"Scritture Il-legali", da domani incontri in via Prologo
Iniziativa del circolo (H)astarci fino al 27 aprile
sabato 25 marzo 2017
La legalità è un percorso che si costruisce ogni giorno e si costruisce avendo la parola "noi" come orizzonte. Il Circolo HastArci, l'associazione Libera ed il circolo cittadino di Legambiente vogliono offrire al nostro territorio occasioni di formazione ed informazione. Da questa premessa è nata la rassegna "Scritture Il-legali", un ciclo di quattro incontri letterari. "Scritture Il-legali" vi porterà tra le strade della nonviolenza dell'Asharam che ha sconfitto la camorra a Castellammare di Stabia, tra gli approfondimenti di Narcomafie. Ci sarà modo di scoprire le risposte che un ragazzo può trovare in un quartiere come quello del Cep, o camminare tra i vicoli oscuri della piaga del caporalato.
«Siamo tutti responsabili sul difficile percorso verso la legalità. Ognuno deve riscoprirsi libero ed indipendente ma parte integrante di una comunità. Solo con questa prospettiva parlare di legalità ha senso. Non possiamo perdere la speranza di essere parte di un cambiamento» scrivono gli organizzatori della rassegna. Gli incontri si terranno in via Prologo 17, a Trani.
Date e libri:
26.03 ore 18 – C. Iovine – Asharam
Questa è innanzitutto la storia di una terra piena di contraddizioni e potenzialità, di contrasti e di speranze, di mala politica e di resistenza civile, di inquinamento e di riappropriazione. È anche la storia di molti giovani che vogliono superare le proprie inquietudini, difendere la propria terra, combattere la camorra. Proprio come il giovane Aldo che, dopo aver appreso dell'esistenza dell'Asharam, una palazzina confiscata alla camorra e gestita dalla Casa della Pace e della Nonviolenza, associazione ispirata al Mahatma Gandhi, intraprenderà un viaggio di iniziazione alla vita. Napoli e provincia appaiono così come una palestra di vita: chi prende la strada dell'illegalità ne diventa un prepotente esperto, ma, allo stesso tempo, chi prende quella della tutela del territorio e della legalità ne diventa resistente combattente.
01.04 ore 18 – P. Ferrante, U. Romaniello – Narcomafie
Narcomafie è un mensile di informazione, analisi e documentazione del Gruppo Abele cui collaborano giornalisti, docenti universitari, magistrati, centri di documentazione italiani e stranieri, gruppi e associazioni del privato sociale. La rivista, realizzata in collaborazione con l'associazione Libera, è stata fondata nel febbraio del 1993, all'indomani delle stragi di Capaci e di via D'Amelio in cui vennero uccisi i giudici Falcone e Borsellino. Da allora Narcomafie ha documentato l'aggressione della criminalità organizzata allo Stato, gli interessi legati ai traffici illeciti, le conseguenze della politica corrotta, il mancato rispetto dei diritti umani e la reazione della società civile.
08.04 ore 18 – N. Schingaro –Perché non sono diventato un delinquente
La periferia mi appartiene. Sono nato e cresciuto in un quartiere povero. Nell'immaginario comune, esso ha evocato da sempre l'immagine negativamente stereotipata di un luogo come coacervo di miseria e di criminalità. A causa del mio quartiere, ho sofferto varie forme di tensione. In particolar modo, un lungo processo di etichettamento ha tormentato il mio Sé, la mia identità, la mia vita; mentre, per molte teorie della devianza e della criminalità, io sarei - o potrei ancora diventare - un criminale. Ma se avevo tutte le carte in regola, allora, perché non sono un delinquente? Come, e in che misura, l'etichettamento subìto lungo l'arco della mia vita ha influenzato il mio Sé e la mia identità? E in che modo la profezia che si auto-avvera ha funzionato in relazione al mio destino e alla mia vita? E quali utili suggerimenti la mia esperienza di vita può offrire in termini di politiche urbane e sociali? Ecco. Né più né meno, ora, sto cercando di rispondere a queste domande attraverso quest'autoetnografia.
27.04 ore 20.30 – L. Palmisano - Mafia caporale
Il Global Slavery Index 2016, il rapporto annuale sulla schiavitù nel mondo, conta 129.600 persone ridotte in schiavitù in Italia, collocandoci al 49esimo posto nel ranking dei 167 Paesi presi in considerazione. Siamo il vertice europeo della sparizione dei minori non accompagnati e dello sfruttamento delle prostitute provenienti dalla Nigeria e dai Paesi ex Socialisti, ma siamo soprattutto lo Stato dove caporalato e impresa tendono a fondersi con le più consolidate organizzazioni mafiose. Questo intreccio è Mafia Caporale. Il business di questa metamafia è l'illecito sfruttamento del lavoro. Dall'agricoltura ai servizi, fino alla piccola industria, il mercato del lavoro si riempie di lavoratori e di lavoratrici schiavizzati. Leonardo Palmisano, nel suo viaggio dal nord al sud di Italia ha raccolto una storia, un'immagine, un ritratto.
