Sottovia in via Corato, il Comitato Quartiere Stadio a muso duro contro il movimento promotore
«Riteniamo rischiosa la chiusura del passaggio a livello in assenza di un'alternativa»
domenica 6 maggio 2018
Parafrasando una nota canzone di qualche anno fa di Fabrizio Moro, ci rivolgiamo a chi, probabilmente, non ha ancora compreso che prima di scrivere, dire o fare qualsiasi cosa che abbia una risonanza pubblica sarebbe bene riflettere, valutare e, soprattutto, documentarsi. Sembra scontato ma, evidentemente, non lo è per tutti.
Ebbene, ci vediamo costretti a replicare ad un comunicato stampa (leggi qui) pubblicato da parte di un "movimento" (non sappiamo esattamente di cosa si tratti, ma tale sostantivo ci induce a pensare che si possa trattare di una lista civica. Lo scopriremo...) che, al posto di badare all'interesse del quartiere punta il dito contro il Comitato di quartiere Stadio. Proprio il Comitato di quartiere Stadio che da quasi quindici anni rappresenta l'unico baluardo a difesa degli interessi del quartiere. A tal proposito ci domandiamo: in questi quindici anni dov'erano coloro i quali oggi attaccano il Comitato con tanto livore e acredine? Come mai non si sono impegnati da meri volontari nell'interesse pubblico insieme a noi, salvo accorgersi solo ora dei rischi nei quali il nostro quartiere potrebbe incorrere?
Domande retoriche cui non cerchiamo risposta. E come mai non hanno pensato di fare fronte comune con il Comitato per portare avanti una battaglia di interesse del quartiere (o forse non è quello il loro stesso interesse?)..? Come mai essi non hanno mai presenziato negli scorsi mesi/anni ai numerosi incontri organizzati dal Comitato per aggiornare i residenti del quartiere su quanto stesse accadendo e per chiedere loro di esprimersi pubblicamente? Perché hanno preferito dissentire solo a posteriori(ad aprile!!)? Come mai il nuovo movimento non ha effettuato nessun incontro per consultare i cittadini? Deduciamo che tale movimento non abbia interesse ad ascoltare i desiderata dei cittadini né a rappresentare il quartiere ma, al contrario, intenda dare voce esclusivamente alle pochissime persone che ne fanno parte.
Di certo, numerose sono le affermazioni non veritiere effettuate sul nostro conto. Di certo, tali affermazioni non sarebbero mai state fatte se solo se gli autori si fossero documentati, "prima di sparare"... Non è vero, per esempio, che il Comitato abbia "cambiato idea" nel corso degli anni, in merito alla tipologia di sottopassaggio da realizzare: il Comitato si è sempre battuto affinché le amministrazioni tempo per tempo in carica risolvessero la problematica nella maniera migliore possibile. Se, come confermato dalla stessa amministrazione comunale, nei fatti vi sono concrete difficoltà di realizzazione dell'opera veicolare, dovute a ragioni tecniche, economiche e burocratiche(tale progetto è bloccato da tantissimi anni!), è assolutamente corretto che i referenti di un Comitato di quartiere pretendano nell'interesse della collettività, che l'amministrazione comunale in carica partorisca una soluzione alternativa per non lasciare il quartiere senza uno sbocco verso il centro cittadino. Al contrario, riteniamo errato e grave pensare di poter essere tifosi a tutti i costi di un progetto, anche a rischio che ciò comporti qualcosa di più pericoloso: la chiusura del passaggio a livello in assenza di un'alternativa. Tutti vorremmo che venisse realizzata l'opera più bella del mondo ma se non ci sono le reali possibilità e non sussistono i presupposti perché ciò avvenga, è giusto cercare una soluzione diversa, purché valida e concretamente realizzabile.
