Sede provvisioria per il mercato settimanale?
Michele di Gregorio lancia la proposta in una interrogazione
giovedì 20 ottobre 2005
Interrogazione del capogruippo dei Verdi Michele di Gregorio sulla sospensione del mercato settimanale del martedì. La proposta: utilizzare la "vecchia via Andria" (per intenderci quella chiusa dal passaggio a livello in disuso) come sede provvisoria sino all'individuazione e allestimento di una zona apposita.
«L'organismo urbano, inteso quale la nostra città, è in continua evoluzione considerate le notevoli trasformazioni che si sono avvicendate nel nostro territorio, sotto la spinta di una serie di processi diversi legati in varia maniera alle attività umane. Tuttavia i problemi che queste trasformazioni hanno creato, impedendo una buona qualità della vita ai cittadini, si sono amplificati considerato che non c'è mai stato nessun intervento deciso, teso ad affrontarli ed a risolverli, perché si è sempre pensato che il passare del tempo ed il progresso, in senso lato avrebbero automaticamente ridato sostenibilità ad ogni trasformazione urbana.
In effetti, ciò non è stato visto che nel "piccolo" della nostra città ci sono voluti molti anni prima di pensare di porre rimedio ad un problema di grande rilevanza per migliaia di cittadini quale quello relativo la ubicazione del mercato settimanale.
Ma alla prova dei fatti se da un lato si è risolto il problema, per lo scrivente assolutamente prioritario, dei residenti della zona ove abitualmente il mercato si svolgeva, si è creata una situazione di forte conflittualità sociale derivante dalle proteste dei tanti commercianti, non solo ambulanti, che avevano un forte ritorno economico per le proprie attività. Né è vero il principio che ogni tipo di scelta deve necessariamente scontentare qualcuno, quando i provvedimenti vengono adottati con la massima concertazione possibile, si può a posteriori affermare che almeno il tentativo di conciliare le diverse esigenze è stato effettuato. Ciò anche al fine di evitare scelte affrettate che subito dopo vengono riviste e modificate.
Nel caso in questione il dato di fatto era la necessità da anni impellente di spostare l'ubicazione del mercato settimanale, che in seguito allo sviluppo della città nei diversi suoi aspetti (urbanistico, abitativo, imprenditoriale erc.) era assurdo che rimanesse lì allocato. Ciò avrebbe provocato il persistere di una situazione indegna di una città sviluppata e civile come la nostra.
Questo è il dato di fatto che solo un cieco o un incosciente potrebbe disconoscere. Ma il rimedio non sembra essere stato un buon rimedio, considerato che il problema era ben conosciuto da chi ha pensato di risolverlo (solo pensato) con un atto monocratico urgente, e che aveva avuto tutto il tempo di trovare una vera ed idonea soluzione. Ma bando ad ogni polemica ci interessa qui lanciare una proposta all'interno della discussione che ognuno valuterà come crede.
Perché non pensare, nelle more della realizzazione di una vera e propria area mercatale attrezzata o meglio ancora nelle more della individuazione di più aree mercatali attrezzate da allocarsi nei vari quartieri cittadini, di far svolgere, previa verifica della idoneità dei luoghi e disciplina delle attività, il mercato settimanale nella zona di via Andria nei pressi del passaggio a livello oramai soppresso? Questa soluzione, in attesa di una diversa sistemazione urbanistica che ponga fine all'isolamento al quale è stato condannato, potrebbe dare linfa ad un quartiere ormai tagliato fuori dal resto della città? Questa è la proposta sul tavolo della discussione che dovrebbe coinvolgere tutti gli attori interessati, e soprattutto i cittadini residenti del quartiere.» Michele di Gregorio
Capogruppo Consiliare del Movimento dei Verdi
«L'organismo urbano, inteso quale la nostra città, è in continua evoluzione considerate le notevoli trasformazioni che si sono avvicendate nel nostro territorio, sotto la spinta di una serie di processi diversi legati in varia maniera alle attività umane. Tuttavia i problemi che queste trasformazioni hanno creato, impedendo una buona qualità della vita ai cittadini, si sono amplificati considerato che non c'è mai stato nessun intervento deciso, teso ad affrontarli ed a risolverli, perché si è sempre pensato che il passare del tempo ed il progresso, in senso lato avrebbero automaticamente ridato sostenibilità ad ogni trasformazione urbana.
In effetti, ciò non è stato visto che nel "piccolo" della nostra città ci sono voluti molti anni prima di pensare di porre rimedio ad un problema di grande rilevanza per migliaia di cittadini quale quello relativo la ubicazione del mercato settimanale.
Ma alla prova dei fatti se da un lato si è risolto il problema, per lo scrivente assolutamente prioritario, dei residenti della zona ove abitualmente il mercato si svolgeva, si è creata una situazione di forte conflittualità sociale derivante dalle proteste dei tanti commercianti, non solo ambulanti, che avevano un forte ritorno economico per le proprie attività. Né è vero il principio che ogni tipo di scelta deve necessariamente scontentare qualcuno, quando i provvedimenti vengono adottati con la massima concertazione possibile, si può a posteriori affermare che almeno il tentativo di conciliare le diverse esigenze è stato effettuato. Ciò anche al fine di evitare scelte affrettate che subito dopo vengono riviste e modificate.
Nel caso in questione il dato di fatto era la necessità da anni impellente di spostare l'ubicazione del mercato settimanale, che in seguito allo sviluppo della città nei diversi suoi aspetti (urbanistico, abitativo, imprenditoriale erc.) era assurdo che rimanesse lì allocato. Ciò avrebbe provocato il persistere di una situazione indegna di una città sviluppata e civile come la nostra.
Questo è il dato di fatto che solo un cieco o un incosciente potrebbe disconoscere. Ma il rimedio non sembra essere stato un buon rimedio, considerato che il problema era ben conosciuto da chi ha pensato di risolverlo (solo pensato) con un atto monocratico urgente, e che aveva avuto tutto il tempo di trovare una vera ed idonea soluzione. Ma bando ad ogni polemica ci interessa qui lanciare una proposta all'interno della discussione che ognuno valuterà come crede.
Perché non pensare, nelle more della realizzazione di una vera e propria area mercatale attrezzata o meglio ancora nelle more della individuazione di più aree mercatali attrezzate da allocarsi nei vari quartieri cittadini, di far svolgere, previa verifica della idoneità dei luoghi e disciplina delle attività, il mercato settimanale nella zona di via Andria nei pressi del passaggio a livello oramai soppresso? Questa soluzione, in attesa di una diversa sistemazione urbanistica che ponga fine all'isolamento al quale è stato condannato, potrebbe dare linfa ad un quartiere ormai tagliato fuori dal resto della città? Questa è la proposta sul tavolo della discussione che dovrebbe coinvolgere tutti gli attori interessati, e soprattutto i cittadini residenti del quartiere.» Michele di Gregorio
Capogruppo Consiliare del Movimento dei Verdi