Scontro D'Amore-De Simone sulla differenziata: «Da chiarire legittimità del provvedimento»

L'assessore alle Finanze fa chiarezza sulla decisione di opporsi al provvedimento

martedì 29 aprile 2014 11.01
È arrivata puntuale la risposta dell'assessore alle Finanze, Michele D'Amore, sulla sua opposizione all'approvazione del provvedimento per l'estensione del servizio di raccolta differenziata porta a porta su tutto il territorio cittadino. «A seguito dell'articolo apparso sul vostro sito web – dichiara l'assessore - sono costretto a chiarire la mia posizione. Io sono assolutamente a favore di tutto quanto possa portare beneficio e miglioramenti della qualità della vita e sono pienamente a favore dell'avvio di un servizio di raccolta degno di tale nome che massimizzi la differenziazione e che tenda, ove possibile, a minimizzare la produzione di rifiuti, in particolar modo quelli destinati alla "discarica" e non al riutilizzo funzionale».

D'Amore prova a fugare i dubbi relativi alla sua decisione di opporsi in giunta al provvedimento presentato da De Simone: «Ritengo necessario ricordare che l'Assessore De Simone ha proposto in giunta un provvedimento sul quale ho mosso alcune osservazioni sul profilo di legittimità e sulla tempistica proposta che non ritengo sia in linea con una "corretta" gestione contabile. Stiamo parlando di un servizio che costerà circa 2.500.000 euro in più sulle tasche dei cittadini, dovendo necessariamente essere coperto da un paritetico aumento della tassazione. Per quanto attiene ai profili di legittimità mi riferisco al fatto che "il provvedimento sembrava non prendere in esame (di fatto non richiamata nel testo) tutta la normativa regionale che ha sottratto la competenza ai Comuni per delegarla agli ARO". Del resto anche nel vicino Comune di Andria (più volte richiamato come parametro di comparazione) l'affidamento non è stato approvato dalla giunta comunale, ma aggiudicato dall'organismo di ARO competente (ex ATO BA1 - ARO Bat)».

E infine sulla sua presunta responsabilità per l'aumento dell'ecotassa, afferma: «La spesa proposta nell'atto dell'Assessore De Simone oggi è solo una "previsione" contenuta nella "bozza di bilancio di previsione 2014" che dovrà essere approvato dal Consiglio Comunale prima di divenire efficace. Infatti il richiamato "parere favorevole" del direttore di ragioneria CONDIZIONAVA l'affidamento vero e proprio (cioè il contratto di servizio) all'approvazione del Consiglio Comunale. Quindi è chiaro che anche se fosse stata approvata la deliberazione di Giunta di certo non sarebbe stato possibile avviare il servizio, pertanto respingo con forza le paventate responsabilità per eventuali maggiori esborsi di ecotassa che ricadranno eventualmente ed esclusivamente su chi non si è adoperato in tempo e con attività idonee a raggiungere gli obiettivi imposti dalla Regione Puglia. Ricordo che siamo nel mese di maggio 2014, e che gli obiettivi da raggiungere nel mese di giugno 2014 erano noti già dal mese di dicembre 2013».

«Con l'occasione vorrei ricordare all'Assessore De Simone - si legge ancora, con un tono leggermente polemico, nella nota - che proprio per raggiungere il famigerato aumento del 5% di raccolta differenziata è stato avviato in città un "progetto pilota" di raccolta porta a porta, finanziato dalla Regione Puglia, che da solo avrebbe dovuto portare all'aumento della raccolta differenziata, però ad oggi nulla è dato sapere circa i risultati di tale spesa. Nell'ottica di una "sana e corretta" gestione della cosa pubblica ritengo sia imprescindibile richiedere certezze sulla legittimità e sui risultati attesi per un provvedimento che mette le mani in tasca ai cittadini tranesi per ben 2,5 milioni di euro, e pretendere questo prima di aumentare la tassazione mi sembra una richiesta giusta e doverosa da parte mia che ricopro il ruolo di Assessore al bilancio. La Giunta – conclude l'assessore D'Amore - è un organo collegiale che si esprime democraticamente nel rispetto di tutti coloro che facendone parte hanno il diritto/dovere di esprimere chiaramente ed apertamente il proprio pensiero».