Sant’Antuono, i tranesi chiedono l'intervento del Fai
I luoghi del cuore, tante segnalazioni sui tesori della città
martedì 22 giugno 2010
Dar voce alle segnalazioni dei beni più amati in Italia per assicurarne un futuro: è questo lo scopo de I Luoghi del cuore, il censimento nazionale on line promosso dal Fondo per l'ambiente italiano (Fai) in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che chiede ai cittadini di indicare i luoghi che sentono particolarmente cari e importanti e che vorrebbero fossero ricordati e conservati intatti per le generazioni future. Attraverso il censimento, il Fai sollecita le Istituzioni locali e nazionali competenti affinché conoscano il vivo interesse dei cittadini nei confronti delle bellezze del Paese e mettano a disposizione le forze necessarie per salvaguardarle.
La prima edizione, lanciata nel 2003, era già stata un grande successo, ricevendo 24.200 segnalazioni, ma la partecipazione all'edizione successiva del censimento ha avuto una crescita decisamente superiore alle aspettative: nel 2004 sono giunte ben 92.468 segnalazioni. Per poterne assicurare un'adeguata valutazione e valorizzazione e per ampliare il campo d'azione e le potenzialità in costante crescita, sono stati introdotti una cadenza biennale e la proposta di un tema diverso per ogni edizione. L'idea si è dimostrata efficace: il terzo censimento, dedicato nel 2006 ai luoghi di natura, ha ottenuto ben 120.960 voti e nel 2008, per la quarta edizione, sono pervenute 115.138 segnalazioni per chiedere di cancellare ciò che rovina i luoghi più amati.
Trani è una delle città che vanta il maggior numero di candidature in questa edizione (si può votare fino al 30 settembre sul sito http://www.iluoghidelcuore.it/). Diversi cittadini hanno inserito luoghi della città più o meno conosciuti ma la votazione procede a rilento. Traniweb, recependo gli inviti partiti dal forum, ha deciso di sposare anche questa causa, invitando i suoi affezionati lettori a sostenere la causa tranese. Tutte le segnalazioni, infatti, verranno raccolte e ordinate dal Fai secondo una classifica redatta in base al numero di segnalazioni pervenute. Il Fai invierà a soprintendenti, sindaci e presidenti regionali territorialmente competenti notizia dell'avvenuta segnalazione. Il Fai, inoltre, si impegna a intervenire su uno o più beni tra quelli che riceveranno il maggior numero di segnalazioni, attivandosi per sostenere le azioni di recupero, tutela e valorizzazione promosse sul territorio. Si avvarrà a tal fine dei propri canali istituzionali, competenze tecniche e rete territoriale. Per casi specifici che avranno ricevuto il maggior numero di segnalazioni, saranno messi a disposizione eventuali contributi economici. Un'opportunità a portata di click, insomma.
Traniweb è andata a curiosare tra i siti cittadini candidati. Il ventaglio di soluzioni è ampissimo. Si passa dall'area della ex distilleria Angelini alla casa natale di Giovanni Bovio («Fatene un museo»), dal Castello svevo alla Cattedrale, dalla statua di Giovanni Bovio in piazza della Repubblica alla villa e al giardino Telesio (il luogo finora più votato finora). Fra i siti candidati, alcuni poco conosciuti (la chiesa di San Leonardo o quella di Sant'Agata) oltre ai soliti tormentoni. In questa categoria rientra di diritto il fortino di Sant'Antuono. A commento della candidatura c'è l'appello di un cittadino di Trani. Ecco il pensiero in sintesi: «Era una chiesa, ora non si può più visitare perché è diventata un ristorante. Nessuno ha fatto nulla: Comune, Arcidiocesi e Ministero: fate voi qualcosa se potete».
La prima edizione, lanciata nel 2003, era già stata un grande successo, ricevendo 24.200 segnalazioni, ma la partecipazione all'edizione successiva del censimento ha avuto una crescita decisamente superiore alle aspettative: nel 2004 sono giunte ben 92.468 segnalazioni. Per poterne assicurare un'adeguata valutazione e valorizzazione e per ampliare il campo d'azione e le potenzialità in costante crescita, sono stati introdotti una cadenza biennale e la proposta di un tema diverso per ogni edizione. L'idea si è dimostrata efficace: il terzo censimento, dedicato nel 2006 ai luoghi di natura, ha ottenuto ben 120.960 voti e nel 2008, per la quarta edizione, sono pervenute 115.138 segnalazioni per chiedere di cancellare ciò che rovina i luoghi più amati.
Trani è una delle città che vanta il maggior numero di candidature in questa edizione (si può votare fino al 30 settembre sul sito http://www.iluoghidelcuore.it/). Diversi cittadini hanno inserito luoghi della città più o meno conosciuti ma la votazione procede a rilento. Traniweb, recependo gli inviti partiti dal forum, ha deciso di sposare anche questa causa, invitando i suoi affezionati lettori a sostenere la causa tranese. Tutte le segnalazioni, infatti, verranno raccolte e ordinate dal Fai secondo una classifica redatta in base al numero di segnalazioni pervenute. Il Fai invierà a soprintendenti, sindaci e presidenti regionali territorialmente competenti notizia dell'avvenuta segnalazione. Il Fai, inoltre, si impegna a intervenire su uno o più beni tra quelli che riceveranno il maggior numero di segnalazioni, attivandosi per sostenere le azioni di recupero, tutela e valorizzazione promosse sul territorio. Si avvarrà a tal fine dei propri canali istituzionali, competenze tecniche e rete territoriale. Per casi specifici che avranno ricevuto il maggior numero di segnalazioni, saranno messi a disposizione eventuali contributi economici. Un'opportunità a portata di click, insomma.
Traniweb è andata a curiosare tra i siti cittadini candidati. Il ventaglio di soluzioni è ampissimo. Si passa dall'area della ex distilleria Angelini alla casa natale di Giovanni Bovio («Fatene un museo»), dal Castello svevo alla Cattedrale, dalla statua di Giovanni Bovio in piazza della Repubblica alla villa e al giardino Telesio (il luogo finora più votato finora). Fra i siti candidati, alcuni poco conosciuti (la chiesa di San Leonardo o quella di Sant'Agata) oltre ai soliti tormentoni. In questa categoria rientra di diritto il fortino di Sant'Antuono. A commento della candidatura c'è l'appello di un cittadino di Trani. Ecco il pensiero in sintesi: «Era una chiesa, ora non si può più visitare perché è diventata un ristorante. Nessuno ha fatto nulla: Comune, Arcidiocesi e Ministero: fate voi qualcosa se potete».