Sottovia in via Corato: ecco perché è giusto realizzarlo

Il comitato promotore sollecita l'Amministrazione a portare a compimento il progetto

venerdì 4 maggio 2018 10.43
Ora a porre problemi alla realizzazione del sottovia carrabile e pedonale di Via S. Annibale Maria di Francia a Trani è il comitato di quartiere stadio che, dopo quindici anni di battaglie per ottenere le autorizzazioni amministrative ed il nulla osta per la realizzazione delle opere, cambia strategia e non gradisce un progetto già esecutivo che ha da sempre sostenuto e conosciuto.

Il sottovia del passaggio a livello è un'opera pubblica che riguarda la città e non il quartiere stadio ed è per tale motivo che il comitato non può rappresentare le istanze di tutti i cittadini. Il movimento "Impegno Civico per la realizzazione del sottovia carrabile e pedonale di Via Corato" sta sollecitando l'amministrazione comunale ed RFI a portare a compimento l'opera già prevista e programmata.

La città ha bisogno di una risposta concreta e non di progetti all'infinito. Le pretestuose argomentazioni per contrastare la realizzazione dell'opera sono state già a suo tempo vagliate ed ogni divergenza appare improvvisata e dilatoria per spostare nel tempo un problema che va necessariamente risolto.

La realizzazione del sottovia carrabile e pedonale in curva non è ostativo alla implementazione del contenitore culturale di Villa Guastamacchia né il traffico in uscita dalla città si riverserebbe necessariamente sulla Via Togliatti essendovi sempre l'alternativa di Via Di Vittorio né, infine, vi sarebbero problemi per una circolazione che, senza le chiusure del passaggio a livello, sarebbe oltremodo fluente.

La gente per rientrare a casa non deve essere costretta ad utilizzare sottopassi pedonali con il rischio manifestato da tanti genitori interpellati, della sicurezza e della incolumità nelle ore notturne che un sottovia che sia anche carrabile, invece, scongiurerebbe con il concomitante passaggio dei veicoli (vedi sottovia Cappuccini). La maggioranza dei componenti del comitato di quartiere stadio non conta rispetto all'interesse della intera comunità cittadina che, attraverso le istituzioni ha già trovato la soluzione al problema.

I componenti del comitato di quartiere non considerano che i progetti alternativi sulla carta hanno bisogno di anni per diventare esecutivi e possono manifestare criticità nel tempo, esattamente come avvenuto per quello esecutivo finalmente approvato e che il comitato stesso chiede di cestinare. Il problema estetico dell'uscita in curva del sottovia non è affatto un ostacolo.

Diversamente dalle cangianti opinioni del precitato comitato di quartiere, le Ferrovie dello Stato considerano l'opera del sottovia carrabile e pedonale come strategica, funzionale e qualificante per l'intera città. Abbiamo richiesto un incontro con il Sindaco per fugare ogni dubbio su questa incresciosa situazione che ha visto il primo cittadino metterci la faccia per tentare di dare una soluzione al problema per poi vedersi remare contro proprio un comitato di quartiere tanto volubile e poco credibile.

- il presidente Alessandro Moscatelli