"Scrittori nel tempo", letteratura e contemporaneità si incontrano a Trani
Luna di Sabbia si appresta ad accogliere nei prossimi mesi quattro importanti scrittori
domenica 8 febbraio 2015
11.06
La città di Trani è ricca di occasioni per gli amanti della lettura e la promozione del libro vive da un lungo periodo uno stato di dinamismo, grazie alle numerose realtà presenti sul territorio. Tra queste, "Scrittori nel Tempo" ne è al momento l'esempio più calzante. La rassegna è stata studiata da Vito Santoro, esperto di letteratura italiana contemporanea, in collaborazione con Alessandro Aruta, tra i fondatori del caffè letteratio Luna di Sabbia che ospita l'evento.
«L'idea - spiega Santoro - è nata dalla costola di una rivista letteraria che ho diretto, "Lettera Zero - Narrazioni", Arcoiris edizioni, e che dal prossimo numero si presenterà in forma rinnovata, con al suo interno una sezione intitolata proprio "Scrittori nel Tempo", incentrata sulla presenza di saggi critici del gruppo redazionale e di dialoghi con gli autori della contemporaneità. Da qui l'idea di portare a Trani scrittori importanti, che vengono dalla grande editoria. Cinque ospiti per cinque modi diversi di affrontare la scrittura».
Il primo incontro ha avuto come protagonista Nicola Lagioia e il suo "La Ferocia", vero e proprio romanzo sociale con protagonista la famiglia Salvemini. Si proseguirà con Andrea Caterini, critico letterario e collaboratore di Rai Scuola, che ha scritto un libro, per Fazi Editore, intitolato "Giordano", incentrato su un particolare rapporto padre-figlio, claustrofobico, quasi appartenente stilisticamente alla grande scuola minimalista americana, a cui appartiene anche il primo Bret Easton Ellis, con "Meno di Zero".
Nel mese di marzo, saranno presentati due volumi. Il primo è "La recita della storia - il caso Moro nel cinema di Marco Bellocchio", di Anton Giulio Mancino, professore di Storia del Cinema all'Università di Macerata, che ha ricevuto il premio "Diego Fabbri" della rivista Cinematografo. Appuntamento a metà tra la lezione di storia e quella di cinema. "L'ammazzafilm" di Stefano Disegni è il secondo, uno dei più famosi disegnatori satirici italiani, i cui lavori possono essere ammirati su Il Fatto Quotidiano e su Sette de Il Corriere della Sera. Nel libro di Disegni vengono raccolte tutte le utlime pagine di Ciak, dove vengono parodiate le pellicole più amate e odiate. In questo appuntamento è previsto anche un focus sulla situazione della satira ad oggi, tra #jesuisCharlie e la posizione infima dell'Italia nella classifica per la libertà d'espressione.
Il 9 aprile il ciclo verrà chiuso da Massimo Carlotto, che festeggia i 20 anni del suo personaggio più amato, L'alligatore.
«La rassegna nasce dall'amicizia che mi lega a Vito - spiega Alessandro Aruta - e dall'idea d'ospitare grandi autori che possano far alzare l'offerta culturale della nostra realtà. Il grande successo del primo appuntamento, con Nicola Lagioia, è stato soprattutto a livello d partecipazione e preparazione del pubblico. Speriamo che il nostro impegno porti a mantenere alto il livello di fermento e di interesse attorno a noi».
«L'idea - spiega Santoro - è nata dalla costola di una rivista letteraria che ho diretto, "Lettera Zero - Narrazioni", Arcoiris edizioni, e che dal prossimo numero si presenterà in forma rinnovata, con al suo interno una sezione intitolata proprio "Scrittori nel Tempo", incentrata sulla presenza di saggi critici del gruppo redazionale e di dialoghi con gli autori della contemporaneità. Da qui l'idea di portare a Trani scrittori importanti, che vengono dalla grande editoria. Cinque ospiti per cinque modi diversi di affrontare la scrittura».
Il primo incontro ha avuto come protagonista Nicola Lagioia e il suo "La Ferocia", vero e proprio romanzo sociale con protagonista la famiglia Salvemini. Si proseguirà con Andrea Caterini, critico letterario e collaboratore di Rai Scuola, che ha scritto un libro, per Fazi Editore, intitolato "Giordano", incentrato su un particolare rapporto padre-figlio, claustrofobico, quasi appartenente stilisticamente alla grande scuola minimalista americana, a cui appartiene anche il primo Bret Easton Ellis, con "Meno di Zero".
Nel mese di marzo, saranno presentati due volumi. Il primo è "La recita della storia - il caso Moro nel cinema di Marco Bellocchio", di Anton Giulio Mancino, professore di Storia del Cinema all'Università di Macerata, che ha ricevuto il premio "Diego Fabbri" della rivista Cinematografo. Appuntamento a metà tra la lezione di storia e quella di cinema. "L'ammazzafilm" di Stefano Disegni è il secondo, uno dei più famosi disegnatori satirici italiani, i cui lavori possono essere ammirati su Il Fatto Quotidiano e su Sette de Il Corriere della Sera. Nel libro di Disegni vengono raccolte tutte le utlime pagine di Ciak, dove vengono parodiate le pellicole più amate e odiate. In questo appuntamento è previsto anche un focus sulla situazione della satira ad oggi, tra #jesuisCharlie e la posizione infima dell'Italia nella classifica per la libertà d'espressione.
Il 9 aprile il ciclo verrà chiuso da Massimo Carlotto, che festeggia i 20 anni del suo personaggio più amato, L'alligatore.
«La rassegna nasce dall'amicizia che mi lega a Vito - spiega Alessandro Aruta - e dall'idea d'ospitare grandi autori che possano far alzare l'offerta culturale della nostra realtà. Il grande successo del primo appuntamento, con Nicola Lagioia, è stato soprattutto a livello d partecipazione e preparazione del pubblico. Speriamo che il nostro impegno porti a mantenere alto il livello di fermento e di interesse attorno a noi».