Sanità e ospedale: la destra attacca Vendola e il Governo regionale
Intervento di Forza Italia e Azione Giovani
venerdì 20 gennaio 2006
FORZA ITALIA: "VERGOGNA 700MILA PUGLIESI DA 3 SETTIMANE PRIVI DI ASSISTENZA SANITARIA"
«Altro che Puglia Migliore, altro che malati al centro della nuova sanità pugliese, altro che cittadini protagonisti del cambiamento. Ancora una volta l'approssimazione e la demagogia della Giunta Vendola si traducono in pesanti disagi e incredibili disservizi per i cittadini.
Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Rocco Palese, insieme con il consigliere regionale e responsabile provinciale di Forza Italia nella Sesta Provincia Pugliese, Carlo Laurora, hanno presentato una interrogazione urgente a risposta scritta al Presidente della Giunta, Vendola e all'assessore alla Sanità, Tedesco, dopo le denunce della stampa e del segretario regionale della Federazione Nazionale Medici di Famiglia, Filippo Anelli in base alle quali ben 700mila cittadini residenti nel territorio della Sesta Provincia Pugliese Barletta Andria Trani, sarebbero da ben tre settimane privi di assistenza sanitaria per un "errore informatico".
Il presidente Palese e il Consigliere Laurora chiedono che la Regione accerti subito le responsabilità e provveda immediatamente a sanare questa situazione determinata, pare, da un "banale" disservizio nel trasferimento dei pazienti dalle vecchie Asl di appartenenza alla neo istituita Asl Bat 1.
Disservizio "banale" quanto vergognoso, per sanare il quale non sarà sufficiente chiedere scusa a medici e pazienti, o scaricare come di consueto le responsabilità su chi ha governato negli ultimi 5 anni, ma occorrerà un apposito provvedimento mediante il quale la Regione dovrà sanare questo periodo di vuoto nella copertura dell'assistenza sanitaria di quasi un quarto della popolazione pugliese e nel rapporto fra i medici titolari dell'assistenza, la Asl e i pazienti.»
Carlo Laurora
Consigliere regionale
Coordinatore Provinciale Fi Sesta Provincia
LA SINISTRA VUOLE UCCIDERE IL NOSTRO OSPEDALE
«Dopo la mancata abolizione del ticket sanitario per tutti i cittadini pugliesi, dall'Assessore Regionale alla Sanità Alberto Tedesco arriva una nuova beffa, la rimodulazione del "piano di riordino ospedaliero": a Trani verrà estirpato il reparto di ematologia, con catastrofiche conseguenze per l'ospedale e soprattutto per i cittadini.
Con il piano della giunta di centro-destra, l'ospedale di Trani ha riacquistato efficienza, nonostante la perdita dell'ostetricia. Questo perché si andava a caratterizzare la funzione dell'ospedale: la sua crescita e il suo sviluppo era assicurato dalla specializzazione che metteva a disposizione del territorio. Dell'ospedale di Trani, era stato costruito un preciso profilo, i cui risultati si erano tradotti subito in una migliore assistenza, e quindi un servizio ospedaliero ottimale, anche, in ultima analisi, dal punto di vista del risparmio.
La rimodulazione del piano da parte dell'attuale assessore regionale alla Sanità, Alberto Tedesco, arriva in una versione peggiorativa, nonostante si basi sugli stessi dati a cui Fitto aveva già fatto riferimento.
In tale rimodulazione, l'ospedale di Trani è concepito come struttura "semplice", articolazione della struttura Biscegliese, concepita invece come struttura "complessa"; inoltre, è prevista l'eliminazione del reparto di ematologia.
Vale a dire, l'ospedale di Trani diventerebbe un semplice ambulatorio, a corredo della struttura biscegliese, inevitabilmente destinato alla sua "morte", perché, privandolo del reparto di ematologia, non si è voluta dare nessuna futura prospettiva di crescita e funzionamento.
Basti pensare che, oltre ad essere l'ematologia una specialità la cui importanza ha risonanza a livello regionale, è un reparto vitale per l'ospedale tranese: non solo per la sua specifica funzione, ma anche per l'enorme mole di lavoro che riesce a dare a tutti gli altri reparti, costituendo il cardine dell'attività del nostro ospedale cittadino. Non riusciamo quindi a spiegarci con quale criterio logico, la giunta regionale di sinistra, abbia deciso di estirpare l'ematologia da Trani.
