Stadio, «gestione allegra e acqua per tutti»
I Verdi chiedono conto al Comune dei problemi relativi alla struttura
sabato 18 luglio 2009
Allo stadio di Trani nessuno paga l'acqua per diversi anni e provvede il Comune. «Solo ora, dopo tre anni di negligenze e di superficialità, poiché non si riesce a trovare una soluzione su come pagare si pensa di risolvere il problema, con una soluzione "salomonica", si divide in parti uguali l'importo tra Amiu e Fortis Trani, che hanno usato l'acqua».
Ciascuno deve pagare 83mila euro, somma che il Comune di Trani ha già pagato ma che non avrebbe mai dovuto pagare. Eppure, nonostante tutto, alla Fortis viene riconosciuta una somma di 26.541,87 euro. «Una cosa assurda, che solo a Trani può succedere - denuncia il capogruppo dei Verdi, Michele di Gregorio. E' questa la maniera con la quale è stato gestito lo sport a Trani negli ultimi sei anni».
Nei mesi scorsi, esattamente a febbraio, la giunta ha approvato un atto di indirizzo per risolvere il rapporto tra il Comune di Trani e la Fortis Trani in relazione alla vicenda della gestione dello stadio comunale da parte della vecchia gestione societaria dell'associazione sportiva. Con il contratto del 27 gennaio 2004 il Comune di Trani aveva affidato l'uso e la gestione dello stadio comunale alla Fortis Trani con un canone annuale che il Comune stesso ha pagato a quest'ultima di euro 105 mila euro oltre Iva. Il contratto prevedeva a carico della Fortis Trani anche la manutenzione dell'impianto, la custodia, la vigilanza, le spese per la corrente elettrica e l'acqua, etc. La Fortis avrebbe dovuto provvedere, inoltre, alla variazione dei contratti intestandoli a sé: in tre anni tale variazione non è stata mai realizzata, come viene scritto nella delibera. Nella delibera è pure scritto che la Fortis Trani non ha provveduto per il periodo "I semestre 2004-VI semestre 2006" al pagamento dell'energia elettrica per un totale di 10.370,10 euro, nonché per il periodo novembre 2003-novembre 2006 al pagamento dell'acqua per un totale di 83.915 euro: queste somme sono state pagate dal Comune di Trani.
La delibera continua affermando che in seguito a sopralluoghi della polizia municipale del dicembre 2006 si è potuto rilevare che non tutti i consumi idrici erano riconducibili alla gestione dello stadio, poiché si é scoperto che l'Amiu utilizzava lo stesso contatore per prelevare l'acqua per le proprie autobotti utilizzate per il lavaggio delle strade e dei cassonetti. E, per questo motivo, il Comune ha riconsiderato la somma dovuta dalla Fortis Trani in 70.563 euro. Nella delibera si scrive ancora che il Comune non ha mai fatto pagare all'Amiu la spesa per l'acqua prelevata né è possibile, poiché il contatore è unico, stabilire l'effettivo consumo da attribuire alla Fortis Trani e quello da attribuire all'Amiu. Nel frattempo la Fortis Trani rivendicando il pagamento da parte del Comune la somma di 10mila euro per il periodo successivo alla scadenza del contratto, nel corso del quale aveva continuato a gestire lo stadio (in base a una determina del commissario straordinario), aveva azionato un contenzioso - tuttora in corso - nei confronti del Comune per ottenere il pagamento della somma, rivendicando, anche, il pagamento per la gestione dello stadio fino al 15 novembre 2008 per un importo di 52.560 euro.
«In definitiva poiché - viene scritto nella delibera - "nell'intero periodo contrattuale non si è proceduto alle volture dei contatori da parte della Fortis Trani (come richiesto dal contratto)", poiché ci sono "concrete difficoltà di risoluzione per entrambe le parti tali da addivenire ad una decisione definitiva sugli importi da addebitare per i consumi di acqua della Foris durante il triennio 2003-2006", allora si è deciso per una "distribuzione equitativa dei consumi nella misura del 50% dell'importo complessivo di 83.915 euro tra il Comune di Trani e la Fortis Trani". Di tale obbrobrio amministrativo e di tutti i danni conseguenti subiti dalle casse pubbliche - affermano perciò i due consiglieri dei Verdi, Michele di Gregorio e Franco Laurora - riteniamo responsabile l'amministrazione incapace anche di gestire lo stadio comunale. E chiediamo perciò che sia fatta finalmente chiarezza sulla vicenda della gara di affidamento della gestione dello stadio Comunale e si provveda ad individuare chi e perché utilizza mediante il prelievo con autobotti, all'insaputa dei responsabili Comunali, l'acqua dal contatore posto nello stadio. Infine, vorremo sapere se si è finalmente provveduto a distinguere le due utenze e se saranno intraprese le idonee iniziative per recuperare i soldi pubblici persi alla faccia dei cittadini tranesi, che intanto pagano l'addizionale comunale Irpef».
