Scarafaggi veri e bestiario di fine mandato

Il commento di Ronco all'indomani delle dimissioni "virtuali" della Giunta Bottaro

venerdì 6 luglio 2018 14.13
Dunque come il sottoscritto vi aveva anticipato 48 ore prima, è arrivata l'anomala richiesta del sindaco di fargli pervenire dimissioni "virtuali", da parte degli assessori, bizzarro termine per la politica che invece deve essere fatta di atti concreti e leali nei confronti dei cittadini. Nel bestiario di questo triste passaggio politico per Trani, spunta di nuovo l'immagine dei somarelli. Come Pinocchio e Lucignolo nel famoso racconto di Collodi. E se citiamo Pinocchio facciamo riferimento alla bugia della lettera che non c'è, come ha affermato il sindaco.

Purtoppo per i galoppini ed i lecchini con frangetta che tra poco si trasformerà in riporto , abbiamo prove certe che una lettera molto risentita e pregna di attacchi sia stata a lui spedita da 5 consiglieri del Pd e che il contenuto lo abbia portato a questo bivio oscuro fatto di richiesta di dimissioni virtuali, ipotesi di azzeramento, frasi fatte sul centrare obiettivi concreti. Mentre lor signori affogano tra mezze verità, speranze di conferme di incarichi e poltrone, orgasmi dolorosi contro la stampa libera, custodia delle pagnotte appena infilate in tasca, speranza di uscire ancora vivi politicamente da questa pessima e meschina perfomance al cospetto dei cittadini; a fronte di tutta questa fuffa enorme, la città sprofonda nell'incuria e nel degrado. Aspettando ad esempio, che con il ripristino della Giunta chi è stato e sarà addetto alla Polizia Locale, come Cecilia Di Lernia (dopo le dimissioni virtuali ho già nostalgia della rubrica: Te vo fa fa na foto) debelli il fenomeno dei posteggiatori abusivi che spuntano ad ogni angolo della città.

Altro che chiacchiere: qui ogni cittadino che parcheggia viene avvicinato e questa amministrazione non ha fatto nulla per debellare il fenomeno. E non finisce qui: al cospetto di chi vanta il governo cittadino come efficiente, attaccando anche la stampa libera, facciamo vedere a lor signori ma soprattutto ai cittadini quel gruppo di scarafaggi morti e lasciati ad essiccare al sole in pieno centro, a ridosso di via Cavour. ( stavolta abbiamo la foto così non avranno dubbi nemmeno i lecchini a tariffa oraria).Ed in questi giorni stiamo pagando un'altra salata tranche della Tari. Altro che cavolate su massimi sistemi, finti snob di sinistra prossimi all'oblio, fregnacce scritte su Fb e manfrine su lettere alla Totò e Peppino scritte e firmate ( non con la x), la lettera lo ribadiamo, c'è.

Non si é saputa organizzare nemmeno uno straccio di ordinaria amministrazione e qui si discetta su condivisione, obiettivi, approcci virtuali ad una politica buona, lo ripetiamo, per il remake di un amaro film felliniano, pieno di guitti, sboroni di paese da bar ed elementi in cerca di lavoro, incarichi, approcci con la politica che conta ( in verità non se li fila nessuno), poltrone da 4 soldi. Che pena!