Serena Gisotti: ecco chi è la donna del progetto "Cittá dell’infanzia"

Il racconto del lavoro che si nasconde dietro il noto portale

sabato 7 aprile 2018
A cura di Mariarosa Capone
Serena Gisotti, tranese, classe 1977, è la donna che guida il progetto "Città dell'infanzia". Dopo la laurea in Lingue e Letterature straniere presso l'Università degli Studi di Bari e una breve esperienza nel mondo della scuola, Serena decide di sconvolgere completamente i suoi studi con un Master in Marketing e Comunicazione. «Non è stato facile questo cambiamento perché ha determinato un azzeramento di tutto il percorso formativo espletato fino a quel momento - spiega Serena - Un cambiamento che richiedeva il coraggio di rimettersi in gioco tuffandosi nell'ignoto. Non ho mai dimenticato la mia formazione umanistica, fedele compagna che mi ha regalato il valore aggiunto di una cultura legata fortemente ai principi della vita».

Oggi Serena, oltre ad essere una consulente di marketing digitale e a breve una giornalista pubblicista, è la direttrice di Cittadellinfanzia.it e redattrice per Passaparola.net. Il "Progetto Infanzia" nasce nel 2014. Inizialmente orientato esclusivamente alla nostra città, col nome "Trani Città dell'Infanzia", città assolutamente non "children friendly", si trasforma, dopo appena dieci mesi in "Città dell'infanzia", marchio regolarmente registrato, per permettere alla comunicazione poliedrica e professionale del portale di arrivare in tutto lo stivale.

"Progetto infanzia" ha trovato, da subito, la sua realizzazione nel portale www.cittadellinfanzia.it, universo informativo in materia di diritti umani. Accanto alla realtà virtuale si sono affiancate moltissime iniziative territoriali: la "Notte Bianca dei Bambini" del 2015, durante la quale è stata donata alla Villa Comunale di Trani un'altalena per diversamente abili, acquistata per mezzo di una raccolta fondi. La stessa iniziativa, ripetuta nel 2016, ha trasformato la nostra Villa Comunale in una zona cardio protetta grazie alla collocazione di un defibrillatore semiautomatico con conseguente formazione del personale addetto.

Oggi "Città dell'infanzia" conta un gran numero di lettori fedeli e un traffico sorprendente di musica, pensieri e contenuti che toccano tutti i campi del sapere come la filosofia, l'etica, la pedagogia, la medicina, la psicologia. Il portale raccoglie anche storie di mamme, di persone diversamente abili ed esperienze di vita provenienti da ogni parte d'Italia. Dietro a questo grande progetto, a breve ufficialmente testata giornalistica, c'è una grande macchina di professionisti che assicura di rimuovere ogni materiale di scadente qualità e le ormai famosissime fake news, garantendo un'informazione autentica e certificata. Per rendere i redattori persone reali e per dare la possibilità di viverli da vicino, "Città dell'infanzia" porta avanti progetti innovativi di stampo nord-europeo come #CerchiAmoci, #SpeakEasy, Racconti in Musica, Digital Awarness, Potenziamento Didattico e si avvale di collaborazioni giornalistiche come quella con Passalaparola.net di Carlo Sacco e Radio Italia Anni 60.

Serena Gisotti parla con orgoglio di questo progetto e lo difende a testa alta: «Non è un progetto popolare e siamo palesemente e fieramente osteggiati dalle istituzioni. Siamo antisistema e combattiamo tutto quello che lede i diritti umani, attualmente, tutto. La forza di questa comunicazione è data proprio dalla libertà di farsi portatori di verità. Il nostro hashtag è infatti #laVITAalCentrodellInformazione e dobbiamo, con tutte le forze e senza sconti, onorarlo. Siamo fieri di ciò che facciamo e ci indirizziamo alle persone giuste in grado di comprenderlo».