Sfruttamento della prostituzione, due arresti a Trani
Un appartamento in città trasformato in bordello
martedì 22 settembre 2009
16.53
Questa mattina il personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Trani, in collaborazione con la Squadra Mobile di Treviso, ha dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione nei confronti di un 54enne residente a Trani, pregiudicato, e una donna residente a Verona, incensurata.
Le indagini sono state avviate dal Commissariato di Trani nel mese di giugno, con il coordinamento del Sostituto Procuratore della Procura di Trani dott. Luigi Scimè, in seguito alle segnalazioni si alcuni cittadini che lamentavano il continuo via vai di uomini da un appartamento della città.
Tutti i dettagli nel comunicato del Commissariato di Trani:
Le indagini consentivano innanzitutto di stabilire che l'uomo aveva affittato alla predetta colombiana, sostituendosi falsamente alla moglie invalida, un appartamento intestato a quest'ultima; inoltre, veniva accertato che su un noto quotidiano compariva giornalmente un annuncio che pubblicizzava prestazioni sessuali a pagamento, e che tale inserzione veniva periodicamente richiesta dalla donna che si portava presso l'agenzia pubblicitaria.
Venivano quindi realizzati dei servizi di osservazione che permettevano di verificare la frequentazione giornaliera dell'appartamento da parte dell'uomo, che lì portava alcune prostitute extracomunitarie di passaggio, fornendo loro anche il vitto; si procedeva anche a bloccare all'uscita dallo stabile alcuni clienti che confermavano di aver consumato rapporti sessuali a pagamento con una donna straniera all'interno del predetto appartamento.
Si stabiliva, peraltro, che tra le prostitute presenti in quella casa, che cambiavano con cadenza periodica, c'erano anche due figlie della stessa donna., che non disdegnava, comunque, anch'ella di vendere il proprio sesso. Alla luce della numerose ed inoppugnabili prove acquisite, questo Commissariato informava il predetto Sost. Procuratore al fine di richiedere al G.I.P. l'emissione di un'ordinanza restrittiva a carico dei due soggetti sopra indicati; in effetti, il dott. Francesco Zecchillo, G.I.P. presso il locale Tribunale, accoglieva favorevolmente tale istanza emettendo in data 18 c.m. la citata ordinanza.
Mentre il pregiudicato tranese veniva rintracciato in questo centro, la donna a seguito di ulteriori accertamenti, veniva individuata in Treviso ed arrestata ad opera di quella Squadra Mobile, opportunamente allertata da questo Ufficio. Il 54enne dopo le formalità di rito, è stato quindi condotto presso la locale Casa Circondariale, mentre la donna in quella di Belluno, a disposizione dell'A.G. emittente.
Le indagini sono state avviate dal Commissariato di Trani nel mese di giugno, con il coordinamento del Sostituto Procuratore della Procura di Trani dott. Luigi Scimè, in seguito alle segnalazioni si alcuni cittadini che lamentavano il continuo via vai di uomini da un appartamento della città.
Tutti i dettagli nel comunicato del Commissariato di Trani:
Le indagini consentivano innanzitutto di stabilire che l'uomo aveva affittato alla predetta colombiana, sostituendosi falsamente alla moglie invalida, un appartamento intestato a quest'ultima; inoltre, veniva accertato che su un noto quotidiano compariva giornalmente un annuncio che pubblicizzava prestazioni sessuali a pagamento, e che tale inserzione veniva periodicamente richiesta dalla donna che si portava presso l'agenzia pubblicitaria.
Venivano quindi realizzati dei servizi di osservazione che permettevano di verificare la frequentazione giornaliera dell'appartamento da parte dell'uomo, che lì portava alcune prostitute extracomunitarie di passaggio, fornendo loro anche il vitto; si procedeva anche a bloccare all'uscita dallo stabile alcuni clienti che confermavano di aver consumato rapporti sessuali a pagamento con una donna straniera all'interno del predetto appartamento.
Si stabiliva, peraltro, che tra le prostitute presenti in quella casa, che cambiavano con cadenza periodica, c'erano anche due figlie della stessa donna., che non disdegnava, comunque, anch'ella di vendere il proprio sesso. Alla luce della numerose ed inoppugnabili prove acquisite, questo Commissariato informava il predetto Sost. Procuratore al fine di richiedere al G.I.P. l'emissione di un'ordinanza restrittiva a carico dei due soggetti sopra indicati; in effetti, il dott. Francesco Zecchillo, G.I.P. presso il locale Tribunale, accoglieva favorevolmente tale istanza emettendo in data 18 c.m. la citata ordinanza.
Mentre il pregiudicato tranese veniva rintracciato in questo centro, la donna a seguito di ulteriori accertamenti, veniva individuata in Treviso ed arrestata ad opera di quella Squadra Mobile, opportunamente allertata da questo Ufficio. Il 54enne dopo le formalità di rito, è stato quindi condotto presso la locale Casa Circondariale, mentre la donna in quella di Belluno, a disposizione dell'A.G. emittente.