Così facendo, l'ospedale di Trani diventerà a tutti gli effetti "un ambulatorio medico di base", destinato inevitabilmente alla sua chiusura: saranno brevi i tempi per veder scomparire del tutto il nostro ospedale. Adesso riusciamo a capire cosa intendeva Vendola per "una Puglia migliore": manifestiamo la nostra solidarietà a chi ha scoperto di esser stato tradito dalla sinistra demagogica.» Davide Basso
Presidente Azione Giovani Trani
«Altro che Puglia Migliore, altro che malati al centro della nuova sanità pugliese, altro che cittadini protagonisti del cambiamento. Ancora una volta l'approssimazione e la demagogia della Giunta Vendola si traducono in pesanti disagi e incredibili disservizi per i cittadini.
Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Rocco Palese, insieme con il consigliere regionale e responsabile provinciale di Forza Italia nella Sesta Provincia Pugliese, Carlo Laurora, hanno presentato una interrogazione urgente a risposta scritta al Presidente della Giunta, Vendola e all'assessore alla Sanità, Tedesco, dopo le denunce della stampa e del segretario regionale della Federazione Nazionale Medici di Famiglia, Filippo Anelli in base alle quali ben 700mila cittadini residenti nel territorio della Sesta Provincia Pugliese Barletta Andria Trani, sarebbero da ben tre settimane privi di assistenza sanitaria per un "errore informatico".
Il presidente Palese e il Consigliere Laurora chiedono che la Regione accerti subito le responsabilità e provveda immediatamente a sanare questa situazione determinata, pare, da un "banale" disservizio nel trasferimento dei pazienti dalle vecchie Asl di appartenenza alla neo istituita Asl Bat 1.
Disservizio "banale" quanto vergognoso, per sanare il quale non sarà sufficiente chiedere scusa a medici e pazienti, o scaricare come di consueto le responsabilità su chi ha governato negli ultimi 5 anni, ma occorrerà un apposito provvedimento mediante il quale la Regione dovrà sanare questo periodo di vuoto nella copertura dell'assistenza sanitaria di quasi un quarto della popolazione pugliese e nel rapporto fra i medici titolari dell'assistenza, la Asl e i pazienti.»
Carlo Laurora
Consigliere regionale
Coordinatore Provinciale Fi Sesta Provincia
LA SINISTRA VUOLE UCCIDERE IL NOSTRO OSPEDALE
«Dopo la mancata abolizione del ticket sanitario per tutti i cittadini pugliesi, dall'Assessore Regionale alla Sanità Alberto Tedesco arriva una nuova beffa, la rimodulazione del "piano di riordino ospedaliero": a Trani verrà estirpato il reparto di ematologia, con catastrofiche conseguenze per l'ospedale e soprattutto per i cittadini.
Con il piano della giunta di centro-destra, l'ospedale di Trani ha riacquistato efficienza, nonostante la perdita dell'ostetricia. Questo perché si andava a caratterizzare la funzione dell'ospedale: la sua crescita e il suo sviluppo era assicurato dalla specializzazione che metteva a disposizione del territorio. Dell'ospedale di Trani, era stato costruito un preciso profilo, i cui risultati si erano tradotti subito in una migliore assistenza, e quindi un servizio ospedaliero ottimale, anche, in ultima analisi, dal punto di vista del risparmio.
La rimodulazione del piano da parte dell'attuale assessore regionale alla Sanità, Alberto Tedesco, arriva in una versione peggiorativa, nonostante si basi sugli stessi dati a cui Fitto aveva già fatto riferimento.
In tale rimodulazione, l'ospedale di Trani è concepito come struttura "semplice", articolazione della struttura Biscegliese, concepita invece come struttura "complessa"; inoltre, è prevista l'eliminazione del reparto di ematologia.
Vale a dire, l'ospedale di Trani diventerebbe un semplice ambulatorio, a corredo della struttura biscegliese, inevitabilmente destinato alla sua "morte", perché, privandolo del reparto di ematologia, non si è voluta dare nessuna futura prospettiva di crescita e funzionamento.
Basti pensare che, oltre ad essere l'ematologia una specialità la cui importanza ha risonanza a livello regionale, è un reparto vitale per l'ospedale tranese: non solo per la sua specifica funzione, ma anche per l'enorme mole di lavoro che riesce a dare a tutti gli altri reparti, costituendo il cardine dell'attività del nostro ospedale cittadino. Non riusciamo quindi a spiegarci con quale criterio logico, la giunta regionale di sinistra, abbia deciso di estirpare l'ematologia da Trani.
Così facendo, l'ospedale di Trani diventerà a tutti gli effetti "un ambulatorio medico di base", destinato inevitabilmente alla sua chiusura: saranno brevi i tempi per veder scomparire del tutto il nostro ospedale. Adesso riusciamo a capire cosa intendeva Vendola per "una Puglia migliore": manifestiamo la nostra solidarietà a chi ha scoperto di esser stato tradito dalla sinistra demagogica.» Davide Basso
Presidente Azione Giovani Trani