Sequestri nel centro storico, Cioce: «Subito una soluzione»

Per il consigliere regionale serve un regolamento che consenta l’installazione di strutture

giovedì 20 settembre 2007
In merito al sequestro delle strutture esterne di 38 pubblici esercizi di Trani, il consigliere regionale Beppe Cioce dichiara che "come avvocato non sono abituato a criticare i provvedimenti della magistratura fuori dalle sedi opportune, però il clamore dato all'operazione di oggi mi sembra francamente esagerato".

"Non discuto la legittimità del provvedimento", aggiunge l'esponente socialdemocratico, "anzi lo ritengo giusto nei confronti di chi ha commesso reati. Osservo, però, che l'intervento massiccio di uomini delle forze dell'ordine non ha certamente dato una bella immagine di Trani, per la quale la movida rappresenta una vera ricchezza". "Quello che mi lascia perplesso è come si sia potuti arrivare a questo punto", continua Cioce.

"In altre città d'arte i pubblici esercizi dispongono di strutture esterne, anche nelle immediate vicinanze dei monumenti. Perché a Trani questo non è possibile? Sarà perché la città è sprovvista di un regolamento? Perché il Comune non è intervenuto prima? Io credo che adesso occorra rimboccarsi le maniche e arrivare ad un regolamento che contemperi le esigenze di tutte le parti in causa, i pubblici esercenti, i residenti del centro storico e la Soprintendenza ai Beni Culturali, che giustamente punta alla salvaguardia e al decoro degli edifici storici". "Spero", conclude Cioce, "che la soluzioni arrivi in tempi celeri".