Sesta provincia, sarà BT per targhe e ricette mediche
La denominazione ufficiale resterà Bat
venerdì 11 dicembre 2009
Provincia di Barletta-Andria-Trani: la denominazione ufficiale riporta all'acronimo BAT e BAT resterà. Sulle targhe auto è BT (perché le lettere non possono essere più di due) e BT sarà indicata sulle ricette la asl di riferimento se passerà la proposta di legge di Giuseppe Cioce (Psdi), con la modifica della sigla di individuazione provinciale. L'iniziativa legislativa è stata "incardinata" in Consiglio regionale, con la lettura della relazione del presidente della commissione affari istituzionali Gianfranco Chiarelli. Il termine tecnico sta ad indicare un punto all'ordine del giorno il cui esame è stato avviato in Aula ed sarà ripreso nelle sedute successive, non prima di gennaio, visto che l'imminente sessione di bilancio esclude l'esame di argomenti di natura non finanziaria).
Da registrare una pregiudiziale alla discussione, posta da Nino Marmo (An-Pdl), che chiede di considerare la Pdl "improcedibile". Secondo il consigliere regionale andriese, sarebbe una "legge inutile" oltre che "un'invasione di campo", perché una materia regolata da leggi sovraordinate a quelle regionali non può essere derogata dal legislatore pugliese, sia pure non solo ambito sanitario. Sulla pregiudiziale il Consiglio deciderà appena ripreso l'argomento. Il presidente Pepe ha intanto comunicato all'Assemblea il parere dell'ufficio legislativo della Regione, che non ritiene l'iniziativa legislativa in contrasto con la Costituzione e le norme nazionali e comunitarie (lascia "immutata la denominazione ufficiale BAT"), dal momento che propone solo la ridenominazione della asl, per rimediare ad una difficoltà tecnica.
Il proponente, Giuseppe Cioce, barlettano, ha spiegato che la sigla BAT genera equivoci sulle ricette mediche. Negli stampati a disposizione dei sanitari sono due i "quadratini" a disposizione per indicare l'Asl provinciale. Quando i medici segnano "BAT", la lettura ottica non può che ridurre a due i segni grafici, finendo per attribuire le ricette alle aziende sanitarie di Asti (AT) o Bari (BA). La proposta di legge era passata a maggioranza in settima commissione, con l'astensione dei consiglieri del Pdl.
Da registrare una pregiudiziale alla discussione, posta da Nino Marmo (An-Pdl), che chiede di considerare la Pdl "improcedibile". Secondo il consigliere regionale andriese, sarebbe una "legge inutile" oltre che "un'invasione di campo", perché una materia regolata da leggi sovraordinate a quelle regionali non può essere derogata dal legislatore pugliese, sia pure non solo ambito sanitario. Sulla pregiudiziale il Consiglio deciderà appena ripreso l'argomento. Il presidente Pepe ha intanto comunicato all'Assemblea il parere dell'ufficio legislativo della Regione, che non ritiene l'iniziativa legislativa in contrasto con la Costituzione e le norme nazionali e comunitarie (lascia "immutata la denominazione ufficiale BAT"), dal momento che propone solo la ridenominazione della asl, per rimediare ad una difficoltà tecnica.
Il proponente, Giuseppe Cioce, barlettano, ha spiegato che la sigla BAT genera equivoci sulle ricette mediche. Negli stampati a disposizione dei sanitari sono due i "quadratini" a disposizione per indicare l'Asl provinciale. Quando i medici segnano "BAT", la lettura ottica non può che ridurre a due i segni grafici, finendo per attribuire le ricette alle aziende sanitarie di Asti (AT) o Bari (BA). La proposta di legge era passata a maggioranza in settima commissione, con l'astensione dei consiglieri del Pdl.