Scaricavano liquami lungo i binari: sequestrati otto treni regionali
Il provvedimento riguarda i convogli di Trenitalia
sabato 12 novembre 2016
11.10
I carabinieri del Noe di Bari hanno notificato, ieri, un provvedimento di sequestro preventivo (senza facoltà d'uso) del gip di Bari, Francesco Annino, di otto treni Trenitalia, per un totale di 30 convogli usati per il trasporto regionali sulle varie tratte. Il sequestro riguarda circa il 20 per cento della dotazione Trenitalia, che conta in totale 45 treni, in partenza da Bari sulle tratte di Puglia, Basilicata e Molise. Le indagini del Noe hanno accertato che i treni (Vivalto e Minuetto) in questione violano il codice dell'ambiente per quanto riguarda la gestione non autorizzata di rifiuti pericolosi.
I liquami provenienti dai bagni dei convogli - secondo le indagini coordinate dal pm Baldo Pisani - vengono raccolti inizialmente in un piccolo serbatoio dal quale, superata la velocità di 40 chilometri orari, sono liberati sulle rotaie. Questo, secondo gli investigatori baresi, costituisce un grave rischio ambientale e igienico-sanitario perche' i liquami biologicamente contaminati vengono sparsi su tutta la rete ferroviaria, non solo pugliese. Nel fascicolo d'inchiesta della Procura di Bari sono indagati per violazioni al codice dell'ambiente il direttore generale e il responsabile Manutenzione e Pulizia di Trenitalia Puglia. Il provvedimento di sequestro, notificato ieri agli indagati e per conoscenza alla Regione Puglia, responsabile del servizio di trasporto dato in concessione a Trenitalia, è stato materialmente eseguito questa mattina, per dare modo all'azienda di predisporre bus e treni sostitutivi e ridurre i disagi per i pendolari.
Gli otto treni sono stati convogliati in due depositi a Foggia e Taranto. Trenitalia, tuttavia, ha fatto sapere: «Siamo rispettosi del lavoro della magistratura e fiduciosi che presto sarà fatta giusta luce sulla vicenda. Tutti i nostri treni, infatti, sono conformi alle normative europee che dettano specifiche tecniche anche in relazione ai servizi igienici. Stiamo in ogni caso attivando tutte le opportune misure per ridurre al minimo i disagi per i nostri clienti».
I liquami provenienti dai bagni dei convogli - secondo le indagini coordinate dal pm Baldo Pisani - vengono raccolti inizialmente in un piccolo serbatoio dal quale, superata la velocità di 40 chilometri orari, sono liberati sulle rotaie. Questo, secondo gli investigatori baresi, costituisce un grave rischio ambientale e igienico-sanitario perche' i liquami biologicamente contaminati vengono sparsi su tutta la rete ferroviaria, non solo pugliese. Nel fascicolo d'inchiesta della Procura di Bari sono indagati per violazioni al codice dell'ambiente il direttore generale e il responsabile Manutenzione e Pulizia di Trenitalia Puglia. Il provvedimento di sequestro, notificato ieri agli indagati e per conoscenza alla Regione Puglia, responsabile del servizio di trasporto dato in concessione a Trenitalia, è stato materialmente eseguito questa mattina, per dare modo all'azienda di predisporre bus e treni sostitutivi e ridurre i disagi per i pendolari.
Gli otto treni sono stati convogliati in due depositi a Foggia e Taranto. Trenitalia, tuttavia, ha fatto sapere: «Siamo rispettosi del lavoro della magistratura e fiduciosi che presto sarà fatta giusta luce sulla vicenda. Tutti i nostri treni, infatti, sono conformi alle normative europee che dettano specifiche tecniche anche in relazione ai servizi igienici. Stiamo in ogni caso attivando tutte le opportune misure per ridurre al minimo i disagi per i nostri clienti».