Sprar, Trani potrà accogliere otto richiedenti asilo e rifugiati
Il Comune: «Così siamo al riparo da assegnazioni straordinarie»
mercoledì 17 febbraio 2016
10.00
Il Comune di Trani e quello di Bisceglie, in forma associata, hanno preso parte alla procedura indetta dal ministero dell'Interno nell'ambito del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, proponendo un proprio progetto di accoglienza ordinaria per un massimo di 8 richiedenti asilo e rifugiati da ospitare a Trani e 42 a Bisceglie.
I servizi di accoglienza integrata previsti riguardano la mediazione linguistico culturale, l'accoglienza materiale, l'orientamento e l'accesso ai servizi del territorio, l'orientamento e l'accompagnamento all'inserimento sociale, l'orientamento e l'accompagnamento legale nonché la tutela psico socio sanitaria.
La partecipazione al bando del Ministero dell'Interno consente ai due Comuni dell'ambito sociale di zona di mettersi al riparo dal rischio di essere successivamente destinatari di assegnazioni straordinarie imposte dal Governo nazionale per fare fronte alle ripetute emergenze, giacché da tali assegnazioni imposte a livello centrale saranno esclusi proprio quei Comuni che avranno optato per la partecipazione al bando ministeriale e si saranno, di conseguenza, organizzati in proprio, seppur sempre con i fondi ministeriali.
Alla predisposizione del progetto candidato al finanziamento del Ministero dell'Interno si è giunti al termine di una procedura di evidenza pubblica con la quale si è individuato il soggetto incaricato della co-progettazione e della gestione della accoglienza. Alla procedura hanno preso parte quattro enti e tra questi l'incarico è stato aggiudicato, col criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, alla cooperativa sociale Oasi2, unico ente tranese ad aver partecipato, che da oltre venti anni si occupa dell'accoglienza e della assistenza di quanti provengono da esperienze migratorie caratterizzate da grave marginalità.
I servizi di accoglienza integrata previsti riguardano la mediazione linguistico culturale, l'accoglienza materiale, l'orientamento e l'accesso ai servizi del territorio, l'orientamento e l'accompagnamento all'inserimento sociale, l'orientamento e l'accompagnamento legale nonché la tutela psico socio sanitaria.
La partecipazione al bando del Ministero dell'Interno consente ai due Comuni dell'ambito sociale di zona di mettersi al riparo dal rischio di essere successivamente destinatari di assegnazioni straordinarie imposte dal Governo nazionale per fare fronte alle ripetute emergenze, giacché da tali assegnazioni imposte a livello centrale saranno esclusi proprio quei Comuni che avranno optato per la partecipazione al bando ministeriale e si saranno, di conseguenza, organizzati in proprio, seppur sempre con i fondi ministeriali.
Alla predisposizione del progetto candidato al finanziamento del Ministero dell'Interno si è giunti al termine di una procedura di evidenza pubblica con la quale si è individuato il soggetto incaricato della co-progettazione e della gestione della accoglienza. Alla procedura hanno preso parte quattro enti e tra questi l'incarico è stato aggiudicato, col criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, alla cooperativa sociale Oasi2, unico ente tranese ad aver partecipato, che da oltre venti anni si occupa dell'accoglienza e della assistenza di quanti provengono da esperienze migratorie caratterizzate da grave marginalità.