Quelle corse rombanti notturne su via Malcangi e i rettilinei di Trani: "La Polizia dov'è?"

Ogni notte è un assordante susseguirsi di corse in moto che impedisce di dormire

martedì 20 agosto 2024 08.30
Non se ne può davvero più. L'ultima segnalazione ci viene da una lettrice residente a Milano ma che ogni estate è tornata a Trani per le vacanze: "È impossibile dormire: a partire dalla tarda serata fino a almeno le due e tre del mattino è un continuo rombo in su e in giù su via Malcangi , e presumo anche sul lungomare, di motociclette. Sono venuta a Trani per riposare, per godermi il mare, per allontanarmi dal frastuono della grande città... ma devo dire che dormire è diventato impossibile". E ancora: "Ci si chiede dove siano le forze dell'ordine la mezzanotte in poi per creare dei posti di blocco in questa situazione che si ripete tutte le sere e tutte le notti In compenso In compenso abbiamo avuto già due multe per divieto di sosta in posti che non davano fastidio a nessuno che non impedivano nessun accesso né tantomeno la circolazione, ma le multe a questi veri e propri pirati della strada non se ne fanno? Più facile punire i cittadini che non riescono a trovare un parcheggio a Trani o che hanno appena sganciato la cintura di sicurezza piuttosto che fermare dei veri e propri malfattori della quiete pubblica oltre che potenziali inneschi di gravi incidenti?" È amaro riportare delle considerazioni di questa portata, sia che provengano da cittadini sia da turisti, e in questo caso da turisti che tornano a casa a Trani , sperando di trovare una città migliore per vivibilitá. I circuiti prediletti sono sicuramente via Malcangi, il cavalca ferrovia tra via Istria e via delle Forze Armate, e le solite via Falcone e Borsellino, ma ogni rettilineo a partire più o meno dalle 23 diventa molto più che un circuito per motociclette, quasi un rally. Pericolosissimo oltretutto perché d'estate la gente circola fino a tarda ora e quelle moto schizzate oltre i limiti sono dei proiettili vaganti.
Ricordiamo che il disturbo della quiete pubblica è un reato e circolare con la marmitta della moto bucata può costare fino a 169 euro di multa se produce troppo rumore. Si tratta di una violazione del codice della strada, ed in particolare dell'articolo 155. I primi due commi di tale norma sanciscono che durante la circolazione vanno evitati tutti i rumori molesti che possono derivare dal modo di guidare i veicoli specialmente se a motore, dal modo in cui è sistemato il carico o da tutti gli altri atti connessi con la circolazione stessa. Inoltre, nei casi in cui è prescritto il dispositivo silenziatore, si deve aver cura di mantenerlo in buone condizioni di efficienza e di non alterarlo. La sanzione amministrativa prevista è quella del pagamento di una somma compresa tra 41 e 169 euro. Lo stesso dicasi quando il rumore di "marmitta bucata" è prodotto non dall'effettivo guasto del dispositivo, ma dalla sua modifica. In tal caso bisogna fare ancora più attenzione: oltre alla multa per guida rumorosa, il rischio è anche quello di dover pagare una multa, ben più salata, per violazione dell'articolo 78 del codice della strada, che regolamenta le modifiche delle caratteristiche costruttive dei veicoli in circolazione.
"Chiedo, a chi di dovere - aveva chiesto dalle nostre pagine Paco Cosentino, un cittadino tranese esperto del settore - di garantire la quiete pubblica. Inoltre, come deterrente, di istituire controlli dalle forze dell'ordine e soprattutto di tenere sotto osservazione il centro storico, specie nelle ore notturne per questa frequente violazione del codice della strada".
Era luglio 2021.