Servizi comunali, il trattamento non è uguale per tutti
Quattro determine hanno operato sulle casse comunali "bloccate"
mercoledì 29 aprile 2015
7.47
Nel 1929, un giovane scrittore americano di nome Wallace Thurman consegnava alle stampe un racconto dal titolo "The Blacker the Berry: A Novel of Negro Life". In questo racconto, divenuto poi pietra miliare della cosiddetta Harlem Renaissance, una giovane afroamericana di nome Emma Lou dalla carnagione scurissima era sottoposta a vessazioni di varia natura dagli altri afroamericani della sua comunità, meritevoli di un migliore status sociale poiché dalla pelle leggermente più chiara e quindi superiore.
Alla stessa maniera, in questo strano mese di aprile, il Comune di Trani ha fatto e disfatto a proprio piacimento i propri servizi, dati in affidamento esterno, operando distinzioni opinabili. In questi giorni, infatti, sull'albo pretorio sono apparse quattro determine che suggeriscono qualche dubbio sulla coerenza dell'operato della macchina amministrativa nelle ultime settimane.
La prima determina, relativa al servizio di vigilanza degli immobili comunali, ha liquidato un impegno di spesa di oltre 58mila euro alla ditta titolare dell'appalto in proroga. Altre due, con riferimento ai servizi di pulizia custodia e manutenzione dei bagni cittadini e alla manutenzione e pulizia dei bagni pubblici della Villa Comunale, di Villa Bini e degli impianti sportivi, hanno visto maggiorare un impegno di spesa, sottostimato in precedenza, fino a circa 64mila euro totali. L'ultima operazione, svolta sulla gestione degli asili nido comunali, ha visto prorogare un servizio scaduto il 31 marzo fino al termine di giugno con una economia di spesa relativa a quella voce di bilancio di 100.611,57 euro.
Tutte queste operazioni sono giustificate a puntino a livello burocratico e finanziario, svelando come Palazzo di Città sia in grado di aggirare il "blocco" delle casse dando altra veste, altro colore, alle cose. O semplicemente corredandole di opportuno apparato normativo, che consenta di non discutere sulle metodologie usate. Assodato questo, andrebbe ora compreso perché, per le gestioni di Palazzo Beltrani e della Biblioteca Comunale, queste operazioni non si sono intavolate, esistendo, tra l'altro, come dimostrato dall'avvocato Tomasicchio ad esempio, vie percorribili al fine di rinnovare in affidamento diretto, nelle more dell'espletamento della nuova gara, la gestione dei due enti pubblici alla cooperativa titolare del servizio finora. Semplicemente, viene da pensare, anche nei momenti di buio assoluto, esistono ombre di serie A e ombre di serie B. Thurman docet.
Alla stessa maniera, in questo strano mese di aprile, il Comune di Trani ha fatto e disfatto a proprio piacimento i propri servizi, dati in affidamento esterno, operando distinzioni opinabili. In questi giorni, infatti, sull'albo pretorio sono apparse quattro determine che suggeriscono qualche dubbio sulla coerenza dell'operato della macchina amministrativa nelle ultime settimane.
La prima determina, relativa al servizio di vigilanza degli immobili comunali, ha liquidato un impegno di spesa di oltre 58mila euro alla ditta titolare dell'appalto in proroga. Altre due, con riferimento ai servizi di pulizia custodia e manutenzione dei bagni cittadini e alla manutenzione e pulizia dei bagni pubblici della Villa Comunale, di Villa Bini e degli impianti sportivi, hanno visto maggiorare un impegno di spesa, sottostimato in precedenza, fino a circa 64mila euro totali. L'ultima operazione, svolta sulla gestione degli asili nido comunali, ha visto prorogare un servizio scaduto il 31 marzo fino al termine di giugno con una economia di spesa relativa a quella voce di bilancio di 100.611,57 euro.
Tutte queste operazioni sono giustificate a puntino a livello burocratico e finanziario, svelando come Palazzo di Città sia in grado di aggirare il "blocco" delle casse dando altra veste, altro colore, alle cose. O semplicemente corredandole di opportuno apparato normativo, che consenta di non discutere sulle metodologie usate. Assodato questo, andrebbe ora compreso perché, per le gestioni di Palazzo Beltrani e della Biblioteca Comunale, queste operazioni non si sono intavolate, esistendo, tra l'altro, come dimostrato dall'avvocato Tomasicchio ad esempio, vie percorribili al fine di rinnovare in affidamento diretto, nelle more dell'espletamento della nuova gara, la gestione dei due enti pubblici alla cooperativa titolare del servizio finora. Semplicemente, viene da pensare, anche nei momenti di buio assoluto, esistono ombre di serie A e ombre di serie B. Thurman docet.