Riqualificazione sociale per 10 detenuti
Ecco le parole della direttrice del carcere la dottoressa Bruna Piarulli
venerdì 1 maggio 2015
7.05
Dopo due esperienze positive vissute nel Carcere femminile di Trani, torna anche quest'anno, ma nella sezione maschile del penitenziario tranese, "Ripartiamo dalla Pasta", progetto di riqualificazione sociale per i detenuti attraverso un percorso formativo in cui si fonderanno cibo e letteratura con l'obiettivo di dare nuovi stimoli e un rapporto consapevole con l'ambiente, la natura, le tradizioni e il sociale a chi dopo aver scontato la propria pena, cercherà di reinserirsi nella società.
Questo progetto sarà riservato a 10 detenuti del penitenziario tranese. Il percorso, articolato con 6 lezioni teoriche e pratiche tenute dai tecnici dell'azienda Granoro e dai cuochi della Factory del Gusto (dal mese di maggio per sei settimane), avrà la finalità di formare i detenuti sul processo di lavorazione industriale della pasta secca di semola di grano duro nell'ottica finale di far comprendere le caratteristiche intrinseche del prodotto per una migliore rielaborazione dello stesso nel momento della sua preparazione. Inoltre avrà l'obiettivo di creare formazione specializzata in campo alimentare, migliorare l'autostima e l'immagine di sé, individuale e di gruppo, costruire una conoscenza accademica più approfondita intorno al tema dell'alimentazione.
«Creare sinergie in un momento importante per i prodotti agroalimentari delle nostre terre – sottolinea la Direttrice del penitenziario tranese Dott.ssa Bruna Piarulli – è l'obiettivo di questo progetto che vuole valorizzare la terra e di dare importanza alle nostre eccellenze». Fanno eco anche le parole di ringraziamento all'azienda Granoro della Dott.ssa Rosa Musicco, Direttore Ufficio Detenuti e Trattamento Ufficio Regionale e della Dott.ssa Paola Ruggieri Direttore Uepe insieme alla Dott.ssa Elisabetta Pellegrini Responsabile Area Trattamentale «per una opportunità offerta ai detenuti di acquisire abilità e competenze spendibili all'esterno dopo la dimissione, così come all'interno. Da gennaio 2015 nel penitenziario maschile di Trani il confezionamento dei pasti non avviene più a carico di una cooperativa esterna assumente detenuti, ma è passato nuovamente all'amministrazione penitenziaria. L'augurio è che questo corso possa elevare le competenze dei detenuti e quindi anche il livello qualitativo della mensa».
Questo progetto sarà riservato a 10 detenuti del penitenziario tranese. Il percorso, articolato con 6 lezioni teoriche e pratiche tenute dai tecnici dell'azienda Granoro e dai cuochi della Factory del Gusto (dal mese di maggio per sei settimane), avrà la finalità di formare i detenuti sul processo di lavorazione industriale della pasta secca di semola di grano duro nell'ottica finale di far comprendere le caratteristiche intrinseche del prodotto per una migliore rielaborazione dello stesso nel momento della sua preparazione. Inoltre avrà l'obiettivo di creare formazione specializzata in campo alimentare, migliorare l'autostima e l'immagine di sé, individuale e di gruppo, costruire una conoscenza accademica più approfondita intorno al tema dell'alimentazione.
«Creare sinergie in un momento importante per i prodotti agroalimentari delle nostre terre – sottolinea la Direttrice del penitenziario tranese Dott.ssa Bruna Piarulli – è l'obiettivo di questo progetto che vuole valorizzare la terra e di dare importanza alle nostre eccellenze». Fanno eco anche le parole di ringraziamento all'azienda Granoro della Dott.ssa Rosa Musicco, Direttore Ufficio Detenuti e Trattamento Ufficio Regionale e della Dott.ssa Paola Ruggieri Direttore Uepe insieme alla Dott.ssa Elisabetta Pellegrini Responsabile Area Trattamentale «per una opportunità offerta ai detenuti di acquisire abilità e competenze spendibili all'esterno dopo la dimissione, così come all'interno. Da gennaio 2015 nel penitenziario maschile di Trani il confezionamento dei pasti non avviene più a carico di una cooperativa esterna assumente detenuti, ma è passato nuovamente all'amministrazione penitenziaria. L'augurio è che questo corso possa elevare le competenze dei detenuti e quindi anche il livello qualitativo della mensa».