Rischia di saltare la realizzazione del sottovia di via Corato

La Soprintendenza stoppa il progetto

venerdì 27 febbraio 2009
La Soprintendenza ha espresso parere sfavorevole al progetto di realizzazione del sottovia di via Corato, blindando tutta la particella di villa Bini, compreso quel tratto necessario per la realizzazione dei sottoservizi del sottovia. Il muro di cinta, privo di alcun valore di natura storica o paesaggistica, non potrà esser toccato. E allora bisognerà studiare una soluzione alternativa, cosa non facile perché la complessa struttura urbanistica della zona del passaggio a livello di via de Robertis, lascia poco spazio alla fantasia. E' quanto emerso al termine della conferenza dei servizi convocata in mattinata a Palazzo di Città ed alla quale ha preso parte il sindaco, Giuseppe Tarantini.

Il primo cittadino ha manifestato a Traniweb la sua preoccupazione: «La conferenza dei servizi ha deciso di riaggiornarsi a data da destinarsi. In questo frangente cercheremo di studiare una soluzione per aggirare l'ostacolo. Proveremo a modificare gli elaborati. Credo, però che ci siano poche possibilità di intervento».

A questo punto, diventa più facile ipotizzare la chiusura del passaggio a livello e la sola realizzazione di un attraversamento pedonale, senza alcuna possibilità di transito per le macchine. «Sarebbe un handicap gravissimo – spiega il sindaco – perché dovremmo chiudere una via nevralgica di scorrimento veicolare con danni incalcolabili per la circolazione e per chi quotidianamente deve attraversare la città. Questa eccessiva attenzione da parte della Soprintendenza ci spiazza e ci penalizza oltre ogni immaginazione».



L'irrigidimento da parte della Soprintendenza potrebbe derivare dal clamore sollevato dall'abbattimento della ciminiera dell'area La Pietra? Considerazione del cronista, anche perché non si spiegherebbe diversamente il dietrofront improvviso che rischia di far saltare l'importante opera pubblica su cui da mesi ci si confronta, non solo nelle stanze di Palazzo di Città ma anche sul forum del nostro portale.

Abbiamo girato il quesito al sindaco che non ha voluto rispondere: «Non ho la sfera di cristallo per entrare nella mente altrui – dice Tarantini – e, quindi, preferisco non esprimermi. Mi attengo ai fatti ed i fatti, oggi, ci dicono che dobbiamo ripartire da zero nell'elaborazione di un progetto di massima difficoltà. Se la sua tesi fosse giusta, la mancata realizzazione del sottovia andrebbe accreditata sulla coscienza di tutti quelli che hanno strumentalmente gridato allo scandalo per l'abbattimento di un rudere pericolante, sul quale la stessa Soprintendenza si era espressa in maniera ben precisa, testimoniando per iscritto la necessità di abbatterla per accertati problemi di staticità e di sicurezza dei beni vincolati presenti nell'area».

Il dubbio resta, al di là della risposta evasiva del primo cittadino. E la strada per l'eliminazione dell'ultimo passaggio a livello si fa tutta in salita.