato formale istanza di accesso alla relazione agronomica citata nella delibera di G.C. n° 93 del 28/10/24 e allegata al progetto definitivo di riqualificazione della Piazza Gradenigo e quali siano le dettagliate motivazioni dell'aumento esponenziale dei costi. Richiesta ad oggi priva di riscontro. Considerata l'imminenza del taglio degli alberi ivi presenti, la richiesta avrebbe dovuto essere evasa con somma urgenza. Senza questi requisiti minimi, senza l'importante passaggio di condivisione con cittadini, comitati e associazioni, l'abbattimento di tutti i pini di piazza Gradenigo è un atto arbitrario e l'amministrazione comunale dovrebbe prenderne coscienza e fermarsi.

Duole constatare che l'amministrazione continui a percepire l'albero come un oggetto inanimato, se non serve si butta via, senza pensarci, quando basterebbe accompagnare e preservare la sua crescita, evitando di soffocarlo con asfalto e pavimentazioni, ricorrendo a soluzioni architettoniche che preservano il verde, intervenendo periodicamente per controllarne lo sviluppo con adeguate potature. La preoccupazione è quella che Piazza Gradenigo, per questa scellerata decisione presa dalla Giunta Comunale di Trani con delibera del 28.10.2024, possa perdere la sua connotazione identitaria e paesaggistica.

Il giorno venerdì 15 novembre alle ore 10,30 invitiamo tutta la cittadinanza a incontrarsi in piazza Gradenigo per lanciare un segnale contro questa ulteriore strage annunciata».