Sorry Babini
Nel chiosco spunta la locandina: Elton John il 22 settembre a Trani
giovedì 19 agosto 2010
Le anticipazioni fornite da Traniweb alcune settimane fa hanno trovato conferma. Elton John suonerà nell'arena del Monastero di Colonna il 22 settembre. Adesso c'è anche la locandina dell'evento, spuntata nel chiosco di piazza della Repubblica. Trani risponde così alle critiche medievali di Monsignor Babini, vescovo emerito di Grosseto, che aveva sentenziato il suo sdegno per la scelta dell'amministrazione tranese di far cantare Sir Elton davanti ad una chiesa, nello specifico la Cattedrale.
Detto che il concerto si farà in altro luogo, le parole del vescovo hanno ingenerato reazioni a catena in tutta Italia, scatenando i mezzi di informazione nazionale che hanno rilanciato e commentato la notizia. Oggi l'argomento ha trovato spazio anche su Il fatto quotidiano (http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/08/19/elton-johnno-al-concertoe-omosessuale/51351/).
Babini, forse dimenticandosi dei tanti problemi della chiesa, ha avuto il tempo di rispondere alle domande del cronista del sito pontifex, ricordando a tutti la sua posizione sugli omosessuali: «Fare cantare quel signore davanti ad una Chiesa mi sembra inadeguato, blasfemo ed offensivo. Esistono luoghi acconci a queste cose, la Cattedrale è pur sempre la cattedra del vescovo e la chiesa dei fedeli tutti, dei cattolici, messa in ridicolo da quel signore. Tutti conoscono le disordinate tendenze di Elton John e la sua vita depravata, dunque svolgere una sua esibizione davanti alla casa di Dio è offensivo. Allora io come vescovo scriverei una bella lettera di sdegno ai fedeli».
Detto, fatto. Ma al contrario. In redazione, oltre che sul forum, stanno giungendo decine e decine di lettere di sdegno si, ma all'indirizzo del prete. Tante persone comuni hanno criticato questa presa di posizione, utilizzando Traniweb come volano della protesta. Anna da Roma ci scrive: «Se questa incredibile notizia fosse vera, se davvero Babini ha detto quelle cose, sarebbe un'enorme vergogna. La Chiesa e gli amministratori locali dovrebbero combattere il razzismo e l'omofobia, non incentivarli. Vergogna». Laura da Milano è ancora più dura: «E poi si meravigliano che la gente si allontana dalla chiesa. Ipocriti».
Anche l'associazione Etica e Politica di Trani, attraverso il presidente Antonio Russo, si schiera dalla parte del cantante: «Ancora una volta siamo di fronte a una presa di posizione alquanto discutibile di un alto prelato nei confronti della vita civile della città di Trani. Il cantante non ha mai nascosto la propria omosessualità e per molto tempo ha rappresentato un'icona del movimento gay britannico, ma non per questo deve essere giudicato male. La sua musica potrebbe non piacere, legittimo. Il suo stile di vita potrebbe non essere condiviso, legittimo. L'arte non ha identità di genere, è universale e soprattutto non è confessionale. Chi ha il coraggio di ammettere la propria omosessualità è perseguitato, invece chi si nasconde dietro falsi moralismi pretende l'assoluzione. Non c'è più religione».
Manca un mese al concerto. Chissà cos'altro accadrà.
Detto che il concerto si farà in altro luogo, le parole del vescovo hanno ingenerato reazioni a catena in tutta Italia, scatenando i mezzi di informazione nazionale che hanno rilanciato e commentato la notizia. Oggi l'argomento ha trovato spazio anche su Il fatto quotidiano (http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/08/19/elton-johnno-al-concertoe-omosessuale/51351/).
Babini, forse dimenticandosi dei tanti problemi della chiesa, ha avuto il tempo di rispondere alle domande del cronista del sito pontifex, ricordando a tutti la sua posizione sugli omosessuali: «Fare cantare quel signore davanti ad una Chiesa mi sembra inadeguato, blasfemo ed offensivo. Esistono luoghi acconci a queste cose, la Cattedrale è pur sempre la cattedra del vescovo e la chiesa dei fedeli tutti, dei cattolici, messa in ridicolo da quel signore. Tutti conoscono le disordinate tendenze di Elton John e la sua vita depravata, dunque svolgere una sua esibizione davanti alla casa di Dio è offensivo. Allora io come vescovo scriverei una bella lettera di sdegno ai fedeli».
Detto, fatto. Ma al contrario. In redazione, oltre che sul forum, stanno giungendo decine e decine di lettere di sdegno si, ma all'indirizzo del prete. Tante persone comuni hanno criticato questa presa di posizione, utilizzando Traniweb come volano della protesta. Anna da Roma ci scrive: «Se questa incredibile notizia fosse vera, se davvero Babini ha detto quelle cose, sarebbe un'enorme vergogna. La Chiesa e gli amministratori locali dovrebbero combattere il razzismo e l'omofobia, non incentivarli. Vergogna». Laura da Milano è ancora più dura: «E poi si meravigliano che la gente si allontana dalla chiesa. Ipocriti».
Anche l'associazione Etica e Politica di Trani, attraverso il presidente Antonio Russo, si schiera dalla parte del cantante: «Ancora una volta siamo di fronte a una presa di posizione alquanto discutibile di un alto prelato nei confronti della vita civile della città di Trani. Il cantante non ha mai nascosto la propria omosessualità e per molto tempo ha rappresentato un'icona del movimento gay britannico, ma non per questo deve essere giudicato male. La sua musica potrebbe non piacere, legittimo. Il suo stile di vita potrebbe non essere condiviso, legittimo. L'arte non ha identità di genere, è universale e soprattutto non è confessionale. Chi ha il coraggio di ammettere la propria omosessualità è perseguitato, invece chi si nasconde dietro falsi moralismi pretende l'assoluzione. Non c'è più religione».
Manca un mese al concerto. Chissà cos'altro accadrà.