Ciascuno deve pagare 83mila euro, somma che il Comune di Trani ha già pagato ma che non avrebbe mai dovuto pagare. Eppure, nonostante tutto, alla Fortis viene riconosciuta una somma di 26.541,87 euro. «Una cosa assurda, che solo a Trani può succedere - denuncia il capogruppo dei Verdi, Michele di Gregorio. E' questa la maniera con la quale è stato gestito lo sport a Trani negli ultimi sei anni».
Nei mesi scorsi, esattamente a febbraio, la giunta ha approvato un atto di indirizzo per risolvere il rapporto tra il Comune di Trani e la Fortis Trani in relazione alla vicenda della gestione dello stadio comunale da parte della vecchia gestione societaria dell'associazione sportiva. Con il contratto del 27 gennaio 2004 il Comune di Trani aveva affidato l'uso e la gestione dello stadio comunale alla Fortis Trani con un canone annuale che il Comune stesso ha pagato a quest'ultima di euro 105 mila euro oltre Iva. Il contratto prevedeva a carico della Fortis Trani anche la manutenzione dell'impianto, la custodia, la vigilanza, le spese per la corrente elettrica e l'acqua, etc. La Fortis avrebbe dovuto provvedere, inoltre, alla variazione dei contratti intestandoli a sé: in tre anni tale variazione non è stata mai realizzata, come viene scritto nella delibera. Nella delibera è pure scritto che la Fortis Trani non ha provveduto per il periodo "I semestre 2004-VI semestre 2006" al pagamento dell'energia elettrica per un totale di 10.370,10 euro, nonché per il periodo novembre 2003-novembre 2006 al pagamento dell'acqua per un totale di 83.915 euro: queste somme sono state pagate dal Comune di Trani.
La delibera continua affermando che in seguito a sopralluoghi della polizia municipale del dicembre 2006 si è potuto rilevare che non tutti i consumi idrici erano riconducibili alla gestione dello stadio, poiché si é scoperto che l'Amiu utilizzava lo stesso contatore per prelevare l'acqua per le proprie autobotti utilizzate per il lavaggio delle strade e dei cassonetti. E, per questo motivo, il Comune ha riconsiderato la somma dovuta dalla Fortis Trani in 70.563 euro. Nella delibera si scrive ancora che il Comune non ha mai fatto pagare all'Amiu la spesa per l'acqua prelevata né è possibile, poiché il contatore è unico, stabilire l'effettivo consumo da attribuire alla Fortis Trani e quello da attribuire all'Amiu. Nel frattempo la Fortis Trani rivendicando il pagamento da parte del Comune la somma di 10mila euro per il periodo successivo alla scadenza del contratto, nel corso del quale aveva continuato a gestire lo stadio (in base a una determina del commissario straordinario), aveva azionato un contenzioso - tuttora in corso - nei confronti del Comune per ottenere il pagamento della somma, rivendicando, anche, il pagamento per la gestione dello stadio fino al 15 novembre 2008 per un importo di 52.560 euro.
«In definitiva poiché - viene scritto nella delibera - "nell'intero periodo contrattuale non si è proceduto alle volture dei contatori da parte della Fortis Trani (come richiesto dal contratto)", poiché ci sono "concrete difficoltà di risoluzione per entrambe le parti tali da addivenire ad una decisione definitiva sugli importi da addebitare per i consumi di acqua della Foris durante il triennio 2003-2006", allora si è deciso per una "distribuzione equitativa dei consumi nella misura del 50% dell'importo complessivo di 83.915 euro tra il Comune di Trani e la Fortis Trani". Di tale obbrobrio amministrativo e di tutti i danni conseguenti subiti dalle casse pubbliche - affermano perciò i due consiglieri dei Verdi, Michele di Gregorio e Franco Laurora - riteniamo responsabile l'amministrazione incapace anche di gestire lo stadio comunale. E chiediamo perciò che sia fatta finalmente chiarezza sulla vicenda della gara di affidamento della gestione dello stadio Comunale e si provveda ad individuare chi e perché utilizza mediante il prelievo con autobotti, all'insaputa dei responsabili Comunali, l'acqua dal contatore posto nello stadio. Infine, vorremo sapere se si è finalmente provveduto a distinguere le due utenze e se saranno intraprese le idonee iniziative per recuperare i soldi pubblici persi alla faccia dei cittadini tranesi, che intanto pagano l'addizionale comunale Irpef».