Sicurezza a Trani: la parola al vicesindaco Fabrizio Ferrante
Dopo i numerosi fatti di cronaca degli ultimi mesi, i cittadini si interrogano su cosa stia succedendo nella città di Trani e nei dintorni
martedì 3 dicembre 2024
10.15
La questione sicurezza è un annoso problema per la città di Trani da qualche anno a questa parte. Numerosi sono stati gli appelli del Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Trani Renato Nitti circa la necessità di potenziare il presidio del territorio contro una crescente microcriminalità che ammorba non solo Trani, ma tutta la sesta provincia.
Abbiamo ascoltato il vicesindaco per fare il punto della situazione, in particolare, su Trani. Ferrante ha ammesso che il tema sicurezza è ormai sotto la lente di ingrandimento non solo del Comune ma anche di diverse altre istituzioni e i tavoli sulla sicurezza sono oramai costanti. Sul territorio si sta agendo seguendo due direttrici fondamentali: contrasto e prevenzione. La Polizia Locale, in aiuto alle Forze dell'Ordine, fa di tutto per porre un freno agli atti di criminalità sempre più gravi che si registrano in città, ma deve scontare una carenza d'organico ormai costante e che, a detta del vicesindaco, si spera di colmare grazie ai concorsi che sono stati annunciati. Anche le FF.OO. sono fortemente sottorganico, e questo non contribuisce al contrasto della criminalità, sebbene negli ultimi anni siano arrivate nuove risorse umane, in particolare delle unità specializzate nella prevenzione di determinati reati. Inoltre, sempre recentemente, sono stati inaugurati diversi uffici: si ricordano, tra le altre, la caserma dei Carabinieri a Trani, la Questura ad Andria e la Guardia di Finanza a Barletta. Tuttavia, perché le Forze dell'Ordine siano davvero efficienti, occorre ancora aspettare del tempo.
Le piazze più interessate dal presidio territoriale sono quelle più frequentate dai giovani, si pensi – per esempio – alla pinetina di Via Andria. Le piazze sono inoltre controllate da un impianto di videosorveglianza recentemente incrementato ed efficientato proprio per garantire una migliore sicurezza ai cittadini.
Sul versante della prevenzione bisogna fare un discorso a parte: il problema delle baby gang riguarda i più giovani e, come ricordato poc'anzi, il presidio del territorio passa dai centri di aggregazione dei più giovani. Il terreno più fertile per la prevenzione, tuttavia, si trova prima di tutto nelle scuole. I bambini e i giovani devono trovare nella scuola un punto di riferimento, ed è per questo che si organizzano nelle scuole tanti incontri per sensibilizzare i più giovani alla legalità. Infatti, non bisogna dimenticare che certi comportamenti hanno origine nell'ambiente in cui si vive, e molti dei ragazzi facenti parte di questi gruppi di teppisti provengono con tutta probabilità da nuclei familiari con diversi problemi al loro interno. Per questo il vicesindaco afferma che fare informazione e formazione nelle scuole sia fondamentale per poter ottenere un riscontro positivo nella società; la cultura, secondo Ferrante, è l'unico modo per poter far cambiare rotta ai più giovani.
In definitiva c'è ancora molto da fare sul fronte della sicurezza, consapevoli del fatto che Trani non è l'unico Comune interessato ma che la situazione è più o meno simile in tutta la BAT; non vuole essere "mal comune mezzo gaudio" ma uno spunto di riflessione per cercare di fermare un circolo vizioso che rischia di avere delle conseguenze estremamente negative sul territorio dell'intera Provincia.
Abbiamo ascoltato il vicesindaco per fare il punto della situazione, in particolare, su Trani. Ferrante ha ammesso che il tema sicurezza è ormai sotto la lente di ingrandimento non solo del Comune ma anche di diverse altre istituzioni e i tavoli sulla sicurezza sono oramai costanti. Sul territorio si sta agendo seguendo due direttrici fondamentali: contrasto e prevenzione. La Polizia Locale, in aiuto alle Forze dell'Ordine, fa di tutto per porre un freno agli atti di criminalità sempre più gravi che si registrano in città, ma deve scontare una carenza d'organico ormai costante e che, a detta del vicesindaco, si spera di colmare grazie ai concorsi che sono stati annunciati. Anche le FF.OO. sono fortemente sottorganico, e questo non contribuisce al contrasto della criminalità, sebbene negli ultimi anni siano arrivate nuove risorse umane, in particolare delle unità specializzate nella prevenzione di determinati reati. Inoltre, sempre recentemente, sono stati inaugurati diversi uffici: si ricordano, tra le altre, la caserma dei Carabinieri a Trani, la Questura ad Andria e la Guardia di Finanza a Barletta. Tuttavia, perché le Forze dell'Ordine siano davvero efficienti, occorre ancora aspettare del tempo.
Le piazze più interessate dal presidio territoriale sono quelle più frequentate dai giovani, si pensi – per esempio – alla pinetina di Via Andria. Le piazze sono inoltre controllate da un impianto di videosorveglianza recentemente incrementato ed efficientato proprio per garantire una migliore sicurezza ai cittadini.
Sul versante della prevenzione bisogna fare un discorso a parte: il problema delle baby gang riguarda i più giovani e, come ricordato poc'anzi, il presidio del territorio passa dai centri di aggregazione dei più giovani. Il terreno più fertile per la prevenzione, tuttavia, si trova prima di tutto nelle scuole. I bambini e i giovani devono trovare nella scuola un punto di riferimento, ed è per questo che si organizzano nelle scuole tanti incontri per sensibilizzare i più giovani alla legalità. Infatti, non bisogna dimenticare che certi comportamenti hanno origine nell'ambiente in cui si vive, e molti dei ragazzi facenti parte di questi gruppi di teppisti provengono con tutta probabilità da nuclei familiari con diversi problemi al loro interno. Per questo il vicesindaco afferma che fare informazione e formazione nelle scuole sia fondamentale per poter ottenere un riscontro positivo nella società; la cultura, secondo Ferrante, è l'unico modo per poter far cambiare rotta ai più giovani.
In definitiva c'è ancora molto da fare sul fronte della sicurezza, consapevoli del fatto che Trani non è l'unico Comune interessato ma che la situazione è più o meno simile in tutta la BAT; non vuole essere "mal comune mezzo gaudio" ma uno spunto di riflessione per cercare di fermare un circolo vizioso che rischia di avere delle conseguenze estremamente negative sul territorio dell'intera Provincia.