«Siamo tutti responsabili sul difficile percorso verso la legalità. Ognuno deve riscoprirsi libero ed indipendente ma parte integrante di una comunità. Solo con questa prospettiva parlare di legalità ha senso. Non possiamo perdere la speranza di essere parte di un cambiamento» scrivono gli organizzatori della rassegna. Gli incontri si terranno in via Prologo 17, a Trani.
Date e libri:
26.03 ore 18 – C. Iovine – Asharam
Questa è innanzitutto la storia di una terra piena di contraddizioni e potenzialità, di contrasti e di speranze, di mala politica e di resistenza civile, di inquinamento e di riappropriazione. È anche la storia di molti giovani che vogliono superare le proprie inquietudini, difendere la propria terra, combattere la camorra. Proprio come il giovane Aldo che, dopo aver appreso dell'esistenza dell'Asharam, una palazzina confiscata alla camorra e gestita dalla Casa della Pace e della Nonviolenza, associazione ispirata al Mahatma Gandhi, intraprenderà un viaggio di iniziazione alla vita. Napoli e provincia appaiono così come una palestra di vita: chi prende la strada dell'illegalità ne diventa un prepotente esperto, ma, allo stesso tempo, chi prende quella della tutela del territorio e della legalità ne diventa resistente combattente.
01.04 ore 18 – P. Ferrante, U. Romaniello – Narcomafie
Narcomafie è un mensile di informazione, analisi e documentazione del Gruppo Abele cui collaborano giornalisti, docenti universitari, magistrati, centri di documentazione italiani e stranieri, gruppi e associazioni del privato sociale. La rivista, realizzata in collaborazione con l'associazione Libera, è stata fondata nel febbraio del 1993, all'indomani delle stragi di Capaci e di via D'Amelio in cui vennero uccisi i giudici Falcone e Borsellino. Da allora Narcomafie ha documentato l'aggressione della criminalità organizzata allo Stato, gli interessi legati ai traffici illeciti, le conseguenze della politica corrotta, il mancato rispetto dei diritti umani e la reazione della società civile.
08.04 ore 18 – N. Schingaro –Perché non sono diventato un delinquente
La periferia mi appartiene. Sono nato e cresciuto in un quartiere povero. Nell'immaginario comune, esso ha evocato da sempre l'immagine negativamente stereotipata di un luogo come coacervo di miseria e di criminalità. A causa del mio quartiere, ho sofferto varie forme di tensione. In particolar modo, un lungo processo di etichettamento ha tormentato il mio Sé, la mia identità, la mia vita; mentre, per molte teorie della devianza e della criminalità, io sarei - o potrei ancora diventare - un criminale. Ma se avevo tutte le carte in regola, allora, perché non sono un delinquente? Come, e in che misura, l'etichettamento subìto lungo l'arco della mia vita ha influenzato il mio Sé e la mia identità? E in che modo la profezia che si auto-avvera ha funzionato in relazione al mio destino e alla mia vita? E quali utili suggerimenti la mia esperienza di vita può offrire in termini di politiche urbane e sociali? Ecco. Né più né meno, ora, sto cercando di rispondere a queste domande attraverso quest'autoetnografia.
27.04 ore 20.30 – L. Palmisano - Mafia caporale
Il Global Slavery Index 2016, il rapporto annuale sulla schiavitù nel mondo, conta 129.600 persone ridotte in schiavitù in Italia, collocandoci al 49esimo posto nel ranking dei 167 Paesi presi in considerazione. Siamo il vertice europeo della sparizione dei minori non accompagnati e dello sfruttamento delle prostitute provenienti dalla Nigeria e dai Paesi ex Socialisti, ma siamo soprattutto lo Stato dove caporalato e impresa tendono a fondersi con le più consolidate organizzazioni mafiose. Questo intreccio è Mafia Caporale. Il business di questa metamafia è l'illecito sfruttamento del lavoro. Dall'agricoltura ai servizi, fino alla piccola industria, il mercato del lavoro si riempie di lavoratori e di lavoratrici schiavizzati. Leonardo Palmisano, nel suo viaggio dal nord al sud di Italia ha raccolto una storia, un'immagine, un ritratto.