Sanità nella Bat, il Pd chiede scelte forti e responsabili

«Chiarezza dalla Regione e dalla conferenza dei sindaci o è la fine». A Bari Mastromauro e Avantario a nome del Partito Democratico

sabato 16 giugno 2012 13.25
«Questo piano di riordino è inaccettabile per tempi, modi e contenuti». A dirlo è Carlo Avantario, consigliere comunale del Partito Democratico e dirigente medico del San Nicola Pellegrino. Nel corso della conferenza stampa organizzata nella segreteria provinciale del Pd a Trani, Avantario, insieme al collega Mimmo De Laurentis ed agli altri esponenti del Pd presenti all'incontro con la stampa (Margherita Mastromauro, Filippo Caracciolo e Andrea Patruno) ha fatto il punto della situazione alla luce delle ultime novità. Avantario e Mastromauro ieri hanno incontrato a Bari l'assessore regionale Attolini non nascondendo il disappunto per «scelte meramente ragionieristiche» che Trani non può accettare così passivamente. Avantario ha sottolineato le perplessità delle scelte intraprese: «Quando ci hanno parlato di un progetto di riconversione del San Nicola Pellegrino – dice – abbiamo accettato nella convinzione che i sacrifici avrebbero sortito dei risultati. Ad oggi la riconversione della struttura è solo un'idea mentre il taglio di reparti e posti letto è già realtà e senza che i responsabili dei reparti abbiano potuto dire la loro sulle scelte intraprese. Da qui nasce amarezza e rabbia».

A Bari, Mastromauro e Avantario, a nome del Pd, hanno chiesto all'assessore regionale di formalizzare gli impegni assunti con il territorio. «La Regione scelga la formula più opportuna ma ci deve garantire nero su bianco che il nuovo ospedale nella Bat sarà realizzato». Analogo impegno ha chiesto il segretario provinciale del Pd Andrea Patruno alla conferenza dei sindaci: «Basta palleggi, si prenda una decisione sull'ubicazione del nuovo ospedale altrimenti chiederemo alla Regione di predisporre un bando per individuare il sito più idoneo su cui far sorgere la struttura».

Per il futuro prossimo del San Nicola Pellegrino (restano aperti solo 3 reparti: gastroenterologia, lungodegenza e medicina), Attolini ha ricevuto dalle mani di Avantario la stessa proposta formulata dal sindaco in commissione sanità: «Polo chirurgico a Trani, polo medico a Bisceglie». «Se questa nostra idea non dovesse essere accolta – ha detto Mastromauro - alla Regione abbiamo chiesto due impegni precisi: l'ospedale di Trani non deve chiudere ed entro fine anno deve essere avviato il processo di riconversione ma con dati chiari». Attolini ha spiegato che l'ospedale di Trani sarà inquadrato come un'unità di degenza territoriale. «Le parole devono essere accompagnate dai fatti – ha detto Avantario – e con il coinvolgimento delle realtà locali. Vogliamo incontri serrati per capire in che direzione si sta andando».
Conferenza del Partito Democratico di Trani sull'ospedale © Sergio Tatulli
Conferenza del Partito Democratico di Trani sull'ospedale © Sergio Tatulli
Conferenza del Partito Democratico di Trani sull'ospedale © Sergio Tatulli
Conferenza del Partito Democratico di Trani sull'ospedale © Sergio Tatulli
Conferenza del Partito Democratico di Trani sull'ospedale © Sergio Tatulli
Conferenza del Partito Democratico di Trani sull'ospedale © Sergio Tatulli
Conferenza del Partito Democratico di Trani sull'ospedale © Sergio Tatulli