Per quanto concerne le valutazioni espresse dagli autori del succitato comunicato, in merito allo sviluppo del traffico veicolare in presenza di un sottopasso carrabile, ci limitiamo ad invitarli a rivedere bene il progetto. In particolare, se essi si fossero ben documentati avrebbero scoperto che non esiste ancor oggi un piano del traffico; pertanto, le loro previsioni in merito alla direzione dei veicoli, ad oggi, non trovano alcuna rispondenza reale. Come potrebbe mai il traffico veicolare essere fluido e scorrevole in corrispondenza della salita di un sottopassaggio che presumibilmente costringerebbe i veicoli all'immediata svolta a sinistra (in direzione di una strada non larga e resa ancor più stretta dalla presenza di un albero)o a proseguire su via Togliatti, verso un'altra strada soggetta a restringimento(incrocio con via Di Vittorio)?
Inoltre, domandiamo loro se abbiano valutato che l'accesso a via Togliatti da via S. Annibale Maria di Francia potrebbe essere parzialmente interdetto alle auto in virtù dalla presenza di un muro che spezzerebbe in due parti la stessa via Togliatti, per lasciare spazio all'uscita del sottopassaggio? In conseguenza di ciò, non ci sarebbe, a vostro avviso, il rischio di desertificare l'intera via S. Annibale M. di Francia, principale arteria commerciale del quartiere(e, di conseguenza, le strade collaterali)?
Domandiamo loro ancora: vi assumete la responsabilità nei confronti di tutti i residenti ma anche degli stessi commercianti di affermare che la loro attività non subirà alcun danno in caso di realizzazione del sottopassaggio veicolare a gomito su via Togliatti? Avete riflettuto attentamente su tutto ciò? Se l'obiettivo perseguito dagli autori del suddetto comunicato è quello di rimettere in discussione tutto e tutti, si assumano essi la responsabilità di una pericolosa dilazione dei tempi che, a questo punto, diventa estremamente rischiosa.
Concludo con una domanda: è davvero questa la nuova esigenza dei cittadini? Cosa vi induce a pensarlo se non li avete mai interpellati pubblicamente? Inoltre, ritenendo che questa tipologia di comunicazione non sia né utile, né costruttiva, invitiamo gli autori dell'odierno comunicato contro il Comitato di quartiere Stadio ad un incontro chiarificatore che possa far prevalere il buon senso e l'interesse collettivo rispetto a qualsivoglia altro obiettivo.
Michele Bufi – Presidente del Comitato di quartiere Stadio
Ebbene, ci vediamo costretti a replicare ad un comunicato stampa (leggi qui) pubblicato da parte di un "movimento" (non sappiamo esattamente di cosa si tratti, ma tale sostantivo ci induce a pensare che si possa trattare di una lista civica. Lo scopriremo...) che, al posto di badare all'interesse del quartiere punta il dito contro il Comitato di quartiere Stadio. Proprio il Comitato di quartiere Stadio che da quasi quindici anni rappresenta l'unico baluardo a difesa degli interessi del quartiere. A tal proposito ci domandiamo: in questi quindici anni dov'erano coloro i quali oggi attaccano il Comitato con tanto livore e acredine? Come mai non si sono impegnati da meri volontari nell'interesse pubblico insieme a noi, salvo accorgersi solo ora dei rischi nei quali il nostro quartiere potrebbe incorrere?
Domande retoriche cui non cerchiamo risposta. E come mai non hanno pensato di fare fronte comune con il Comitato per portare avanti una battaglia di interesse del quartiere (o forse non è quello il loro stesso interesse?)..? Come mai essi non hanno mai presenziato negli scorsi mesi/anni ai numerosi incontri organizzati dal Comitato per aggiornare i residenti del quartiere su quanto stesse accadendo e per chiedere loro di esprimersi pubblicamente? Perché hanno preferito dissentire solo a posteriori(ad aprile!!)? Come mai il nuovo movimento non ha effettuato nessun incontro per consultare i cittadini? Deduciamo che tale movimento non abbia interesse ad ascoltare i desiderata dei cittadini né a rappresentare il quartiere ma, al contrario, intenda dare voce esclusivamente alle pochissime persone che ne fanno parte.
