Sede Lum, la Procura chiede rinvio a giudizio per Giuseppe Affatato
Nei guai anche il costruttore. L’accusa è di lottizzazione abusiva
martedì 13 maggio 2014
L'ex dirigente dell'Ufficio Tecnico Comunale di Trani Giuseppe Affatato e l'amministratore dell'azienda di costruzioni proprietaria dell'immobile, sono accusati di concorso in abuso d'ufficio e violazione del Testo Unico in materia di edilizia per il cambio di destinazione d'uso dell'immobile di Via Andria che ospita l'Università Lum.
Per loro la Procura della Repubblica di Trani ha chiesto il rinvio a giudizio, che si discuterà nell'udienza preliminare del 29 Ottobre. L'azienda è proprietaria della vasta area che frutta 360mila euro annui per la locazione all'Università fondata da Giuseppe Degennaro, assolutamente estranea all'inchiesta.
L'immobile, dove pure si era ventilato il trasferimento degli uffici giudiziari dell'area civile, era catalogato come impianto produttivo e polifunzionale e commerciale. Successivamente l'imprenditore chiese all'Ufficio Tecnico del Comune il cambio di destinazione d'uso per adibirlo a sede universitaria e dunque "ospitare" la Lum. Ma la pratica di Affatato sarebbe stata connotata da illeciti.
A seguito del cambio della destinazione d'uso sarebbe stata "eseguita una lottizzazione abusiva della relativa particella a scopo edilizio in quanto le opere realizzate comportavano la trasformazione urbanistica ed edilizia del lotto, in violazione del PUG di Trani adottato dal consiglio comunale il 31 marzo 2009". Il vincolo sarebbe stato violato da Affatato e dalla vicenda l'azienda avrebbe conseguito "un ingiusto vantaggio patrimoniale".
Per loro la Procura della Repubblica di Trani ha chiesto il rinvio a giudizio, che si discuterà nell'udienza preliminare del 29 Ottobre. L'azienda è proprietaria della vasta area che frutta 360mila euro annui per la locazione all'Università fondata da Giuseppe Degennaro, assolutamente estranea all'inchiesta.
L'immobile, dove pure si era ventilato il trasferimento degli uffici giudiziari dell'area civile, era catalogato come impianto produttivo e polifunzionale e commerciale. Successivamente l'imprenditore chiese all'Ufficio Tecnico del Comune il cambio di destinazione d'uso per adibirlo a sede universitaria e dunque "ospitare" la Lum. Ma la pratica di Affatato sarebbe stata connotata da illeciti.
A seguito del cambio della destinazione d'uso sarebbe stata "eseguita una lottizzazione abusiva della relativa particella a scopo edilizio in quanto le opere realizzate comportavano la trasformazione urbanistica ed edilizia del lotto, in violazione del PUG di Trani adottato dal consiglio comunale il 31 marzo 2009". Il vincolo sarebbe stato violato da Affatato e dalla vicenda l'azienda avrebbe conseguito "un ingiusto vantaggio patrimoniale".