Sistema Trani, oggi la prima udienza dibattimentale
Diversi gli interventi delle difese dei 14 imputati. Processo aggiornato al 19 settembre
giovedì 27 giugno 2019
16.23
Non sono mancate le questioni preliminari nella prima udienza dibattimentale di Sistema Trani. Diversi gli interventi delle difese dei 14 imputati inviati a giudizio il 28 marzo dal gup Angela Schiralli. Il difensore dell'ex consigliere comunale Nicola Damascelli ha evidenziato le criticità del capo di imputazione sul presunto voto di scambio: dalla sua lettura infatti non emergono i nomi di presunti beneficiari.
Il legale di Giacchetti ha invece contestato l'assenza tra gli atti del processo di alcuni documenti che erano stati invece sequestrati nella sede della cooperativa Vigilanza tranese all'epoca da lui presieduta. Sarebbe inoltre da valutare la prescrizione dei reati contestati da alcuni imputati, in particolare quelli mossi all'ex vice sindaco Giuseppe Di Marzio e dall'ex consigliere di Forza Italia, Maurizio Musci. Il difensore dell'ex responsabile dell'Ufficio ragioneria, Sergio De Feudis, ha inoltre chiesto lo stralcio del passo motivazionale del decreto che dispone il rinvio a giudizio che lo ha definito "indifendibile".
Nell'udienza di oggi si è contata anche la costituzione di parte civile di Vincenzo Giacchetti nei confronti di Musci in relazione al presunto episodio della tentata concussione in previsione della gara per l'affidamento della vigilanza degli immobili comunali. Il collegio giudicante presieduto da Giulia Pavese ha aggiornato il processo al 19 settembre per consentire le repliche del pubblico ministero e delle parti civili e, successivamente, valutare le numerose richieste istruttorie delle parti.
Non da ultimo l'avvocato Di Terlizzi, difensore di Giuseppe Di Marzio, ha chiesto che il PM riformuli il capo d'imputazione giacché non può parlarsi più di "Sistema Trani", essendo caduta l'ipotesi di associazione a delinquere. Semmai, ha aggiunto il difensore con una battuta, Sistema Trani deve oggi intendersi come un modo in cui sono stati condotti certi procedimenti negli scorsi anni.
Il legale di Giacchetti ha invece contestato l'assenza tra gli atti del processo di alcuni documenti che erano stati invece sequestrati nella sede della cooperativa Vigilanza tranese all'epoca da lui presieduta. Sarebbe inoltre da valutare la prescrizione dei reati contestati da alcuni imputati, in particolare quelli mossi all'ex vice sindaco Giuseppe Di Marzio e dall'ex consigliere di Forza Italia, Maurizio Musci. Il difensore dell'ex responsabile dell'Ufficio ragioneria, Sergio De Feudis, ha inoltre chiesto lo stralcio del passo motivazionale del decreto che dispone il rinvio a giudizio che lo ha definito "indifendibile".
Nell'udienza di oggi si è contata anche la costituzione di parte civile di Vincenzo Giacchetti nei confronti di Musci in relazione al presunto episodio della tentata concussione in previsione della gara per l'affidamento della vigilanza degli immobili comunali. Il collegio giudicante presieduto da Giulia Pavese ha aggiornato il processo al 19 settembre per consentire le repliche del pubblico ministero e delle parti civili e, successivamente, valutare le numerose richieste istruttorie delle parti.
Non da ultimo l'avvocato Di Terlizzi, difensore di Giuseppe Di Marzio, ha chiesto che il PM riformuli il capo d'imputazione giacché non può parlarsi più di "Sistema Trani", essendo caduta l'ipotesi di associazione a delinquere. Semmai, ha aggiunto il difensore con una battuta, Sistema Trani deve oggi intendersi come un modo in cui sono stati condotti certi procedimenti negli scorsi anni.