Di certo, numerose sono le affermazioni non veritiere effettuate sul nostro conto. Di certo, tali affermazioni non sarebbero mai state fatte se solo se gli autori si fossero documentati, "prima di sparare"... Non è vero, per esempio, che il Comitato abbia "cambiato idea" nel corso degli anni, in merito alla tipologia di sottopassaggio da realizzare: il Comitato si è sempre battuto affinché le amministrazioni tempo per tempo in carica risolvessero la problematica nella maniera migliore possibile. Se, come confermato dalla stessa amministrazione comunale, nei fatti vi sono concrete difficoltà di realizzazione dell'opera veicolare, dovute a ragioni tecniche, economiche e burocratiche(tale progetto è bloccato da tantissimi anni!), è assolutamente corretto che i referenti di un Comitato di quartiere pretendano nell'interesse della collettività, che l'amministrazione comunale in carica partorisca una soluzione alternativa per non lasciare il quartiere senza uno sbocco verso il centro cittadino. Al contrario, riteniamo errato e grave pensare di poter essere tifosi a tutti i costi di un progetto, anche a rischio che ciò comporti qualcosa di più pericoloso: la chiusura del passaggio a livello in assenza di un'alternativa. Tutti vorremmo che venisse realizzata l'opera più bella del mondo ma se non ci sono le reali possibilità e non sussistono i presupposti perché ciò avvenga, è giusto cercare una soluzione diversa, purché valida e concretamente realizzabile.
Per quanto concerne le valutazioni espresse dagli autori del succitato comunicato, in merito allo sviluppo del traffico veicolare in presenza di un sottopasso carrabile, ci limitiamo ad invitarli a rivedere bene il progetto. In particolare, se essi si fossero ben documentati avrebbero scoperto che non esiste ancor oggi un piano del traffico; pertanto, le loro previsioni in merito alla direzione dei veicoli, ad oggi, non trovano alcuna rispondenza reale. Come potrebbe mai il traffico veicolare essere fluido e scorrevole in corrispondenza della salita di un sottopassaggio che presumibilmente costringerebbe i veicoli all'immediata svolta a sinistra (in direzione di una strada non larga e resa ancor più stretta dalla presenza di un albero)o a proseguire su via Togliatti, verso un'altra strada soggetta a restringimento(incrocio con via Di Vittorio)?
Inoltre, domandiamo loro se abbiano valutato che l'accesso a via Togliatti da via S. Annibale Maria di Francia potrebbe essere parzialmente interdetto alle auto in virtù dalla presenza di un muro che spezzerebbe in due parti la stessa via Togliatti, per lasciare spazio all'uscita del sottopassaggio? In conseguenza di ciò, non ci sarebbe, a vostro avviso, il rischio di desertificare l'intera via S. Annibale M. di Francia, principale arteria commerciale del quartiere(e, di conseguenza, le strade collaterali)?
Domandiamo loro ancora: vi assumete la responsabilità nei confronti di tutti i residenti ma anche degli stessi commercianti di affermare che la loro attività non subirà alcun danno in caso di realizzazione del sottopassaggio veicolare a gomito su via Togliatti? Avete riflettuto attentamente su tutto ciò? Se l'obiettivo perseguito dagli autori del suddetto comunicato è quello di rimettere in discussione tutto e tutti, si assumano essi la responsabilità di una pericolosa dilazione dei tempi che, a questo punto, diventa estremamente rischiosa.
Concludo con una domanda: è davvero questa la nuova esigenza dei cittadini? Cosa vi induce a pensarlo se non li avete mai interpellati pubblicamente? Inoltre, ritenendo che questa tipologia di comunicazione non sia né utile, né costruttiva, invitiamo gli autori dell'odierno comunicato contro il Comitato di quartiere Stadio ad un incontro chiarificatore che possa far prevalere il buon senso e l'interesse collettivo rispetto a qualsivoglia altro obiettivo.
Michele Bufi – Presidente del Comitato di quartiere Stadio