Seconda dose di vaccino per gli ospiti della rsa Bassi: un pomeriggio di gioia e speranza

La dott.ssa Albrizio e il suo staff hanno somministrato 37 vaccini agli anziani e al personale

sabato 6 febbraio 2021 9.51
A cura di Stefania De Toma
Mettono gioia , fiducia, sanno di speranza le foto di gruppo piene di sorrisi e gratitudine, mani strette le une nelle altre e abbracci: già gli abbracci. Quasi li avevamo dimenticati .

Sono immagini che giungono dalla Rsa "Bassi", nel centro di Trani, dove a questi anziani, che forse affettuosamente ci piace di più chiamare nonni o vecchietti, nel senso della tenerezza e della protezione, è stata ieri somministrata la seconda dose di vaccino anti covid, mettendoli praticamente al sicuro dai contagi almeno per i prossimi mesi.

I vaccini sono stati somministrati grazie alla dott.ssa Patrizia Albrizio, Dirigente medico responsabile del Servizio vaccinazione e del Servizio di igiene e sanità pubblica della Asl Bat e dallo staff con cui ieri è giunta nella Rsa. Oltre agli ospiti della casa di riposo i vaccini sono stati ovviamente somministrati a tutto il personale che vi presta servizio e assistenza.

Per chi ha visto morire i suoi cari, col solo conforto di una video chiamata dal tablet grazie agli oss dei reparti covid e delle terapie intensive o peggio, senza neanche la possibilità di farlo, c'è il dolore di esser stati presi alla sprovvista, alle spalle, da questa terribile pandemia, quando non c'era alcuna possibilità di luce in fondo al tunnel.

Ora che questo male cominciamo a conoscerlo e a avere anche armi -abbastanza, per il momento- affilate per vincerlo non è il momento di cedere, gli abbracci potranno esserci e stanno a aspettarci come quelli che vediamo nelle fotografie di ieri pomeriggio: ma nel frattempo, visto che per il momento il vaccino è destinato ai piu fragile e agli operatori sanitari, c'è da tenere duro e insistere con la prudenza che continua a essere raccomandata: mascherine efficace, igienizzazione delle mani a ogni contatto esterno, distanziamento. E rispetto delle regole,anche se ci pesano sempre di più dopo quasi un anno ormai, perché senza di esse i numeri delle vittime sarebbero sicuramente ancora più pesanti e drammatici di quanto continuano a essere.