Sale operatorie e malasanità: arriva l'esposto alla Corte dei Conti
Il consigliere provinciale Beppe Corrado denuncia «la mala gestio delle risorse investite»
venerdì 10 aprile 2015
0.22
Dalle parole ai fatti. Dopo la denuncia avanzata alcuni giorni fa dal candidato sindaco, Tonino Florio - riguardante il vergognoso spreco di denaro pubblico ed il mancato utilizzo di sale operatorie modernissime realizzate appena due anni fa all'ospedale "San Nicola Pellegrino" di Trani - ha fatto seguito un esposto-segnalazione alla Corte dei Conti da parte di Beppe Corrado. Questi, in qualità di consigliere della VI provincia Bat ed esponente della coalizione che supporta la candidatura dell'avvocato Florio, ha sottoposto la questione all'attenzione dell'autorità competente «allo scopo di consentire la verifica di responsabilità connesse alla violazione di disposizioni di legge che disciplinano la corretta gestione delle risorse pubbliche».
Malasanità e pessima gestione dei fondi pubblici: lo scandalo che ha interessato l'ospedale "San Nicola Pellegrino" di Trani è fin troppo eclatante, perché possa cadere nuovamente nel dimenticatoio: «La vicenda è particolarmente allarmante poiché ha ad oggetto non solo il diritto alla salute ed all'assistenza, ma - per quel che interessa in questa sede - lo sperpero di denaro pubblico ed un ingente danno all'Erario».
Pertanto, era opportuno lanciare un segnale forte, concreto e farlo nelle più giuste modalità. Non sarebbe stato ammissibile perdere altro tempo: anzi, serviva chiarire subito questa situazione, che sa tanto di beffa: «Il consistente investimento effettuato per l'allestimento delle due sale operatorie in parola e dell'intero reparto di chirurgia si è rilevato un inutile spreco di denaro pubblico e le auspicabili finalità di "cassa" che sarebbero derivate dall'attivazione del citato reparto sono state del tutto disattese dall'evidenziata inoperatività della struttura».
Ecco perché «si richiede un accertamento in ordine alla corretta gestione delle risorse pubbliche con riferimento alla realizzazione (e successiva inutilizzazione dal dicembre 2013 sino a tutt'oggi) del reparto di chirurgia (con relative sale operatorie) dell'Ospedale S. Nicola Pellegrino di Trani e, qualora vengano accertate illegittimità con esborso di denaro pubblico, che vengano perseguiti i responsabili».
Malasanità e pessima gestione dei fondi pubblici: lo scandalo che ha interessato l'ospedale "San Nicola Pellegrino" di Trani è fin troppo eclatante, perché possa cadere nuovamente nel dimenticatoio: «La vicenda è particolarmente allarmante poiché ha ad oggetto non solo il diritto alla salute ed all'assistenza, ma - per quel che interessa in questa sede - lo sperpero di denaro pubblico ed un ingente danno all'Erario».
Pertanto, era opportuno lanciare un segnale forte, concreto e farlo nelle più giuste modalità. Non sarebbe stato ammissibile perdere altro tempo: anzi, serviva chiarire subito questa situazione, che sa tanto di beffa: «Il consistente investimento effettuato per l'allestimento delle due sale operatorie in parola e dell'intero reparto di chirurgia si è rilevato un inutile spreco di denaro pubblico e le auspicabili finalità di "cassa" che sarebbero derivate dall'attivazione del citato reparto sono state del tutto disattese dall'evidenziata inoperatività della struttura».
Ecco perché «si richiede un accertamento in ordine alla corretta gestione delle risorse pubbliche con riferimento alla realizzazione (e successiva inutilizzazione dal dicembre 2013 sino a tutt'oggi) del reparto di chirurgia (con relative sale operatorie) dell'Ospedale S. Nicola Pellegrino di Trani e, qualora vengano accertate illegittimità con esborso di denaro pubblico, che vengano perseguiti i responsabili».