Saldi invernali 2015, cosa ne pensano i commercianti tranesi?
Il weekend e gli ultimi giorni di festa aiutano, un buon inizio ma non basta
lunedì 5 gennaio 2015
7.23
Primi due giorni di saldi invernali alle spalle, per i commercianti tranesi. Con il weekend a fare da propulsore, i negozi hanno registrato una buona affluenza, complice anche una piccola tregua dal grande freddo che ha salutato l'ingresso del nuovo anno. Resta, però, il malcontento per un appuntamento che, consultati i diretti interessati, andrebbe quantomeno ripensato. Un piccolo sondaggio, svolto ieri sera in pieno orario di punta, ha confermato quanto detto in precedenza da Unimpresa Bat e Confesercenti Bat. Proprio Mario Landriscina, presidente di quest'ultima, si era così espresso: «I saldi di fine stagione sono ormai l'ulteriore mortificazione per i commercianti. Da anni abbiamo chiesto di liberalizzare ufficialmente la questione dei saldi per evitare ulteriori danni».
A fare eco, anche i pensieri delle attività interpellate. Per Giuseppe Bove, di Marino Sport, i saldi «sono ormai superati. Con la vendita online, ad esempio, si parte con la prima data utile a livello nazionale. Gli sconti sono già presenti in tutte le attività durante l'anno». Da Chapeau Store, invece, occhio di riguardo alle attività collaterali. Come successo a Bari, le iniziative parallele (concerti e altre performance artistiche a fare da "incentivo") potrebbero aiutare la gente a popolare di più le strade e ad evitare i centri commerciali, vero "nemico" di questa prima tornata di saldi per il 2015. Annalisa Rutigliano, di Mafé Gallery, sostiene una visione più complessiva: «Andrebbe ripensato tutto l'impianto a sostegno delle attività commerciali. I saldi, quest'anno, sono giunti mentre i ritardatari ancora erano alla ricerca dell'ultimo regalo di Natale. Probabilmente, andrebbero ricollocati in mesi commercialmente più "morti". I saldi sono comunque importanti per esigenze di magazzino, ma le attività avrebbero bisogno di molto altro: iniziative speciali come la Fashion Night sono un valore aggiunto su cui dover ragionare».
A fare eco, anche i pensieri delle attività interpellate. Per Giuseppe Bove, di Marino Sport, i saldi «sono ormai superati. Con la vendita online, ad esempio, si parte con la prima data utile a livello nazionale. Gli sconti sono già presenti in tutte le attività durante l'anno». Da Chapeau Store, invece, occhio di riguardo alle attività collaterali. Come successo a Bari, le iniziative parallele (concerti e altre performance artistiche a fare da "incentivo") potrebbero aiutare la gente a popolare di più le strade e ad evitare i centri commerciali, vero "nemico" di questa prima tornata di saldi per il 2015. Annalisa Rutigliano, di Mafé Gallery, sostiene una visione più complessiva: «Andrebbe ripensato tutto l'impianto a sostegno delle attività commerciali. I saldi, quest'anno, sono giunti mentre i ritardatari ancora erano alla ricerca dell'ultimo regalo di Natale. Probabilmente, andrebbero ricollocati in mesi commercialmente più "morti". I saldi sono comunque importanti per esigenze di magazzino, ma le attività avrebbero bisogno di molto altro: iniziative speciali come la Fashion Night sono un valore aggiunto su cui dover ragionare».