Sì alla legalizzazione della cannabis, raccolta firme di "Possibile Trani"
Ieri sera banchetto informativo in via San Giorgio
domenica 31 gennaio 2016
Il movimento "Possibile" ha lanciato online la petizione per la calendarizzazione della proposta di legge per la legalizzazione della cannabis, presentata già alla Camera dei Deputati dall'intergruppo parlamentare. Anche a Trani il comitato cittadino ha raccolto le firme online tramite pc e tramite moduli cartacei.
«Il "sì" alla cannabis non lo diciamo solo noi di Possibile, ma la direzione nazionale Antimafia, parte dell'Europa e dell'America che ha già un'esperienza di legalizzazione alle spalle - ha commentato il referente cittadino di Possibile, Vito di Venosa -. Siamo per i diritti per tutti, unioni civili e cannabis legale e continueremo con queste battaglie». Il referente ha commentato la protesta di ieri pomeriggio a firma di Gioventù nazionale: «Gioventù nazionale si è nascosta dietro uno slogan ipocrita, mentre noi siamo qui con i cittadini a parlare delle motivazioni per cui vogliamo la cannabis legale. La cannabis può far male, ma ci sono molto benefici sociali ed economici: con un anno di legalizzazione della cannabis possiamo recuperare tre volte il valore dell'Imu italiano e si svuotano le carceri».
Sui pericoli della legalizzazione della cannabis ecco il commento di Vito di Venosa: «La corte costituzionale nel 2014 ha dichiarato incostituzionale la Legge Fini- Giovanardi che equipara le droghe leggere alle droghe pesanti. Il 5% dei fondi ottenuti dalla legalizzazione sarà destinato alla prevenzione contro le droghe pesanti». Per far discutere sulla proposta di legge servono 20.000 firme e «per ora siamo a quota 3.000 ma con tanta buona volontà ce la faremo», ha concluso di Venosa.
«Il "sì" alla cannabis non lo diciamo solo noi di Possibile, ma la direzione nazionale Antimafia, parte dell'Europa e dell'America che ha già un'esperienza di legalizzazione alle spalle - ha commentato il referente cittadino di Possibile, Vito di Venosa -. Siamo per i diritti per tutti, unioni civili e cannabis legale e continueremo con queste battaglie». Il referente ha commentato la protesta di ieri pomeriggio a firma di Gioventù nazionale: «Gioventù nazionale si è nascosta dietro uno slogan ipocrita, mentre noi siamo qui con i cittadini a parlare delle motivazioni per cui vogliamo la cannabis legale. La cannabis può far male, ma ci sono molto benefici sociali ed economici: con un anno di legalizzazione della cannabis possiamo recuperare tre volte il valore dell'Imu italiano e si svuotano le carceri».
Sui pericoli della legalizzazione della cannabis ecco il commento di Vito di Venosa: «La corte costituzionale nel 2014 ha dichiarato incostituzionale la Legge Fini- Giovanardi che equipara le droghe leggere alle droghe pesanti. Il 5% dei fondi ottenuti dalla legalizzazione sarà destinato alla prevenzione contro le droghe pesanti». Per far discutere sulla proposta di legge servono 20.000 firme e «per ora siamo a quota 3.000 ma con tanta buona volontà ce la faremo», ha concluso di Venosa.