Sistema Trani, l'ex pm Michele Ruggiero condannato a 3 anni e nove mesi di reclusione per falso ideologico

Dovrà anche risarcire le parti civili Sergio De Feudis e Giuseppe Di Marzio

venerdì 29 novembre 2024 19.47
L'ex sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale di Trani Michele Ruggiero è stato condannato a tre anni e nove mesi di reclusione, all'interdizione dai pubblici uffici per la durata di cinque anni e al risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali nei confronti delle parti civili Giuseppe Di Marzio e Sergio de Feudis, da liquidarsi in separata sede, e in favore di Di Marzio dovrà subito rimettere una provvisionale esecutiva di 20.000 euro. Inoltre dovrà rispondere alle spese di costituzione e rappresentanza sostenute dalle parti civili, quantificate in 6.500 euro in favore di ciascuna di esse: è quanto disposto dal Giudice del Tribunale di Lecce dottor Luca Scuzzarella.

Ruggiero è condannato specificatamente per il reato di "falso ideologico" a seguito della denuncia presentata da Sergio de Feudis e Giuseppe Di Marzio, indagati nell'ambito del procedimento Sistema Trani.
Il pm si sarebbe reso responsabile di una presunta falsificazione di un verbale dell'inchiesta "Sistema Trani", nel 2014, che portò all'arresto dell'allora sindaco di Trani Luigi Riserbato e di altre cinque persone.
Il presunto falso verbale redatto dal pm Ruggiero fu posto a fondamento dell'arresto per tentata concussione dell'allora vicesindaco di Trani Giuseppe Di Marzio e per l'arresto del presunto corrotto, il funzionario del Comune di Trani Sergio De Feudis. Secondo l'accusa della Procura di Lecce, Ruggiero avrebbe sintetizzato le parole di un testimone «in modo del tutto distonico rispetto alle effettive dichiarazioni», con riferimento al presunto coinvolgimento del vice sindaco in una richiesta di tangenti.

Il magistrato avrebbe inoltre omesso di consegnare il dispositivo informatico contenente la fonoregistrazione dell'escussione del teste la cui esistenza fu appurata soltanto cinque anni dopo nell'ambito del dibattimento a Trani.

La sentenza di condanna di primo grado è arrivata nella giornata di oggi.