Sinagoga contesa da Napoli e Trani: è chiusa da otto mesi
E domenica a Barletta si inaugura il polo della musica ebraica
venerdì 15 settembre 2017
12.53
Dopo molti anni, quest'anno, a fine settembre a Trani non si celebrerà Kippur, la ricorrenza religiosa ebraica dedicata all'espiazione. Il motivo è semplice: la sinagoga Scolanova è chiusa. L'ultima volta che è stata aperta è stato il 16 gennaio scorso per la giornata del dialogo ebraico-cristiano. Poi più nulla. Dal dicembre scorso, infatti, è scaduta la convenzione che regolava i rapporti tra la comunità di Napoli (dalla quale dipende la sezione di Trani) e il Comune di Trani (ente proprietario). Le chiavi sono state riconsegnate a Palazzo di città nel febbraio 2017. L'amministrazione comunale avrebbe voluto fare una nuova convenzione pluriennale, ma si è trovata di fronte all'imbarazzo di chi fosse il soggetto autorizzato a gestire il bene: la comunità di Napoli o la sezione di Trani, che nel 2004 ha riaperto al culto la struttura e se ne è sempre occupata?
Il rappresentante e portavoce della sezione di Trani era Francesco Lotoro, musicista e compositore molto noto a livello internazionale. Adesso ha lasciato la comunità di Napoli, dopo una lunga lotta per far ottenere a Trani l'autonomia. Lotoro è la stessa persona che avrebbe voluto realizzare a Trani il polo della musica ebraica. Un progetto portato a lungo avanti e che, dopo tante difficoltà, vedrà la luce non a Trani, bensì a Barletta. Domenica prossima, negli spazi dell'ex distilleria, verrà inaugurato il polo della musica ebraica "Manuele Pacifici", storico italiano e testimone della Shoah. Sarà il primo tassello della Cittadella della musica concentrazionaria, un luogo in cui saranno raccolti brani e musiche recuperati in 30 anni di ricerche delle opere di musicisti che hanno composto mentre erano internati nei campi di concentramento.
A Trani, invece, la sinagoga resta chiusa sia al culto che alle visite turistiche, in attesa che il Comune riesca a firmare la convenzione con il soggetto avente diritto a gestirla. Ma sembra che non ci siano molti margini di trattativa. Da Palazzo di città, infatti, spiegano che «il Comune di Trani ha invitato ufficialmente il presidente dell'Ucei (l'Unione delle comunità ebraiche italiane) e il presidente della comunità ebraica di Napoli a manifestare nuova volontà di riutilizzo del bene». Ma sono diverse le istanze di concessione dell'immobile arrivate non solo da parte dell'Ucei, ma anche di associazioni culturali ebraiche del territorio. «L'Ucei a luglio – aggiungono - ha chiarito che l'unica comunità con piena autonomia giuridica e competenza territoriale in Puglia, riconosciuta per legge, è la comunità ebraica di Napoli, motivo per il quale il Comune ha inteso individuare nella comunità ebraica di Napoli il contraente cui concedere la Sinagoga, mediante concessione pluriennale e non onerosa». L'atto di indirizzo, già predisposto, sarà portato in giunta per l'approvazione nelle prossime settimane.
Il rappresentante e portavoce della sezione di Trani era Francesco Lotoro, musicista e compositore molto noto a livello internazionale. Adesso ha lasciato la comunità di Napoli, dopo una lunga lotta per far ottenere a Trani l'autonomia. Lotoro è la stessa persona che avrebbe voluto realizzare a Trani il polo della musica ebraica. Un progetto portato a lungo avanti e che, dopo tante difficoltà, vedrà la luce non a Trani, bensì a Barletta. Domenica prossima, negli spazi dell'ex distilleria, verrà inaugurato il polo della musica ebraica "Manuele Pacifici", storico italiano e testimone della Shoah. Sarà il primo tassello della Cittadella della musica concentrazionaria, un luogo in cui saranno raccolti brani e musiche recuperati in 30 anni di ricerche delle opere di musicisti che hanno composto mentre erano internati nei campi di concentramento.
A Trani, invece, la sinagoga resta chiusa sia al culto che alle visite turistiche, in attesa che il Comune riesca a firmare la convenzione con il soggetto avente diritto a gestirla. Ma sembra che non ci siano molti margini di trattativa. Da Palazzo di città, infatti, spiegano che «il Comune di Trani ha invitato ufficialmente il presidente dell'Ucei (l'Unione delle comunità ebraiche italiane) e il presidente della comunità ebraica di Napoli a manifestare nuova volontà di riutilizzo del bene». Ma sono diverse le istanze di concessione dell'immobile arrivate non solo da parte dell'Ucei, ma anche di associazioni culturali ebraiche del territorio. «L'Ucei a luglio – aggiungono - ha chiarito che l'unica comunità con piena autonomia giuridica e competenza territoriale in Puglia, riconosciuta per legge, è la comunità ebraica di Napoli, motivo per il quale il Comune ha inteso individuare nella comunità ebraica di Napoli il contraente cui concedere la Sinagoga, mediante concessione pluriennale e non onerosa». L'atto di indirizzo, già predisposto, sarà portato in giunta per l'approvazione nelle prossime settimane.