Sistema Trani, la Procura chiede di processare 19 persone
Caduta l'accusa di associazione a delinquere per l'ex sindaco Riserbato
giovedì 15 dicembre 2016
15.57
A due anni dall'arresto dell'ex sindaco Luigi Riserbato e di altri ex amministratori del Comune di Trani, il pm Michele Ruggiero chiede il loro processo a chiusura dell'inchiesta nota come "Sistema Trani". Proprio per il sindaco, però, cade l'accusa di associazione per delinquere per cui era finito agli arresti domiciliari il 20 dicembre 2014; quello stesso giorno si aprirono invece le porte del carcere per l'ex vicesindaco Giuseppe Di Marzio, l'ex amministratore unico di Amiu Antonello Ruggiero, il funzionario comunale (ex responsabile dell'ufficio appalti) Edoardo Savoiardo e gli ex consiglieri comunali Maurizio Musci e Nico Damascelli.
La richiesta di rinvio a giudizio è in fase di notifica ed è giunta all'avvocato dal Comune di Trani, già incaricato di verificare eventuali ulteriori accessi al sistema informatico dell'ufficio ragioneria, nonché accertare l'entità del danno erariale subito dal Comune per i fatti contestati dal pm Ruggiero. Al momento, comunque, non è stata ancora fissata la data dell'udienza preliminare.
LE RICHIESTE DI RINVIO A GIUDIZIO - Nella richiesta formulata dalla Procura sono stati riunificati i due capitoli dell'inchiesta, l'ultimo dei quali sfociato l'8 giugno scorso nell'arresto in carcere di un dipendente dell'ufficio Ragioneria, Sergio De Feudis. In questo caso, Digos e Procura ritenevano di aver fatto luce su un'associazione a delinquere che avrebbe distratto ingenti somme dalle casse del Comune di Trani, mediante la realizzazione di un sofisticato sistema che alterava le procedure contabili del Comune ed interferiva fraudolentemente nell'iter di affidamento dei servizi comunali. Contestati anche - a vario titolo - i reati di peculato, truffa, concussione e diversi falsi.
Per il primo filone, che vedeva al centro l'appalto per la vigilanza degli immobili comunali, sono 13 le richieste di rinvio a giudizio. Oltre che per Riserbato, il processo è stato chiesto anche per l'ex vicesindaco Giuseppe Di Marzio; per l'ex amministratore unico di Amiu, Antonello Ruggiero; per gli ex consiglieri di centrodestra, Maurizio Musci e Nicola Damascelli; per il funzionario del Comune, Edoardo Savoiardo; Elsa Coppola, Yanko Tedeschi, Claudio Laricchia (membri della commissione di gara per l'aggiudicazione dell'appalto sulla vigilanza degli immobili comunali) e Pasquale Mazzone (ex segretario generale del Comune di Trani); Francesco Lupo, Massimo Aletta e Nicola Lisi (della Sicurcenter di Palermo).
Per il secondo filone, le richieste sono sei e riguardano Sergio De Feudis; l'ex comandante della polizia locale, Antonio Modugno; l'ex presidente della cooperativa Vigilanza tranese, Vincenzo Giachetti; gli ex dirigenti del Comune, Luca Francesco Paolo Russo, e Domenico Guidotti; e un ex dipendente della coop Un amico per Trani, Carlo Addamiano.
La richiesta di rinvio a giudizio è in fase di notifica ed è giunta all'avvocato dal Comune di Trani, già incaricato di verificare eventuali ulteriori accessi al sistema informatico dell'ufficio ragioneria, nonché accertare l'entità del danno erariale subito dal Comune per i fatti contestati dal pm Ruggiero. Al momento, comunque, non è stata ancora fissata la data dell'udienza preliminare.
LE RICHIESTE DI RINVIO A GIUDIZIO - Nella richiesta formulata dalla Procura sono stati riunificati i due capitoli dell'inchiesta, l'ultimo dei quali sfociato l'8 giugno scorso nell'arresto in carcere di un dipendente dell'ufficio Ragioneria, Sergio De Feudis. In questo caso, Digos e Procura ritenevano di aver fatto luce su un'associazione a delinquere che avrebbe distratto ingenti somme dalle casse del Comune di Trani, mediante la realizzazione di un sofisticato sistema che alterava le procedure contabili del Comune ed interferiva fraudolentemente nell'iter di affidamento dei servizi comunali. Contestati anche - a vario titolo - i reati di peculato, truffa, concussione e diversi falsi.
Per il primo filone, che vedeva al centro l'appalto per la vigilanza degli immobili comunali, sono 13 le richieste di rinvio a giudizio. Oltre che per Riserbato, il processo è stato chiesto anche per l'ex vicesindaco Giuseppe Di Marzio; per l'ex amministratore unico di Amiu, Antonello Ruggiero; per gli ex consiglieri di centrodestra, Maurizio Musci e Nicola Damascelli; per il funzionario del Comune, Edoardo Savoiardo; Elsa Coppola, Yanko Tedeschi, Claudio Laricchia (membri della commissione di gara per l'aggiudicazione dell'appalto sulla vigilanza degli immobili comunali) e Pasquale Mazzone (ex segretario generale del Comune di Trani); Francesco Lupo, Massimo Aletta e Nicola Lisi (della Sicurcenter di Palermo).
Per il secondo filone, le richieste sono sei e riguardano Sergio De Feudis; l'ex comandante della polizia locale, Antonio Modugno; l'ex presidente della cooperativa Vigilanza tranese, Vincenzo Giachetti; gli ex dirigenti del Comune, Luca Francesco Paolo Russo, e Domenico Guidotti; e un ex dipendente della coop Un amico per Trani, Carlo Addamiano.