Sottopasso di via Corato, Moscatelli: «Evitiamo che si spenda il danaro erogato in mancanza della certezza dell’opera»

Il movimento per la realizzazione chiede chiarezza in Consiglio comunale

lunedì 4 maggio 2020
Il particolare momento storico che stiamo vivendo a causa dell'emergenza epidemiologica da COVID 19 potrebbe far apparire inopportuno questo comunicato ma sulla testa dei cittadini tranesi stanno passando tanti provvedimenti dell'amministrazione comunale nel più totale ed assoluto silenzio. Per ciò che a noi preme, ci eravamo lasciati con la trionfale sottoscrizione da parte del sindaco di Trani di una nuova appendice della convenzione tra Comune di Trani ed RFI circa la realizzazione del sottopasso pedonale e carrabile (ad un solo senso di marcia) tra Via De Robertis e Via Togliatti a cura e spese delle ferrovie, compresa la realizzazione dei sottoservizi.

Il nostro movimento, seppur decorsi inutilmente quattro anni, aveva plaudito all'iniziativa. Alcune perplessità, però, sorgono dalla lettura del Documento Unico di Programmazione 2020/2022 che sarà oggetto di approvazione nel prossimo consiglio comunale convocato per il 6/8 maggio 2020 nonché dello schema del programma triennale dei lavori pubblici 2020/2022 e dell'elenco annuale 2020 adottati dalla Giunta Municipale con delibera n.54 del 12.03.2020. Il Comune di Trani, come noto, ha a disposizione il residuo importo di euro 1.420.000,00 relativo al prestito erogato dalla Cassa Depositi e Prestiti per la realizzazione dei sottoservizi preliminari all'opera del sottovia veicolare e pedonale.

Nello schema del programma triennale dei lavori pubblici è previsto che il detto importo venga destinato a "opere complementari e contributo per il superamento del passaggio a livello di Via De Robertis e sistemazione aree a ridosso della stazione RFI" già nell'anno corrente. L'importo vincolato, quindi, viene destinato ad opere diverse in mancanza della contestualità dell'esecuzione dell'opera principale per la quale era stato erogato.

In pratica spendiamo i soldini per il contorno dell'opera principale senza essere sicuri che quest'ultima venga realizzata atteso che allo stato risulta solo la sottoscrizione di una convenzione e non la redazione di un progetto esecutivo approvato o l'apertura di un cantiere che, stando alle interviste rilasciate dai dirigenti di RFI, in occasione della sottoscrizione dell'appendice, non arriveranno prima dell'estate del 2021. Le perplessità aumentano se si legge il Documento Unico di Programmazione 2020/2022 nella parte relativa al sottopasso nella quale è scritto che "le opere a farsi saranno valutate in ragione della loro fattibilità economica, della loro efficacia rispetto alle esigenze di mobilità urbana e della loro incisività nel riqualificare aree attualmente marginali, attraverso le quali creare servizi a scala di quartiere e di città. Si procederà allo studio dell'impatto sulla mobilità urbana causato dalla chiusura del passaggio a livello e delle soluzioni attese in caso di realizzazione del sottopasso ad unica corsia di marcia".

Dove sono finite tutte le certezze manifestate all'atto della stipula dell'appendice? Gli atti amministrativi di cui innanzi riportano indietro di venti anni la problematica del sottovia carrabile e pedonale. Ci rivolgiamo ai consiglieri comunali affinchè chiedano chiarezza in consiglio evitando che si spenda il danaro erogato in mancanza della certezza dell'opera. Qualche maligno potrebbe pensare che tutta questa complessa architettura possa essere servita a rendere liquidi i fondi a disposizione per opere diverse trascurando quella principale.

Il Presidente del movimento civico per la realizzazione del sottovia veicolare e pedonale di Via Corato
(Avv. Alessandro Moscatelli)