Sequestrato un deposito per lo stoccaggio di rifiuti
Oltre 10.000 mq destinati alla gestione non autorizzata di rifiuti speciali
venerdì 13 gennaio 2006
Questa mattina in Contrada Montericco ufficiali e agenti di polizia giudiziaria, appartenenti al Corpo di polizia municipale di Trani, comandati dal comandante di polizia municipale Col. Antonio Modugno sotto il coordinamento dell'autorità giudiziaria di Trani, hanno effettuato un sopralluogo all'interno di un terreno affittato all'azienda "Centro Raccolta Vetro S.R.L.", accertando un deposito destinato ad attività di stoccaggio abusivo, privo di qualsiasi autorizzazione, con all'interno una notevolissima quantità di rifiuti speciali (pari a circa 2700 tonnellate), alta diversi metri.
I rifiuti provengono dalla Svezia e sono arrivati in Puglia via nave, sdoganati il 4 gennaio presso gli Uffici della Dogana di Molfetta. Il materiale rinvenuto, almeno esternamente, sembrerebbe costituito da rottame di vetro miscelato a guarnizioni di gomma, plastica, stracci ed altri elementi in lega metallica e non, nonché da ulteriori cumuli di materiale di colore scuro di natura incerta. Il tutto non desumibile da schede tecniche di sicurezza fornite dal produttore e detentore.
Una parte dei rifiuti erano depositati su un terreno dell'estensione di circa 10mila metri quadri, privo di idonei presidi e di coperture di protezione per un'eventuale dispersione nell'aria e nel sottosuolo di sostanze o elementi rilasciati dai rifiuti speciali, un'altra parte invece era conservata in un capannone industriale entrostante in disuso. Gli agenti hanno proceduto al sequestro giudiziario preventivo dei luoghi e delle cose, ponendole a disposizione della competente autorità giudiziaria.
I rifiuti provengono dalla Svezia e sono arrivati in Puglia via nave, sdoganati il 4 gennaio presso gli Uffici della Dogana di Molfetta. Il materiale rinvenuto, almeno esternamente, sembrerebbe costituito da rottame di vetro miscelato a guarnizioni di gomma, plastica, stracci ed altri elementi in lega metallica e non, nonché da ulteriori cumuli di materiale di colore scuro di natura incerta. Il tutto non desumibile da schede tecniche di sicurezza fornite dal produttore e detentore.
Una parte dei rifiuti erano depositati su un terreno dell'estensione di circa 10mila metri quadri, privo di idonei presidi e di coperture di protezione per un'eventuale dispersione nell'aria e nel sottosuolo di sostanze o elementi rilasciati dai rifiuti speciali, un'altra parte invece era conservata in un capannone industriale entrostante in disuso. Gli agenti hanno proceduto al sequestro giudiziario preventivo dei luoghi e delle cose, ponendole a disposizione della competente autorità giudiziaria.