"Salviamo San Domenico", raccolte oltre 4200 firme in tre mesi
L'iniziativa promossa dal Fai per il restauro e la riapertura della chiesa
giovedì 6 dicembre 2018
Alla chiusura, il 30 novembre, del censimento Fai denominato "I luoghi del cuore", un gruppo spontaneo di soci Fai tranesi, aderendo al già costituito Comitato "Salviamo San Domenico", ha inviato alla sede centrale di Milano oltre 4.200 voti raccolti negli ultimi 3 mesi nei quali, attraverso la sua azione, ha visto crescere anche i voti diretti sul sito web da 23 a 544.
Si ritiene che aggiungendovi il voto promosso con le cartoline del Banco di Napoli si possa, di fatto, raggiungere il promettente traguardo di 5.000 voti complessivi.
L'esito può ritenersi soddisfacente per una serie di considerazioni. Prima, l'iniziativa è stata presa da pochi cittadini che si sono impegnati allo spasimo in un tempo ridotto (3 dei 6 mesi del censimento del Fai partito il 30 maggio) convinti dell'urgenza di impedire l'incombente diruire di San Domenico, monumento che oltre ad essere la seconda chiesa, per dimensione, della città, rappresenta uno scrigno unico della storia della città, un unicum con l'adiacente monastero dei Domenicani (che a breve, pare, liberato dalla funzione di carcere femminile, dovrebbe ritornare nella disponibilità comunale);
Seconda considerazione: per la prima volta sono state coinvolte tutte le scuole, in una dimensione di conoscenza storica e di sensibilizzazione alla conservazione, spazio che ha interessato, almeno per le scuole della prima infanzia, anche i genitori degli alunni.
Altra considerazione: il probabile posizionamento tra i primi 100 posti nella graduatoria nazionale, pur non garantendo alcuno dei benefici finanziari della manifestazione in questione, ci porrà tra i primissimi di quella pugliese che, ancorché non ufficiale, pare che la Regione Puglia abbia interesse a sostenere sinergicamente con il Fai.
Si ritiene che aggiungendovi il voto promosso con le cartoline del Banco di Napoli si possa, di fatto, raggiungere il promettente traguardo di 5.000 voti complessivi.
L'esito può ritenersi soddisfacente per una serie di considerazioni. Prima, l'iniziativa è stata presa da pochi cittadini che si sono impegnati allo spasimo in un tempo ridotto (3 dei 6 mesi del censimento del Fai partito il 30 maggio) convinti dell'urgenza di impedire l'incombente diruire di San Domenico, monumento che oltre ad essere la seconda chiesa, per dimensione, della città, rappresenta uno scrigno unico della storia della città, un unicum con l'adiacente monastero dei Domenicani (che a breve, pare, liberato dalla funzione di carcere femminile, dovrebbe ritornare nella disponibilità comunale);
Seconda considerazione: per la prima volta sono state coinvolte tutte le scuole, in una dimensione di conoscenza storica e di sensibilizzazione alla conservazione, spazio che ha interessato, almeno per le scuole della prima infanzia, anche i genitori degli alunni.
Altra considerazione: il probabile posizionamento tra i primi 100 posti nella graduatoria nazionale, pur non garantendo alcuno dei benefici finanziari della manifestazione in questione, ci porrà tra i primissimi di quella pugliese che, ancorché non ufficiale, pare che la Regione Puglia abbia interesse a sostenere sinergicamente con il Fai.