Soldi per occupare l’ospedale, nuovo affondo di Santorsola

«I toni del comitato simili a quelli del sindaco. Chi ha la coda di paglia scrive uguale?». L’invito: «Basta con la difesa dei privilegi dei soliti noti»

giovedì 2 maggio 2013 8.42
A distanza di qualche giorno dalla replica del comitato L328 sui rimborsi sostenuti dall'amministrazione per l'occupazione dell'ospedale, Mimmo Santorsola (consigliere comunale di Sinistra e Libertà) torna sull'argomento.

Santorsola difende Rino Negrogno (il primo a sollevare critiche sulla determina con cui il Comune si accollava le spese di gestione della protesta) e risponde per le rime al comitato: «Negrogno, con fare molto educato ed in stile giornalistico, rimproverava il sindaco per una decisione che oltre a rappresentare una irregolarità contabile o, comunque, una infrazione al regolamento comunale poteva essere interpretata come una caduta di stile o una lampante incoerenza amministrativa: partecipare come special guest pagante alla manifestazione era in netta contraddizione con la dichiarazione pubblica che il Comune non era parte attiva della protesta. E invece cosa succede? Strano solo a pensarsi, figuriamoci a dirsi, succede che, nel silenzio del sindaco o di un suo portavoce, si scatena la dirigenza L328 che, in maniera pronta e violenta, dopo aver fatto la lista delle spese sostenute si allarga in una serie di accuse nei confronti di Negrogno e dei suoi intervistati, nessuno escluso, invadendo la loro sfera professionale e quella personale, dimenticando completamente che si stava parlando solo di politica e di amministrazione pubblica e promettendo, colmo dei colmi, di spiegare alla cittadinanza un piano di riconversione sanitaria ostacolato e ritardato per mesi. Forse è proprio vero, come dicevano i latini che una scusa non richiesta dimostra una colpa lampante o forse ancora, sarebbe il caso di spiegare agli iracondi che la libertà di espressione e di pensiero è ormai un privilegio acquisito, specie da chi era al lavoro per mantenere gli impegni ed il decoro di quell'ospedale nel quale altri facevano una comoda occupazione da 2000 euro. Quasi una vacanza e, certamente, più della mia campagna elettorale».

E qui si inserisce il «non capisco» di Santorsola: «A pensarci bene il tono, la capacità di eludere le domande ed il fare astioso del comunicato del comitato L328 ricalca in modo inconfutabile quello del sindaco in risposta agli articoli relativi all'assedio cui è sottoposto il nostro palazzo di città, alle spese sostenute per la intitolazione di una piazza ed ai criteri di elargizione dei soldi pubblici. Sembrano quasi scritti dalla stessa mano veemente e reattiva. Sono così uguali quelli che hanno la coda di paglia?».

Intanto si avvicina la data del prossimo Consiglio comunale con all'ordine del giorno il bilancio consuntivo 2012 (seconda settimana di maggio). Santorsola, in attesa di misurarsi con i numeri del consuntivo, rivolgere al sindaco una richiesta: «In tempi di difficoltà economiche e sociali, in un momento in cui i punti cardinali della politica si stanno sgretolando e l'antipolitica impazza, in un momento di difficoltà per i giovani e di ristrettezze per le imprese, in un momento in cui donne disperate minacciano di suicidarsi in pubblico, in questi momenti l'amministrazione comunale dovrebbe avere come obiettivo non la difesa dei privilegi dei soliti noti o dei loro prestanome ma lo sviluppo e la promozione di attività produttive nel territorio di Trani. Nel frattempo che questo sogno si realizzi io spero che gli animi si plachino, che a cose politiche si risponda con fatti politici e che le persone, le famiglie e gli affetti rimangano incontaminati dalle ire e dalle vendette che si possono annidare nel Palazzo, a prescindere dal credo politico e dal ruolo istituzionale».