«Sì ad una cittadella della giustizia, ma nel centro storico»
Presa di posizione dei lavoratori degli uffici giudiziari
martedì 23 febbraio 2010
I lavoratori degli uffici giudiziari di Trani, riunitisi in assemblea hanno approvato all'unanimità una mozione nella quale viene presa una posizione piuttosto ferma sul paventato trasferimento degli uffici del tribunale civile e del giudice di pace. Ecco il testo della mozione:
«Preliminarmente, senza il monitoraggio degli spazi necessari agli uffici giudiziari con la partecipazione attiva dei dipendenti degli uffici, non è possibile considerare alcuna ipotesi di trasferimento di uffici. Nel merito della questione, i lavoratori esprimono parere favorevole alla scelta di una cittadella giudiziaria nel centro storico per tutti gli uffici giudiziari, soprattutto in considerazione degli interventi di restauro in atto presso palazzo Carcano, interventi possibili grazie a finanziamenti ad hoc del Ministero della Giustizia, che una volta terminati, anche parzialmente, permetteranno di trasferire gli uffici attualmente posti nel palazzo Nigretti (ufficio del Giudice di Pace e Sezione Lavoro del Tribunale), unico edificio non di proprietà comunale adibito ad uffici giudiziari con un evidente risparmio per le casse comunali e ministeriali e magari il risparmio derivante da questa operazione potrebbe essere investito in opere di restaura dei suddetti palazzi.
I lavoratori sono favorevoli ad una soluzione che permetta la costruzione di un palazzo di Giustizia, così come da progetto depositato sin dagli anni novanta presso il Ministero, in zona prossima al Castello Svevo, potrà giovare alla funzionalità degli Uffici, anche in considerazione del fatto che sarebbe non distante da Palazzo Torres e quindi, sarebbero limitate le difficoltà di collegamento tra gli stessi stabili, vista la carenza di auto di servizio, oltre che l'Ufficio del Giudice di Pace di Trani non ne ha la disponibilità ed il Tribunale e la Procura della Repubblica ne hanno in dotazione solo una; inoltre, vi è una spropositata carenza di personale ausiliario che, eventualmente, dovrebbe garantire il collegamento tra gli stabili.
Appare, inoltre, necessaria una decisione che consideri le eventuali difficoltà dei tanti lavoratori pendolari che quotidianamente raggiungono le sedi degli uffici giudiziari, attualmente serviti dai mezzi di collegamento extraurbani. Infine, si chiede agli organi competenti di non scartare le ipotesi di utilizzo di Palazzi di proprietà comunale già esistenti nei pressi dei siti attualmente insediati agli Uffici Giudiziari, come il Palazzo Beltrani, da poco inaugurato. I lavoratori ritengono inadeguata ed economicamente molto inefficiente la soluzione degli altri palazzi o capannoni fin qui prospettata».
«Preliminarmente, senza il monitoraggio degli spazi necessari agli uffici giudiziari con la partecipazione attiva dei dipendenti degli uffici, non è possibile considerare alcuna ipotesi di trasferimento di uffici. Nel merito della questione, i lavoratori esprimono parere favorevole alla scelta di una cittadella giudiziaria nel centro storico per tutti gli uffici giudiziari, soprattutto in considerazione degli interventi di restauro in atto presso palazzo Carcano, interventi possibili grazie a finanziamenti ad hoc del Ministero della Giustizia, che una volta terminati, anche parzialmente, permetteranno di trasferire gli uffici attualmente posti nel palazzo Nigretti (ufficio del Giudice di Pace e Sezione Lavoro del Tribunale), unico edificio non di proprietà comunale adibito ad uffici giudiziari con un evidente risparmio per le casse comunali e ministeriali e magari il risparmio derivante da questa operazione potrebbe essere investito in opere di restaura dei suddetti palazzi.
I lavoratori sono favorevoli ad una soluzione che permetta la costruzione di un palazzo di Giustizia, così come da progetto depositato sin dagli anni novanta presso il Ministero, in zona prossima al Castello Svevo, potrà giovare alla funzionalità degli Uffici, anche in considerazione del fatto che sarebbe non distante da Palazzo Torres e quindi, sarebbero limitate le difficoltà di collegamento tra gli stessi stabili, vista la carenza di auto di servizio, oltre che l'Ufficio del Giudice di Pace di Trani non ne ha la disponibilità ed il Tribunale e la Procura della Repubblica ne hanno in dotazione solo una; inoltre, vi è una spropositata carenza di personale ausiliario che, eventualmente, dovrebbe garantire il collegamento tra gli stabili.
Appare, inoltre, necessaria una decisione che consideri le eventuali difficoltà dei tanti lavoratori pendolari che quotidianamente raggiungono le sedi degli uffici giudiziari, attualmente serviti dai mezzi di collegamento extraurbani. Infine, si chiede agli organi competenti di non scartare le ipotesi di utilizzo di Palazzi di proprietà comunale già esistenti nei pressi dei siti attualmente insediati agli Uffici Giudiziari, come il Palazzo Beltrani, da poco inaugurato. I lavoratori ritengono inadeguata ed economicamente molto inefficiente la soluzione degli altri palazzi o capannoni fin qui prospettata».