San Giuseppe e San Magno: doppia festa
In via De Robertis, l'Arcivescovo di Trani benedirà 50 anni ed una nascita
lunedì 22 novembre 2010
Mercoledì 24 novembre, nella parrocchia di San Giuseppe, alle ore 19.30, durante una solenne celebrazione eucaristica presieduta dall'Arcivescovo Monsignor Giovan Battista Pichierri procederà all'erezione canonica della parrocchia di San Magno, vescovo e martire, una nuova parrocchia della città, che sorgerà nella zona Stadio. L'evento segnerà l'inizio del ministero parrocchiale di Don Dino Cimadomo, parroco designato fondatore della nuova parrocchia.
La nuova istituzione era stata annunziata da una lettera dell'Arcivescovo al clero e ai fedeli lo scorso 1 novembre, solennità di Tutti i Santi. La data del 24 novembre è stata scelta in quanto ricorre il 50mo anniversario di erezione canonica della parrocchia di San Giuseppe nella quale opera come vicario parrocchiale don Dino Cimadomo, il quale sarà il primo parroco dell'erigenda parrocchia di San Magno, che sorgerà sul territorio tra le parrocchie di San Giuseppe e Madonna di Fatima.
Con San Magno le parrocchie dell'Arcidiocesi diventano in tutto 66. A queste si aggiunge la parrocchia di Pacas in Brasile, nella diocesi di Pinheiro, dove opera don Mario Pellegrino.
SCHEDA SAN MAGNO - San Magno, figlio di un certo Apollonio, nacque a Trani verso la fine del II secolo. Sin da piccolo, per aiutare la famiglia, si dedicò alla pastorizia e, consigliato dal padre, comprò un piccolo gregge e devolvette il ricavato prevalentemente ai poveri. Ricevette il battesimo dal vescovo Redento insieme con suo padre.
Alla morte di Redento, Magno fu chiamato dal popolo e dal clero a succedergli, rivelandosi ardente di carità e zelo. Si impegnò nella diffusione del Vangelo prima nell'agro di Fondi, poi ad Aquino, città ducale, ed infine presso Anagni. In questa città battezzò una giovane di nome Secondina, che anch'ella come lui sarebbe poi morta martire.
Sfuggito alle ire di un certo Tarquinio, Magno si recò a Roma, ma quando era ormai di ritorno fu scovato da alcuni soldati a pregare in una grotta a Fondi. Chiese loro di non ucciderlo subito e così avvenne, ma dopo aver atteso invano e trovatolo morto, lo decapitarono presso Fabreteria, nel Lazio.
Curiosa è la storia delle reliquie del santo, che intorno al IX secolo furono traslate a Veroli da un certo Platone. Muca, sovrano saraceno, profanò il luogo gel sepolcro trasformandolo in una stalla. Trovati in seguito i cavalli morti, restò impaurito e gettò fuori le spoglie del santo, invitando gli anagnini ad acquistarlo a prezzo d'oro. Questi accettarono ed alla presenza del vescovo Zaccaria avvenne la traslazione nella cattedrale di Anagni con grande concorso di popolo.
Successivamente San Magno fu proclamato patrono della città, ma il santo è inoltre venerato anche a Colle San Magno, sempre in provincia di Frosinone. Questo santo non va confuso con il suo omonimo venerato nel cuneese, leggendario martire della Legione Tebea, anch'egli festeggiato in data odierna. Il Martyrologium Romanum cita comunque solamente San Magno di Anagni. (fonte: www.santiebeati.it)
SCHEDA DEL PARROCO - Don Dino Cimadomo, nato a Terlizzi il 23 agosto 1982 ma residente a Corato, ha sempre frequentato la parrocchia San Giuseppe di Corato. Dal 1997 ha iniziato il percorso di discernimento vocazionale con Don Matteo Martire presso il Seminario arcivescovile di Bisceglie. Nel 2000 ha frequentato l'anno zero presso il Pontificio seminario regionale di Molfetta. Nell'anno accademico 2003/2004 è entrato nel Seminario San Pio X a Chieti, per proseguire nella formazione in vista del presbiterato, conseguendo il Baccalaureato in Sacra teologia presso l'Istituto teologico abruzzese e molisano affiliato alla pontificia Università lateranense il 15 giugno del 2009 con la qualifica di magna cum laude. Nel 2006 ha svolto il ministero dell'accolitato e poi quello del diaconato nella Parrocchia di San Giuseppe di Trani divenendo, dopo l'ordinazione presbiterale (31 ottobre 2007), vicario parrocchiale della stessa. Attualmente è cappellano delle suore adoratrici del sangue di Cristo di Trani, assistente diocesano dell'Azione cattolica ragazzi, membro della commissione diocesana catechesi e dottrina della fede. Guida le comunità neocatecumenali della parrocchia di San Francesco di Trani e insegna religione cattolica presso la scuola media statale Bovio di Trani.
