Stabilizzazioni Amiu, caso chiuso in base a un parere legale
Gli avvocati: «L'azienda si trova in carenza di organico di 25 unità»
mercoledì 6 gennaio 2016
20.51
Benefici fiscali e scarsità di personale. Sono gli elementi alla base della proposta di transazione con 10 ex precari formulata dall'Amiu (per inoltrarla al Comune di Trani), dopo aver consultato gli avvocati Giuseppe Iacovelli e Giuseppe Polito.
«Il suddetto studio – è spiegato nella comunicazione – ci ha consigliato di tentare una conciliazione tentando, se i tempi lo consentono, di procedere alla eventuale assunzione dei dieci lavoratori entro il 31 dicembre prossimo, data in cui vanno a scadere alcuni benefici che verranno sostituiti con altri di entità minore (con un risparmio quindi nel prossimo triennio valutato in circa 140/150mila euro)».
«Avendo intenzione la nostra azienda – prosegue – di coltivare la ipotesi di una vantaggiosa conciliazione, alla luce di quanto sopra e dell'articolo 7 del regolamento comunale per il controllo sulle società partecipate dal vostro Comune, sono a chiedervi di conoscere se siano attuabili o già in atto o in previsione concreta e ravvicinata attivazioni di procedure di mobilità tra le aziende partecipate e, in tale eventualità, se siano disponibili lavoratori dal profilo professionale idoneo rispetto alle mansioni di 'spazzatore' (9 elementi) e di 'conducente' (1 unità)».
A supporto del suggerimento di assumere si aggiungeva che l'azienda «si trova in condizioni di carenza di organico di circa 25 unità e quindi che senza i suddetti dieci elementi la situazione è aggravata con ripercussioni ovvie sulla qualità del servizio offerto alla città». Si specificata, infine, che «l'eventuale soluzione transattiva, ovviamente, non verrebbe varata nella ipotesi in cui il prossimo Consiglio comunale dovesse decidere per la messa in liquidazione dell'azienda».
«Il suddetto studio – è spiegato nella comunicazione – ci ha consigliato di tentare una conciliazione tentando, se i tempi lo consentono, di procedere alla eventuale assunzione dei dieci lavoratori entro il 31 dicembre prossimo, data in cui vanno a scadere alcuni benefici che verranno sostituiti con altri di entità minore (con un risparmio quindi nel prossimo triennio valutato in circa 140/150mila euro)».
«Avendo intenzione la nostra azienda – prosegue – di coltivare la ipotesi di una vantaggiosa conciliazione, alla luce di quanto sopra e dell'articolo 7 del regolamento comunale per il controllo sulle società partecipate dal vostro Comune, sono a chiedervi di conoscere se siano attuabili o già in atto o in previsione concreta e ravvicinata attivazioni di procedure di mobilità tra le aziende partecipate e, in tale eventualità, se siano disponibili lavoratori dal profilo professionale idoneo rispetto alle mansioni di 'spazzatore' (9 elementi) e di 'conducente' (1 unità)».
A supporto del suggerimento di assumere si aggiungeva che l'azienda «si trova in condizioni di carenza di organico di circa 25 unità e quindi che senza i suddetti dieci elementi la situazione è aggravata con ripercussioni ovvie sulla qualità del servizio offerto alla città». Si specificata, infine, che «l'eventuale soluzione transattiva, ovviamente, non verrebbe varata nella ipotesi in cui il prossimo Consiglio comunale dovesse decidere per la messa in liquidazione dell'azienda».