"Scarpe Rosse", anche nella Bat un aiuto alle donne vittime di violenza
L'iniziativa è attuata da Oasi 2, Promozione e solidarietà e osservatorio Giulia e Rossella
giovedì 23 marzo 2017
Al via l'8 marzo 2017 il progetto "Scarpe rosse". Il progetto è stato finanziato dal Dipartimento delle Pari opportunità a valere sulla misura "per il potenziamento dei centri anti violenza e dei servizi di assistenza alle donne vittime di violenza e ai loro figli e per il rafforzamento della rete dei servizi territoriali". "Scarpe rosse" sarà attuato dalla cooperativa sociale "Comunità Oasi 2 San Francesco" onlus, dalla cooperativa sociale Promozione e solidarietà e dall'osservatorio Giulia e Rossella centro anti violenza onlus, sui territori di Trani, Bisceglie, Barletta, Bitonto, Trinitapoli, Margherita di Savoia e San Ferdinando.
Il progetto, della durata di 24 mesi, è finalizzato a modellizzare un percorso che prova a superare la sola assistenza alle donne vittime di violenza di genere e ai loro figli per addivenire a una procedura concreta di sostegno all'empowerment femminile, all'orientamento al lavoro e all'auto-imprenditorialità oltre che alla promozione dell'autonomia femminile e della collaborazione lavorativa tra donne con lo stesso vissuto. Sostenere una donna nel suo percorso di fuoriuscita dalla violenza, significa anche occuparsi della sua "ricollocazione professionale". Il focus specifico del progetto è favorire l'inclusione socio-lavorativa delle donne vittime di violenza, attraverso un lavoro sinergico fra soggetti che si occupano a vario titolo della violenza di genere , gli enti di formazione, le associazioni datoriali, le imprese, la Asl, gli organi di polizia e i centri per l'impiego.
Il progetto, della durata di 24 mesi, è finalizzato a modellizzare un percorso che prova a superare la sola assistenza alle donne vittime di violenza di genere e ai loro figli per addivenire a una procedura concreta di sostegno all'empowerment femminile, all'orientamento al lavoro e all'auto-imprenditorialità oltre che alla promozione dell'autonomia femminile e della collaborazione lavorativa tra donne con lo stesso vissuto. Sostenere una donna nel suo percorso di fuoriuscita dalla violenza, significa anche occuparsi della sua "ricollocazione professionale". Il focus specifico del progetto è favorire l'inclusione socio-lavorativa delle donne vittime di violenza, attraverso un lavoro sinergico fra soggetti che si occupano a vario titolo della violenza di genere , gli enti di formazione, le associazioni datoriali, le imprese, la Asl, gli organi di polizia e i centri per l'impiego.