Sesta Provincia: per An Trani la beffa è servita

«E' l'ennesimo danno compiuto dal Governo Prodi ai danni di Trani»

venerdì 7 dicembre 2007
«La beffa è servita»: il direttivo del circolo di Trani di Alleanza Nazionale commenta così le decisioni assunte dal Governo Prodi in merito alla sesta provincia e riassunte nel decreto firmato dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e dai Ministri dell'Interno e dell'Economia e delle Finanze. «Il sottosegretario on. Enrico Letta parla di policentrismo, ma evidentemente è un concetto rimasto nel suo pensiero, perché nel decreto da lui redatto non ve n'è traccia. Se si riferisce alla distribuzione delle sedi delle forze dell'ordine, ha fatto ben poco visto che la divisione era già stata stabilita dall'assemblea dei sindaci. Dopodichè noi leggiamo solo che hanno dato la Prefettura a Barletta e, seppur provvisoriamente, le sedi di consiglio provinciale e presidenza ad Andria. E Trani? Nulla. Perché? E' evidente, delle tre città capoluogo è quella amministrata dal centrodestra. Bel rispetto istituzionale. E non vengano a dirci che noi abbiamo il tribunale, perché quello ce l'abbiamo da quando di sesta provincia neanche si parlava, anzi se vogliamo quello ce l'abbiamo da quando Trani era capoluogo. Ma dal Governo Prodi e da un centrosinistra lacerato dalle beghe interne alla Margherita prima e al Partito Democratico poi non ci si poteva aspettare niente di più».

Sulla decisione dei capigruppo di Andria di portare in consiglio un provvedimento teso a far uscire Andria dalla Bat, An sottolinea che vogliono rifletterci su. «Anche a noi quel decreto non sta bene, però questa è una decisione che va condivisa con l'intera città. La decisione sulla ripartizione degli uffici della Provincia non è però l'unico danno provocato da questo Governo alla nostra città. Aspettiamo da oltre un anno che il ministro Di Pietro sblocchi il Contratto di Quartiere. Si sono fregiati di meriti non loro quando c'è stato da pontificare sulla sottoscrizione del protocollo d'intesa tra Ministero e Regione Puglia, però ora nessuno parla del ritardo che ci sta facendo rischiare di perdere una valanga di finanziamenti a favore del quartiere Sant'Angelo.»