Scuola Petronelli, l'intervista alla neo preside Marilena De Trizio
Negli ultimi anni ha prestato servizio prima a Terlizzi e poi a Bisceglie
venerdì 13 settembre 2024
10.23
Le parole della dottoressa Marilena De Trizio all'indomani della sua nomina a dirigente scolastico del II circolo didattico "Mons. Petronelli" e dell'inizio dell'anno scolastico.
Preside, lei avuto esperienza in altre scuole prima di questa?
Sì, i miei primi anni sono stata in Veneto; i primi due anni sono stata a San Donà di Piave, in provincia di Venezia, poi sono arrivata in Puglia, sono stata a Terlizzi e a Bisceglie e quest'anno a Trani.
Lei è di origine pugliese?
Sì, sono pugliese di origine, di Molfetta.
Cosa vuole trasmettere ai bambini?
Allora, innanzitutto serenità e benessere; per me la scuola è prima di tutto luogo di benessere, i bambini devono sentirsi accolti, a casa, tranquilli, quindi in un luogo sicuro; e, inoltre, un luogo sicuro anche dal punto di vista degli affetti e degli apprendimenti. Questa è la mia più grande priorità: il benessere, l'highcare. E poi, secondo me, il benessere non deve essere solamente dei bambini ma anche di tutta la comunità scolastica e dei genitori; perché, se si sta bene in un luogo, lo si frequenta più volontieri, si entra col sorriso a scuola. Quando qualcuno non entra col sorriso in luogo significa che non sta bene. Sicuramente questa è la nostra mission.
Nel discorso di benvenuto agli alunni ha parlato di creatività, entusiasmo e fantasia; come declina queste tre componenti della vita?
Secondo me, queste sono tre componenti che non devono mai abbandonare la nostra vita, da quando nasciamo a quando diventiamo adulti, perché – ovviamente – noi, nel corso degli anni, tendiamo sempre a perdere quella vena legata alla creatività, all'entusiasmo, nel compiere anche le piccole cose, che in realtà non ci fanno scoprire il mondo appieno. Se invece noi ci armiamo, e riempiamo le nostre teste e i nostri cuori di creatività e di fantasia e, soprattutto, di entusiasmo in ciò che facciamo, sicuramente riusciremo a portare a termine buone cose. Questo è quello che auguro ai più piccoli: noi dobbiamo diventare esploratori del mondo e per fare questo non dobbiamo mai smettere di incuriosirci, perché è la curiosità che, secondo me, è il motore dello sviluppo e del futuro.
Alla preside vanno gli auguri della redazione di Traniviva per un buon inizio dell'anno scolastico e buon lavoro.
Preside, lei avuto esperienza in altre scuole prima di questa?
Sì, i miei primi anni sono stata in Veneto; i primi due anni sono stata a San Donà di Piave, in provincia di Venezia, poi sono arrivata in Puglia, sono stata a Terlizzi e a Bisceglie e quest'anno a Trani.
Lei è di origine pugliese?
Sì, sono pugliese di origine, di Molfetta.
Cosa vuole trasmettere ai bambini?
Allora, innanzitutto serenità e benessere; per me la scuola è prima di tutto luogo di benessere, i bambini devono sentirsi accolti, a casa, tranquilli, quindi in un luogo sicuro; e, inoltre, un luogo sicuro anche dal punto di vista degli affetti e degli apprendimenti. Questa è la mia più grande priorità: il benessere, l'highcare. E poi, secondo me, il benessere non deve essere solamente dei bambini ma anche di tutta la comunità scolastica e dei genitori; perché, se si sta bene in un luogo, lo si frequenta più volontieri, si entra col sorriso a scuola. Quando qualcuno non entra col sorriso in luogo significa che non sta bene. Sicuramente questa è la nostra mission.
Nel discorso di benvenuto agli alunni ha parlato di creatività, entusiasmo e fantasia; come declina queste tre componenti della vita?
Secondo me, queste sono tre componenti che non devono mai abbandonare la nostra vita, da quando nasciamo a quando diventiamo adulti, perché – ovviamente – noi, nel corso degli anni, tendiamo sempre a perdere quella vena legata alla creatività, all'entusiasmo, nel compiere anche le piccole cose, che in realtà non ci fanno scoprire il mondo appieno. Se invece noi ci armiamo, e riempiamo le nostre teste e i nostri cuori di creatività e di fantasia e, soprattutto, di entusiasmo in ciò che facciamo, sicuramente riusciremo a portare a termine buone cose. Questo è quello che auguro ai più piccoli: noi dobbiamo diventare esploratori del mondo e per fare questo non dobbiamo mai smettere di incuriosirci, perché è la curiosità che, secondo me, è il motore dello sviluppo e del futuro.
Alla preside vanno gli auguri della redazione di Traniviva per un buon inizio dell'anno scolastico e buon lavoro.