Smantellate da oggi le Unità Speciali di Continuità Assistenziali: un'occasione persa per un nuovo servizio?
La fine delle Usca Bat annunciata in un post del dottor Giovanni Papagni
sabato 30 aprile 2022
07.00
Chiude oggi ufficialmente il servizio USCA, per disposizione della Asl Bat. Un servizio del nome nuovo che nell'arco di due anni di pandemia è diventato familiare poiché è stato il presidio cui si è rivolta la popolazione per visitare i pazienti fragili a domicilio, fare da tramite con i medici curanti, una speciale squadra di intervento in definitiva.
Il dottor Giovanni Papagni in un comunicato a espresso anche a noi ed i suoi colleghi dissenso rispetto a questa decisione essendosi radicata l'azione di queste unità in maniera significativa sul territorio intercettando evidentemente un bisogno che c'era forse anche prima del covid e ci sarà sempre.
Lo pubblichiamo integralmente.
Il 30 Aprile 2022, così come da disposizioni della Nostra Asl, il servizio USCA (unità speciali di continuità assistenziale) sarà smantellato. Ho personalmente fatto parte di questa realtà, di questa squadra di Medici e Infermieri. Per 2 anni abbiamo fatto si che il territorio fosse coperto, che venissero visitati i pazienti fragili a domicilio, siamo stati gli occhi e le orecchie dei medici curanti, degli specialisti all'occorrenza a casa dei pazienti.
Non nego che per un po' ho anche pensato che potesse nascere così un nuovo servizio, squisitamente territoriale, al servizio della medicina Generale che potesse essere riconvertito al servizio della popolazione. A quanto pare così non sarà.
Abbiamo eseguito visite su pazienti positivi, giovani, anziani, fragili…ecografie domiciliari, tamponi a pazienti allettati, trasfusioni a domicilio, medicazioni avanzate coprendo le lacune del SSN perché in questi 2 anni "IL POSITIVO" (a parte pochi casi) lo hanno mandato a casa, qualunque fosse la patologia di base.
Abbiamo dato tanto e vorremmo dare ancora magari aumentando le prestazioni erogabili e le competenze.
Le città di Trani e Bisceglie e di tutta la Bat hanno avuto modo di conoscerci e di capire l'importanza di questo servizio. Grazie a chi ha sostenuto e sosterrà sempre la buona Medicina.
Il dottor Giovanni Papagni in un comunicato a espresso anche a noi ed i suoi colleghi dissenso rispetto a questa decisione essendosi radicata l'azione di queste unità in maniera significativa sul territorio intercettando evidentemente un bisogno che c'era forse anche prima del covid e ci sarà sempre.
Lo pubblichiamo integralmente.
Il 30 Aprile 2022, così come da disposizioni della Nostra Asl, il servizio USCA (unità speciali di continuità assistenziale) sarà smantellato. Ho personalmente fatto parte di questa realtà, di questa squadra di Medici e Infermieri. Per 2 anni abbiamo fatto si che il territorio fosse coperto, che venissero visitati i pazienti fragili a domicilio, siamo stati gli occhi e le orecchie dei medici curanti, degli specialisti all'occorrenza a casa dei pazienti.
Non nego che per un po' ho anche pensato che potesse nascere così un nuovo servizio, squisitamente territoriale, al servizio della medicina Generale che potesse essere riconvertito al servizio della popolazione. A quanto pare così non sarà.
Abbiamo eseguito visite su pazienti positivi, giovani, anziani, fragili…ecografie domiciliari, tamponi a pazienti allettati, trasfusioni a domicilio, medicazioni avanzate coprendo le lacune del SSN perché in questi 2 anni "IL POSITIVO" (a parte pochi casi) lo hanno mandato a casa, qualunque fosse la patologia di base.
Abbiamo dato tanto e vorremmo dare ancora magari aumentando le prestazioni erogabili e le competenze.
Le città di Trani e Bisceglie e di tutta la Bat hanno avuto modo di conoscerci e di capire l'importanza di questo servizio. Grazie a chi ha sostenuto e sosterrà sempre la buona Medicina.