Saldi invernali 2015, si inizia da domani 3 gennaio
Secondo Codacons solo una famiglia su tre effettuerà gli acquisti
venerdì 2 gennaio 2015
7.27
Domani, sabato 3 gennaio 2015, si darà inizio ai saldi invernali in Puglia, avvio anticipato di qualche giorno rispetto agli anni passati. Trascorse le festività natalizie, ci si prepara per lo shopping di inizio anno, ma le associazioni di categoria territoriali e nazionali non hanno valutato positivamente la decisione di anticipare la data dell'inizio dei saldi.
Codacons, associazione di difesa dei consumatori, vede nell'anticipo di due giorni una misura inutile e parla di un – 8% rispetto ai saldi invernali dello scorso anno con una spesa media che non oltrepasserà i 184 euro. Fra scadenze fiscali imminenti e la crisi economica in cui versa l'Italia, Codacons prevede che soltanto il 35% (poco più di una famiglia su tre) effettuerà acquisti durante i saldi. A livello provinciale Unimpresa Bat ha denunciato il forte disagio vissuto dai negozianti durante queste festività: «Quest'anno, l'annuncio di qualche settimana fa, dell'anticipazione dei saldi di qualche giorno, quindi con inizio da sabato 3 gennaio 2015, ha disorientato i consumatori, ai quali è stato ricordato che i saldi partono a breve quindi che i consumi potevano essere rimandati di qualche giorno e così è stato. Il piccolo commercio soccombe per decisioni improvvise che non producono nulla anzi fanno solo danni mentre si tarda ad attuare la completa liberalizzazione di una disciplina che, così come è stata concepita, è diventata oltremodo anacronistica visto che l'inverno da noi è appena cominciato e quindi a gennaio si venderanno beni e prodotti appena arrivati, a costi ridotti, con ricavi quasi inesistenti e talvolta venduti anche sottocosto. Solo grazie al fatto che ormai gli sconti vengono praticati già durante l'intero anno ed ancor di più nel periodo natalizio, per fidelizzazione ma anche per necessità, si è riusciti a salvare il salvabile ma i cali registrati anche quest'anno sono pesanti e il periodo dei saldi sarà solo specchietto per le allodole anche se un grande business per le grandi catene e ipermercati». Da domani, secondo le stime, saranno poche le famiglie che usufruiranno dei saldi e saranno proprio i piccoli commercianti a subire delle perdite economiche.
Codacons, associazione di difesa dei consumatori, vede nell'anticipo di due giorni una misura inutile e parla di un – 8% rispetto ai saldi invernali dello scorso anno con una spesa media che non oltrepasserà i 184 euro. Fra scadenze fiscali imminenti e la crisi economica in cui versa l'Italia, Codacons prevede che soltanto il 35% (poco più di una famiglia su tre) effettuerà acquisti durante i saldi. A livello provinciale Unimpresa Bat ha denunciato il forte disagio vissuto dai negozianti durante queste festività: «Quest'anno, l'annuncio di qualche settimana fa, dell'anticipazione dei saldi di qualche giorno, quindi con inizio da sabato 3 gennaio 2015, ha disorientato i consumatori, ai quali è stato ricordato che i saldi partono a breve quindi che i consumi potevano essere rimandati di qualche giorno e così è stato. Il piccolo commercio soccombe per decisioni improvvise che non producono nulla anzi fanno solo danni mentre si tarda ad attuare la completa liberalizzazione di una disciplina che, così come è stata concepita, è diventata oltremodo anacronistica visto che l'inverno da noi è appena cominciato e quindi a gennaio si venderanno beni e prodotti appena arrivati, a costi ridotti, con ricavi quasi inesistenti e talvolta venduti anche sottocosto. Solo grazie al fatto che ormai gli sconti vengono praticati già durante l'intero anno ed ancor di più nel periodo natalizio, per fidelizzazione ma anche per necessità, si è riusciti a salvare il salvabile ma i cali registrati anche quest'anno sono pesanti e il periodo dei saldi sarà solo specchietto per le allodole anche se un grande business per le grandi catene e ipermercati». Da domani, secondo le stime, saranno poche le famiglie che usufruiranno dei saldi e saranno proprio i piccoli commercianti a subire delle perdite economiche.