La nuova istituzione era stata annunziata da una lettera dell'Arcivescovo al clero e ai fedeli lo scorso 1 novembre, solennità di Tutti i Santi. La data del 24 novembre è stata scelta in quanto ricorre il 50mo anniversario di erezione canonica della parrocchia di San Giuseppe nella quale opera come vicario parrocchiale don Dino Cimadomo, il quale sarà il primo parroco dell'erigenda parrocchia di San Magno, che sorgerà sul territorio tra le parrocchie di San Giuseppe e Madonna di Fatima.
Con San Magno le parrocchie dell'Arcidiocesi diventano in tutto 66. A queste si aggiunge la parrocchia di Pacas in Brasile, nella diocesi di Pinheiro, dove opera don Mario Pellegrino.
SCHEDA SAN MAGNO - San Magno, figlio di un certo Apollonio, nacque a Trani verso la fine del II secolo. Sin da piccolo, per aiutare la famiglia, si dedicò alla pastorizia e, consigliato dal padre, comprò un piccolo gregge e devolvette il ricavato prevalentemente ai poveri. Ricevette il battesimo dal vescovo Redento insieme con suo padre.
Alla morte di Redento, Magno fu chiamato dal popolo e dal clero a succedergli, rivelandosi ardente di carità e zelo. Si impegnò nella diffusione del Vangelo prima nell'agro di Fondi, poi ad Aquino, città ducale, ed infine presso Anagni. In questa città battezzò una giovane di nome Secondina, che anch'ella come lui sarebbe poi morta martire.
Sfuggito alle ire di un certo Tarquinio, Magno si recò a Roma, ma quando era ormai di ritorno fu scovato da alcuni soldati a pregare in una grotta a Fondi. Chiese loro di non ucciderlo subito e così avvenne, ma dopo aver atteso invano e trovatolo morto, lo decapitarono presso Fabreteria, nel Lazio.
Curiosa è la storia delle reliquie del santo, che intorno al IX secolo furono traslate a Veroli da un certo Platone. Muca, sovrano saraceno, profanò il luogo gel sepolcro trasformandolo in una stalla. Trovati in seguito i cavalli morti, restò impaurito e gettò fuori le spoglie del santo, invitando gli anagnini ad acquistarlo a prezzo d'oro. Questi accettarono ed alla presenza del vescovo Zaccaria avvenne la traslazione nella cattedrale di Anagni con grande concorso di popolo.
Successivamente San Magno fu proclamato patrono della città, ma il santo è inoltre venerato anche a Colle San Magno, sempre in provincia di Frosinone. Questo santo non va confuso con il suo omonimo venerato nel cuneese, leggendario martire della Legione Tebea, anch'egli festeggiato in data odierna. Il Martyrologium Romanum cita comunque solamente San Magno di Anagni. (fonte: www.santiebeati.it)
SCHEDA DEL PARROCO - Don Dino Cimadomo, nato a Terlizzi il 23 agosto 1982 ma residente a Corato, ha sempre frequentato la parrocchia San Giuseppe di Corato. Dal 1997 ha iniziato il percorso di discernimento vocazionale con Don Matteo Martire presso il Seminario arcivescovile di Bisceglie. Nel 2000 ha frequentato l'anno zero presso il Pontificio seminario regionale di Molfetta. Nell'anno accademico 2003/2004 è entrato nel Seminario San Pio X a Chieti, per proseguire nella formazione in vista del presbiterato, conseguendo il Baccalaureato in Sacra teologia presso l'Istituto teologico abruzzese e molisano affiliato alla pontificia Università lateranense il 15 giugno del 2009 con la qualifica di magna cum laude. Nel 2006 ha svolto il ministero dell'accolitato e poi quello del diaconato nella Parrocchia di San Giuseppe di Trani divenendo, dopo l'ordinazione presbiterale (31 ottobre 2007), vicario parrocchiale della stessa. Attualmente è cappellano delle suore adoratrici del sangue di Cristo di Trani, assistente diocesano dell'Azione cattolica ragazzi, membro della commissione diocesana catechesi e dottrina della fede. Guida le comunità neocatecumenali della parrocchia di San Francesco di Trani e insegna religione cattolica presso la scuola media statale Bovio di Trani.