Si alla famiglia, dibattito in difesa del nucleo famigliare
De Noia: «Il relativismo corrode l'istituzione in cui si educa e cresce l'individuo»
giovedì 19 marzo 2015
7.06
La famiglia in Italia e in Europa, omofobia, difesa e tutela dei minori inseriti in luoghi istituzionali e nel contesto famigliare, teoria del gender. Questi i temi al centro del convegno "Si alla famiglia" svoltosi sabato mattina, presso la Chiesa di San Luigi, organizzato dal Movimento Gospa, il comitato "Sì alla Famiglia", l'associazione Civiltà Cittadina Onlus e il movimento politico e laboratorio sociale Riva Destra. Un lungo dibattito in cui si è cercato di capire l'evoluzione di questa importante istituzione e probabili ricadute anche a livello politico.
«C'è una sorta di superficialità intorno alla protezione che dovrebbe avere la cellula fondamentale della nostra società – ha dichiarato Francesco De Noia, coordinatore per la Regione Puglia di Riva Destra -. Il relativismo ha contribuito e sta contribuendo a corrodere la forza dell'istituzione famiglia in cui si educa l'individuo e si costruisce il suo futuro. Questi incontri servono per sensibilizzare e smuovere le coscienze in cui i genitori hanno il dovere di educare i figli». Per De Noia non ci sono dubbi: l'unica famiglia possibile è quella composta da padre, madre e prole e non ci possono essere riconoscimenti giuridici sulle altre unioni in quanto queste «vengono già regolamentate tutelate dalla legge».
Sulla stessa scia di pensiero anche l'avvocagto Giancarlo Cerrelli, vicepresidente nazionale dell'unione dei giuristi cattolici, segretario nazionale del comitato "Sì alla Famiglia", e uno degli esperti della Commissione giustizia del Senato che conta svariate collaborazioni con testate giornalistiche e diversi interventi televisivi e radiofonici (da Rai1 a La Zanzara): «Ci sono delle correnti – sottolinea - che stanno minacciando la famiglia volendole cambiare volto. L'ideologia che in questo la fa da padrone è quella del gender che ha come scopo quello di indifferenziare i sessi ed eliminare quei ruoli sociali propri della famiglia e propri della struttura della nostra società».
«C'è una sorta di superficialità intorno alla protezione che dovrebbe avere la cellula fondamentale della nostra società – ha dichiarato Francesco De Noia, coordinatore per la Regione Puglia di Riva Destra -. Il relativismo ha contribuito e sta contribuendo a corrodere la forza dell'istituzione famiglia in cui si educa l'individuo e si costruisce il suo futuro. Questi incontri servono per sensibilizzare e smuovere le coscienze in cui i genitori hanno il dovere di educare i figli». Per De Noia non ci sono dubbi: l'unica famiglia possibile è quella composta da padre, madre e prole e non ci possono essere riconoscimenti giuridici sulle altre unioni in quanto queste «vengono già regolamentate tutelate dalla legge».
Sulla stessa scia di pensiero anche l'avvocagto Giancarlo Cerrelli, vicepresidente nazionale dell'unione dei giuristi cattolici, segretario nazionale del comitato "Sì alla Famiglia", e uno degli esperti della Commissione giustizia del Senato che conta svariate collaborazioni con testate giornalistiche e diversi interventi televisivi e radiofonici (da Rai1 a La Zanzara): «Ci sono delle correnti – sottolinea - che stanno minacciando la famiglia volendole cambiare volto. L'ideologia che in questo la fa da padrone è quella del gender che ha come scopo quello di indifferenziare i sessi ed eliminare quei ruoli sociali propri della famiglia e propri della struttura della nostra società».